Anche Ciabatti ha espresso la posizione di Ducati sul tema delle concessioni in MotoGP, spiegando anche l'errore fatto da Honda e Yamaha.
Ducati ha fatto un grande lavoro in questi anni per diventare il riferimento della MotoGP. È tornata a conquistare il titolo piloti solo nel 2022, ma già nei due precedenti aveva vinto il mondiale costruttori. Inoltre, Andrea Dovizioso era arrivato secondo per tre anni consecutivi (2017-2018-2019) dietro a un Marc Marquez al top.
Oggi il campione in carica e leader della classifica è Francesco Bagnaia, che ha buone chance di trionfare di nuovo. Alle sue spalle ci sono Jorge Martin e Marco Bezzecchi, altri due ducatisti molto talentuosi. I risultati della prima parte del campionato dicono che Ducati sta distruggendo la concorrenza. Case del livello di Yamaha e Honda stanno subendo sconfitte brucianti a ripetizione, incassando distacchi spesso enormi.
Dorna Sports vuole aiutare Yamaha e Honda ridurre il gap rivedendo il sistema delle concessioni in MotoGP. Ovviamente, Ducati è molto attenta e non vuole rischiare di perdere il vantaggio accumulato. L’amministratore delegato Claudio Domenicali ha spiegato che c’è apertura a discutere dell’argomento per rendere il campionato più combattuto, però bisogna fare le cose in maniera equilibrata.
Anche Paolo Ciabatti ha parlato del tema in un intervento sul canale YouTube di Manuel Pecino: “Ogni discussione tecnica va fatta all’interno della MSMA tra i costruttori. Il sistema attuale ha tanti anni e possiamo discuterne se è necessario. Sicuramente la situazione è strana, perché non si è mai verificato che i due principali costruttori si ritrovassero con problemi così grandi. Spero che presto ci sarà maggiore competizione, perché hanno piloti molto veloci“.
Il direttore sportivo Ducati si è allineato a quanto già detto da Gigi Dall’Igna nell’esporre l’errore commesso da Honda e Yamaha negli ultimi anni: “La differenza è che Ducati ha sviluppato la moto pensando a diversi piloti e ascoltando indicazioni da tutti loro. Invece, mi sembra che Honda e Yamaha si siano concentrate su Marquez e Yamaha, non sviluppando moto che potessero andare bene anche per gli altri piloti. Facendo così puoi sbagliare e, se le cose non funzionano, poi perdi la direzione“.
La casa di Borgo Panigale è disponibile ad ascoltare ogni posizione, però non verranno fatti regali alla concorrenza. Ciabatti è molto chiaro: “Noi abbiamo fatto un lavoro lungo e difficile, anche lottando con costruttori che non gradivano le nostre nuove idee e che hanno sempre tentato di proibirle. Si tratta di costruttori più grandi di Ducati e con più risorse economiche, devono fare il loro lavoro. Nessuno ci ha aiutato quando eravamo in difficoltà. Quando Honda vinceva tutto, nessuno si lamentava. Ogni costruttore deve fare il suo lavoro. La situazione attuale non è colpa di Ducati“.
È del tutto legittimo che Ducati voglia difendere lo status che si è meritata in questi anni, però Dorna vuole un campionato con più marchi in lotta e con due top rider come Marquez e Quartararo protagonisti. Un qualche tipo di accordo verrà raggiunto per rivedere il sistema delle concessioni.
La casa di Borgo Panigale cercherà di strappare le migliori condizioni possibili affinché le rivali non ottengano subito un grande vantaggio. Aiutare un po’ può andare bene, però non in misura sproporzionata. Si sta parlando di colossi come Honda e Yamaha, non di piccole case. Vedremo cosa succederà.
Ducati ha fatto un grande lavoro in questi anni per diventare il riferimento della MotoGP. È tornata a conquistare il titolo piloti solo nel 2022, ma già nei due precedenti aveva vinto il mondiale costruttori. Inoltre, Andrea Dovizioso era arrivato secondo per tre anni consecutivi (2017-2018-2019) dietro a un Marc Marquez al top.
Oggi il campione in carica e leader della classifica è Francesco Bagnaia, che ha buone chance di trionfare di nuovo. Alle sue spalle ci sono Jorge Martin e Marco Bezzecchi, altri due ducatisti molto talentuosi. I risultati della prima parte del campionato dicono che Ducati sta distruggendo la concorrenza. Case del livello di Yamaha e Honda stanno subendo sconfitte brucianti a ripetizione, incassando distacchi spesso enormi.
Dorna Sports vuole aiutare Yamaha e Honda ridurre il gap rivedendo il sistema delle concessioni in MotoGP. Ovviamente, Ducati è molto attenta e non vuole rischiare di perdere il vantaggio accumulato. L’amministratore delegato Claudio Domenicali ha spiegato che c’è apertura a discutere dell’argomento per rendere il campionato più combattuto, però bisogna fare le cose in maniera equilibrata.
Anche Paolo Ciabatti ha parlato del tema in un intervento sul canale YouTube di Manuel Pecino: “Ogni discussione tecnica va fatta all’interno della MSMA tra i costruttori. Il sistema attuale ha tanti anni e possiamo discuterne se è necessario. Sicuramente la situazione è strana, perché non si è mai verificato che i due principali costruttori si ritrovassero con problemi così grandi. Spero che presto ci sarà maggiore competizione, perché hanno piloti molto veloci“.
Il direttore sportivo Ducati si è allineato a quanto già detto da Gigi Dall’Igna nell’esporre l’errore commesso da Honda e Yamaha negli ultimi anni: “La differenza è che Ducati ha sviluppato la moto pensando a diversi piloti e ascoltando indicazioni da tutti loro. Invece, mi sembra che Honda e Yamaha si siano concentrate su Marquez e Yamaha, non sviluppando moto che potessero andare bene anche per gli altri piloti. Facendo così puoi sbagliare e, se le cose non funzionano, poi perdi la direzione“.
La casa di Borgo Panigale è disponibile ad ascoltare ogni posizione, però non verranno fatti regali alla concorrenza. Ciabatti è molto chiaro: “Noi abbiamo fatto un lavoro lungo e difficile, anche lottando con costruttori che non gradivano le nostre nuove idee e che hanno sempre tentato di proibirle. Si tratta di costruttori più grandi di Ducati e con più risorse economiche, devono fare il loro lavoro. Nessuno ci ha aiutato quando eravamo in difficoltà. Quando Honda vinceva tutto, nessuno si lamentava. Ogni costruttore deve fare il suo lavoro. La situazione attuale non è colpa di Ducati“.
È del tutto legittimo che Ducati voglia difendere lo status che si è meritata in questi anni, però Dorna vuole un campionato con più marchi in lotta e con due top rider come Marquez e Quartararo protagonisti. Un qualche tipo di accordo verrà raggiunto per rivedere il sistema delle concessioni.
La casa di Borgo Panigale cercherà di strappare le migliori condizioni possibili affinché le rivali non ottengano subito un grande vantaggio. Aiutare un po’ può andare bene, però non in misura sproporzionata. Si sta parlando di colossi come Honda e Yamaha, non di piccole case. Vedremo cosa succederà.
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