Topic che serve per scambiare spunti, interessanti e senza flame inutili si spera, su come mai le due case giapponesi siano così indietro.
Parto con due citazioni storiche di stampo filosofico, che incanaleranno il discorso.
"Ci sono tanti modi di essere cattivi, ma soltanto uno d'esser buoni."
"Tutte le strade portano a Roma. "
Yamaha
Yamaha secondo me soffre di un problema abbastanza semplice. Non porta cambiamenti importanti alla M1 dal 2015. Anche il celebre cambio di telaio del 2017, in fondo, abbiamo capito non fosse poi chissà quale novità, visto che qualcuno in metà 2023 ne ha provati 3 o 4 differenti...
La moto semplicemente è al suo limite da anni.
I cambaimenti di gomme, piloti e tecnici, uniti a un progetto di fondo veramente ben riuscito, ha permesso a Iwata di vincere tante gare nei 7 anni di monogomma Michelin, di sfiorare due volte il Mondiale Piloti e di vincerne uno. Il problema è che, dopo la fine delle restrizioni sugli sviluppi introdotte in periodo covid, la Yamaha è stata lìunica ad avere cambiato il minimo indispensabile alla moto. La M1 in fondo è la stessa moto di anni e anni fa, con due o tre alette in più. Serve un nuovo progetto.
Honda
Per Honda il discorso è più complicato e articolato. La moto 2019 nasce da un tentativo di "copiare" la filosofia Ducati, puntando più sul motore che sulla percorrenza. La moto, in fondo, non era nemmeno così malvagia, visto che qualche gara in top 5, a volte anche da podio, Alex e Polyccio la fecero al loro primo anno su quella RC-213V che rimaneva comunque un'arma letale soltanto nelle mani del suo miglior interprete, ovvero Marc Marquez. Terminate le restrizioni post pandemia, Honda, a differenza di Yamaha, ma anche di Suzuki, che portò in pista un prototipo rinnovato per dare spazio a un motore più potente, il quale, lo ricordo, fino al momento della notizia del ritiro stava viaggiando abbastanza bene in campionato, presenta una moto nuova, molto diversa rispetto alla precedente. Il problema, e io scrissi che qualcosa su sta moto non tornava già dopo Jerez 2022, è che sta moto non ha performance. Non va, stop. Non so dove sia il maggiore problema, probabilmente è l'anteriore ballerino, ma non credo al 100% sia quello, visto che in uscita curva sta moto fa una fatica clamorosa rispetto a Ducati, per dire.
L'impressione è che abbiano cercato di scopiazzare un po' Ducati, con esiti pessimi, per migliorare in quelle aree in cui faticavano.
Urge cambiare rotta progettuale e lavorare su una moto più bilanciata, che sappia lavorare meglio a livello di posteriore e non abbia un anteriore così nervoso.
Sintesi
Con "Tutte le strade portano a Roma" intendo dire che ci sono tanti modi per arrivare a un risultato simile.
Con "Ci sono tanti modi di essere cattivi, ma solo uno d'esser buoni" intendo dire che a entrambe le giapponesi hanno bisogno di un lavoro che, in sostanza, sia lo stesso, seppur con dettagli differenti, per tornare a rivedere la luce.
Per fare un paragone con le donne, Yamaha è come una signora affascinante e sensuale che ha però superato i 50 e continua a cercare ventenni, che giustamente cercano altro.
Mentre Honda sembra quella ragazza carina che nessuno si fila e quindi copia il modo di vestirsi delle ragazze più popolari, finendo con lo snaturarsi e perdere i suoi punti di forza.
Attendo risposte.
Parto con due citazioni storiche di stampo filosofico, che incanaleranno il discorso.
"Ci sono tanti modi di essere cattivi, ma soltanto uno d'esser buoni."
"Tutte le strade portano a Roma. "
Yamaha
Yamaha secondo me soffre di un problema abbastanza semplice. Non porta cambiamenti importanti alla M1 dal 2015. Anche il celebre cambio di telaio del 2017, in fondo, abbiamo capito non fosse poi chissà quale novità, visto che qualcuno in metà 2023 ne ha provati 3 o 4 differenti...
La moto semplicemente è al suo limite da anni.
I cambaimenti di gomme, piloti e tecnici, uniti a un progetto di fondo veramente ben riuscito, ha permesso a Iwata di vincere tante gare nei 7 anni di monogomma Michelin, di sfiorare due volte il Mondiale Piloti e di vincerne uno. Il problema è che, dopo la fine delle restrizioni sugli sviluppi introdotte in periodo covid, la Yamaha è stata lìunica ad avere cambiato il minimo indispensabile alla moto. La M1 in fondo è la stessa moto di anni e anni fa, con due o tre alette in più. Serve un nuovo progetto.
Honda
Per Honda il discorso è più complicato e articolato. La moto 2019 nasce da un tentativo di "copiare" la filosofia Ducati, puntando più sul motore che sulla percorrenza. La moto, in fondo, non era nemmeno così malvagia, visto che qualche gara in top 5, a volte anche da podio, Alex e Polyccio la fecero al loro primo anno su quella RC-213V che rimaneva comunque un'arma letale soltanto nelle mani del suo miglior interprete, ovvero Marc Marquez. Terminate le restrizioni post pandemia, Honda, a differenza di Yamaha, ma anche di Suzuki, che portò in pista un prototipo rinnovato per dare spazio a un motore più potente, il quale, lo ricordo, fino al momento della notizia del ritiro stava viaggiando abbastanza bene in campionato, presenta una moto nuova, molto diversa rispetto alla precedente. Il problema, e io scrissi che qualcosa su sta moto non tornava già dopo Jerez 2022, è che sta moto non ha performance. Non va, stop. Non so dove sia il maggiore problema, probabilmente è l'anteriore ballerino, ma non credo al 100% sia quello, visto che in uscita curva sta moto fa una fatica clamorosa rispetto a Ducati, per dire.
L'impressione è che abbiano cercato di scopiazzare un po' Ducati, con esiti pessimi, per migliorare in quelle aree in cui faticavano.
Urge cambiare rotta progettuale e lavorare su una moto più bilanciata, che sappia lavorare meglio a livello di posteriore e non abbia un anteriore così nervoso.
Sintesi
Con "Tutte le strade portano a Roma" intendo dire che ci sono tanti modi per arrivare a un risultato simile.
Con "Ci sono tanti modi di essere cattivi, ma solo uno d'esser buoni" intendo dire che a entrambe le giapponesi hanno bisogno di un lavoro che, in sostanza, sia lo stesso, seppur con dettagli differenti, per tornare a rivedere la luce.
Per fare un paragone con le donne, Yamaha è come una signora affascinante e sensuale che ha però superato i 50 e continua a cercare ventenni, che giustamente cercano altro.
Mentre Honda sembra quella ragazza carina che nessuno si fila e quindi copia il modo di vestirsi delle ragazze più popolari, finendo con lo snaturarsi e perdere i suoi punti di forza.
Attendo risposte.
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