Le scintille tra Bagnaia e Marc Marquez
L’unico contrattempo in un weekend perfetto per Francesco Bagnaia è avvenuto nel corso della Q2, e più precisamente nella seconda ed ultima uscita in pista del campione del mondo. Dopo un primo tentativo insoddisfacente, il torinese si stava lanciando per un nuovo giro veloce quando si è trovato in prima curva Marc Marquez che usciva dai box. Il campione della Ducati ha ritenuto pericolosa la manovra del rivale, lamentandosi apertamente con lui una volta affiancato.
Lo spagnolo, in disaccordo con le lamentele del collega, ha colto l’occasione e si è accodato alla Rossa, riuscendo a sfruttarne la scia e conquistando così la seconda posizione in qualifica, proprio alle spalle di Bagnaia. La Ducati si è poi pubblicamente lamentata dell’azione di Marquez, chiedendo una penalità alla Direzione Gara, restando però inascoltata.
La rabbia di Tardozzi
Interpellato dagli spagnoli di As, Davide Tardozzi – team manager Ducati – ha voluto esprimere tutto il suo disappunto per quanto accaduto: “Marc Marquez non è un nemico della Ducati, è un rivale, che è diverso. E voglio dire che vedere un campione che soffre è una cosa che mi turba. Ma, detto questo, critico alcune sue azioni che un campione del suo calibro non dovrebbe fare. Questo naturalmente è il mio punto di vista, perché Marc dice che il regolamento gli permette di fare queste cose quando è in difficoltà, azioni che io non vedo bene. Ha ragione, ma credo che un campione come lui dovrebbe essere più umile e vedere qual è il suo reale livello”.
Il manager italiano ha poi proseguito nel ragionamento: “Non aiuta la Honda con il secondo posto in griglia al Mugello, perché quella non era la posizione della sua moto. In più quello che fa non piace ai tifosi. E mi fa arrabbiare, perché un campione come Marc va rispettato perché è molto coraggioso e penso sia uno dei cinque migliori di sempre, ma non può infangare la sua immagine con certe azioni. Ricordo ad esempio quando è entrato in corsia box seguendo Vinales: sono cose che non si fanno e che i campioni non dovrebbero fare”. E ha concluso: “Cerca di fare più di quello che gli permette la moto. Per me non dovrebbe cadere e dovrebbe riportare la moto ai box. Non accetto quello che dice, cioè che ci prova e cade: ma cosa ci guadagna? Parliamo di una persona con un carattere molto forte e arrivare quinto non è in linea con il suo carattere. Secondo me qualcuno dovrebbe dirgli che è meglio pensarla diversamente. Questa è la mia opinione“, ha chiosato Tardozzi.
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