Tra le storiche due tempi e le attuali MotoGP, Aprilia ha potuto offrire lo scorso weekend un pacchetto davvero completo nel corso di Aprilia All Stars 2023, ed il parallelismo tra passato e presente è sempre un tema ricco di spunti e quesiti. Lo sa bene Massimo Rivola, che tra uno sguardo alla 250 di Max Biaggi ed uno alla RS-GP di Maverick Vinales ed Aleix Espargarò ha tracciato un quadro completto dell’attuale situazione tecnica della MotoGP.
“Quando c’è un regolamento lo si deve seguire - le parole di Rivola - e tutti cercano di arrivare al limite: fino a quando qualcuno non metterà un freno noi continueremo a mettere le ali per andare sulla luna (sorride ndr). Il messaggio che le moto attualmente vanno troppo forte è abbastanza vero, in relazione ai tracciati in cui si corre. Se prima del 2027 non cambierà qualcosa in termini di regolamento le moto saranno così veloci che alcuni circuiti non saranno idonei ad ospitarci. Non è un solo costruttore a dettare le regole ad ogni modo, ed è indubbio come noi abbiamo spinto sotto il profilo dell’aerodinamica, ma io sono stato il primo ad accogliere un eventuale passo indietro in termini di sviluppo”.
Concordi con chi rimuoverebbe completamente l’aerodinamica?
“Rimuoverla del tutto è impossibile, limitarla lo è. Regolamentarla è difficile ma serve impegno, che attualmente non sto vedendo”.
Qual è il tuo pensiero circa le prime gare del plotone Aprilia in MotoGP?
“Avere 4 moto si sta rivelando davvero utile sotto vari punti di vista. RNF purtroppo è stato martoriato dalla sfortuna, soprattutto su Miguel (Oliveira ndr), che temo farà fatica ad esserci al Mugello. Il team ufficiale ha un bilancio negativo in termini di risultati ma positivo per quanto concerne le prestazioni: non abbiamo raccolto meritato, forse dobbiamo essere più veloci ad adattarci ai cambiamenti vari, e migliorare nelle partenze”.
Pronostico per il Mugello?
“Per Aprilia l’obiettivo deve essere vincere. Sulla carta il Mugello è una pista favorevole, ma certamente le moto favorite sono altre, in primis Ducati e KTM”.
“Quando c’è un regolamento lo si deve seguire - le parole di Rivola - e tutti cercano di arrivare al limite: fino a quando qualcuno non metterà un freno noi continueremo a mettere le ali per andare sulla luna (sorride ndr). Il messaggio che le moto attualmente vanno troppo forte è abbastanza vero, in relazione ai tracciati in cui si corre. Se prima del 2027 non cambierà qualcosa in termini di regolamento le moto saranno così veloci che alcuni circuiti non saranno idonei ad ospitarci. Non è un solo costruttore a dettare le regole ad ogni modo, ed è indubbio come noi abbiamo spinto sotto il profilo dell’aerodinamica, ma io sono stato il primo ad accogliere un eventuale passo indietro in termini di sviluppo”.
Concordi con chi rimuoverebbe completamente l’aerodinamica?
“Rimuoverla del tutto è impossibile, limitarla lo è. Regolamentarla è difficile ma serve impegno, che attualmente non sto vedendo”.
Qual è il tuo pensiero circa le prime gare del plotone Aprilia in MotoGP?
“Avere 4 moto si sta rivelando davvero utile sotto vari punti di vista. RNF purtroppo è stato martoriato dalla sfortuna, soprattutto su Miguel (Oliveira ndr), che temo farà fatica ad esserci al Mugello. Il team ufficiale ha un bilancio negativo in termini di risultati ma positivo per quanto concerne le prestazioni: non abbiamo raccolto meritato, forse dobbiamo essere più veloci ad adattarci ai cambiamenti vari, e migliorare nelle partenze”.
Pronostico per il Mugello?
“Per Aprilia l’obiettivo deve essere vincere. Sulla carta il Mugello è una pista favorevole, ma certamente le moto favorite sono altre, in primis Ducati e KTM”.
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