Molti di voi ricorderanno la gogna mediatica che ha dovuto subire il compianto Marco Simoncelli nel 2011, l’anno della sua prematura scomparsa. Veniva etichettato come “pericoloso”, “aggressivo”, “ignorante da arrestare” e ricevette persino delle minacce di morte con tanto di proiettili a casa. A distanza di anni, c’è un altro pilota che dal 2015 in poi è sempre sull’onda del ciclone. Stiamo parlando di Marc Marquez, otto volte Campione del mondo, genio e sregolatezza. Indubbiamente, lo spagnolo ha alzato l’asticella, regalando gare indimenticabili, duelli mozzafiato e sorpassi da brividi ma quella sua guida così spettacolare ormai sembra non essere più gradita, soprattutto dai colleghi in pista.
C’è una persona però che ha voluto prendere le difese di Marquez, una persona che forse rivede in quella guida così spettacolare, quella del suo “bimbo” che diceva: “Sono le corse, se non vuoi farti male, stai a casa”.
Paolo Simoncelli, nella rubrica settimanale che cura per il sito del suo team (Sic58 Squadra Corse), ha voluto dedicare ampio spazio alla gara di domenica a Le Mans, lodando quanto fatto dal pilota di Cervera che è rientrato dopo 45 giorni di assenza per l’infortunio alla mano destra, procuratosi durante il Gran Premio di Portimao.
Dichiarazioni Paolo Simoncelli su Marc Marquez
“In questo momento, in cui spesso giornalisti e tv creano falsi allarmismi e fanno “terrorismo” solo su chi vogliono loro ovviamente, si discute spesso su sorpassi troppo azzardati o troppo ravvicinati all’altro pilota quasi al limite dell’assurdità, voglio farvi una domanda: “E se domenica ci fosse stato Marquez lì nel mezzo? Se fosse stato lui il colpevole di uno degli incidenti o contatti che si sono verificati? La cronaca li avrebbe attenuati così? Rispondo io, certo che no! L’avrebbero messo al rogo in perfetto stile Giovanna D’arco, così per citare una Francese a caso”
“Premesso che quello di cui si accusa oggi Marquez mi sembra una storia già sentita…mi sembra assurdo che un ragazzo dopo quarantacinque giorni di convalescenza sale su una moto con un telaio mai provato prima, rischia di fare la pole (strappatagli solo da un grande Bagnaia) e noi… siamo ancora qui che ne parliamo. Davvero? Lui, a differenza di altri, viene accusato di sorpassi troppo aggressivi e manovre al limite della scorrettezza, ma i sorpassi, le traiettorie a filo cordolo, l’adrenalina e i brividi sono l’essenza del motociclismo, senza non esisterebbe questo sport”
“Una corsa come quella di domenica in Motogp, non si vedeva da tempo, staccate incredibili, sorpassi border line, vuoi o non vuoi lui l’ha enfatizzata e resa una Signora gara che ci ha tenuti tutti incollati allo schermo e uno così è da tenere da conto. Questa gente è LO spettacolo di cui il mondo motociclistico ha bisogno, in un contesto sportivo dove il calcio la fa da padrone. Allora mi chiedo; perché noi… non ci godiamo il bello di questo
MotoGP | Paolo Simoncelli: “Marquez? L’adrenalina e i brividi sono l’essenza del motociclismo” (msn.com)
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