Lorenza D'Adderio • 1 h fa
Il Gran Premio d’Italia è indubbiamente uno degli appuntamenti più attesi della stagione e Fabio Quartararo non vede l’ora di scendere in pista per poter mettere alla prova le novità della sua Yamaha. Che poi novità non sono: dopo tanto cercare, nel box del francese si è deciso di tornare al setup dello scorso anno, che in una MotoGP in continua crescita ed evoluzione rappresenta davvero una sfida.
I tentativi di trovare una quadra nei test invernali e in quelli di Jerez hanno portato sia El Diablo sia la sua squadra a pensare di ripartire dalla base del 2022. Su una pista come il Mugello, dove Quartararo ha vinto due anni fa, non sarà facile contrastare gli avversari, che in questo momento fanno una differenza enorme: “Una buona pista per Yamaha? Non lo so. Ad essere onesti, non è un circuito che si adatta molto bene a noi, ma io riesco davvero ad essere veloce. Nel 2021 sono riuscito a vincere, nel 2022 a lottare per il podio e la vittoria. È un'epoca diversa, anche se è passato solo un anno, siamo in una situazione diversa. Sarà importante per noi dare il 100% e fare bene in qualifica”.
“Le curve lente sono il nostro punto debole dal punto di vista aerodinamico. Ma venendo da una curva veloce, penso che lo svantaggio di potenza sia minore. Quindi credo che sul rettilineo andremo meglio rispetto a Le Mans oppure Austin. Sarà una cosa che ci darà meno problemi rispetto al passato. Nelle prime cinque gare cercavamo sempre di trovare quale fosse la versione migliore della moto…abbiamo fatto tanti tentativi, tutto era possibile, ma alla fine ci siamo resi conto che qualsiasi cosa provassimo, non funzionava niente per davvero”, spiega Quartararo nel giovedì del Gran Premio d’Italia.
Al Mugello non sarà la prima volta che scenderà in pista con il setup dello scorso anno, già a Le Mans la sua M1 era “la versione vecchia”. Tuttavia, la gara di casa era finita con l’amaro in bocca, una caduta nella Sprint e un settimo posto nella gara della domenica non avevano mostrato quanto la scelta fosse buona: “Già a Jerez il mio staff voleva andare con il setting dell’anno scorso, ma con gli ingegneri abbiamo provato a fare qualcosa di più. A Le Mans però abbiamo deciso di tornare indietro a quello che sapevamo già dall’anno scorso. Abbiamo fatto un meeting e volevo avere questa moto per le prossime tre gare. Poi avremo sei settimane di stop e ci sarà tempo per pensare. Penso che, anche se non è la cosa migliore, sia la scelta che meglio limita i danni. Fare tre gare con la stessa moto può davvero aiutare ad adattarsi”.
“Durante la prestagione abbiamo provato tante cose che non avevamo testato molto…telaio, motore, aerodinamica. Ma alla fine non abbiamo usato nulla di quello che avevamo provato ed è stato frustrante. Stessa cosa nei test di Jerez: nuove cose, ma nulla. Ovviamente è frustrante, ma ora dobbiamo concentrarci su ciò che abbiamo e fare del nostro meglio. Avere queste tre gare consecutive sarà buono anche per la mia fiducia avendo la stessa moto. Questo è ciò di cui ho bisogno”, spiega.
Inoltre il Mugello è un tracciato particolarmente impegnativo dal punto di vista fisico: “Sarà dura, perché specialmente il Mugello e Assen, insieme ad Austin, sono le tre gare più impegnative fisicamente in calendario. Dovrò essere davvero concentrato, in salute e provare a recuperare il prima possibile. Ma sarà buono, mi piace avere tre gare consecutive, per il fatto che siamo dove siamo e avere la stessa moto del passato sarà importante”.
“Al momento non c’è alcuna aspettativa. Ovviamente l’obiettivo è quello di finire al meglio possibile. Ma ad essere onesto, la mia aspettativa al momento è quella di essere nelle prime file il sabato. Non tanto la domenica, non sto nemmeno pensando alle gare della domenica. Però per esempio ad Austin, avendo fatto bene in qualifica sono stato in grado di partire bene e finire sul podio. Ad essere onesti, non avevamo nemmeno la velocità per essere sul podio. Pecco è caduto, Marc non c’era…quindi ad essere realisti avevamo il passo per la top 5. Ma è meglio così che finire decimo. Dovremo prendere il massimo che possiamo e penso che dal mio punto di vista sia giusto essere realisti senza fissarsi sul risultato, altrimenti si può essere delusi”, conclude Quartararo.
MotoGP | Quartararo: “È frustrante non usare nulla delle novità dei test” (msn.com)
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