Francesco Bagnaia parla dell'evoluzione della MotoGP e delle differenze rispetto al passato: il campione della Ducati rispolvera i "Fantastici 4".
Francesco Bagnaia è campione del mondo in carica della classe MotoGP e punta dritto verso il bis. Potrebbe essere il suo terzo Mondiale e seguire la scia del suo maestro Valentino Rossi. Con una Ducati Desmosedici nettamente superiore alle rivali nulla è precluso al pilota di Chivasso, che di anno in anno migliora sia mentalmente che tecnicamente. Ha scelto di applicare il numero 1 sulla sua Rossa invece del suo numero personale: una tendenza introdotta dal Dottore e ‘Pecco’ ha avuto il coraggio di ereditare.
I nuovi eroi della MotoGP
Gli errori di Termas, Austin e l’incidente di Le Mans avevano aizzato le voci critiche nei suoi confronti mai assopite. Eppure senza quegli “zeri” Francesco Bagnaia avrebbe già ipotecato seriamente il titolo MotoGP. Nonostante le tante vittorie e si stia dimostrando un asfaltatore del campionato, è ancora lontano dall’essere considerato un eroe carismatico… “Questa storia con i personaggi eroici non mi piace perché penso che tutti dovrebbero mostrarsi come sono veramente. Per me, i risultati in pista definiscono un pilota, non come si comportano e in quale ruolo si inseriscono“.
Rispetto al passato c’è un livellamento generale che consente anche ai piloti di un team privato di puntare alla vittoria. Vedi i casi più recenti di Jorge Martin e Marco Bezzecchi. Di conseguenza non c’è più quella cerchia ristretta che può contendersi lo scettro iridato. “In passato i team privati avevano una moto che non raggiungeva nemmeno l’80% del livello delle moto ufficiali. La situazione è molto cambiata“, ha ricordato Francesco Bagnaia a Speedweek.com.
In Italia le persone sono sempre molto critiche nei suoi riguardi… “Le persone sono molto legate al passato e commettono l’errore di confrontare i piloti del passato con quelli di oggi. Non puoi paragonarmi a Casey Stoner, che vinse il mondiale nel 2007 con la Ducati. Se parli con un giovane che ora sta iniziando a seguire le corse, sono sicuro che ti dirà che gli piace quello che faccio. Se parli con qualcuno che ha seguito tutta l’era di Valentino, Casey, Dani, Lorenzo e Marquez, diranno che Casey era migliore“.
MotoGP, Pecco Bagnaia: "Non puoi paragonarmi a Casey Stoner" (corsedimoto.com)
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