Le Mans, terra di occasioni e... ex terra di conquista per i piloti spagnoli. Dopo dieci successi nell'arco di undici anni (tra il 2009 e il 2019) ad opera dei "grandi" di Spagna appunto, in tempo più recenti - anzi recentissimi - il Gran Premio di Francia ha sorriso agli outsider, premiando per ben due volte su tre i "nostri". Anzi, per due volte e mezzo. Sì perché due anni fa Jack Miller (al quale la definizione di outsider - lo ammettiamo - va strettina) portò al successo la Ducati ufficiale. Tre successi su tre oltretutto per la Casa di Borgo Panigale nelle tre ultime esibizioni della premier class su circuito Bugatti. Nel 2020 si impose infatti Danilo Petrucci. All'epoca il ternano era lui pure in sella alla Rossa factory e... lo è ancora oggi. Danilo infatti è stato richiamato nel Team Lenovo per sostituire Enea Bastianini che - per chiudere... il cerchio - è il più recente vincitore del GP di Francia: dodici mesi con la Desmosedici GP22 celeste del Team Gresini.
Fuorigioco il pilota romagnolo, al quinto forfait consecutivo di un stagione iniziata per lui sotto una pessima stella, il derby Italia-Spagna per la vittoria a Le Mans vede i "nostri" leggermente favoriti, soprattutto se Francesco Bagnaia confermasse lo stato di grazia e - più sostanzialmente - riuscisse a dare continuità ad un livello di performance altissimo: quello che gli permette comunque di guidare il ranking con un margine piuttosto ampio su Marco Bezzecchi, un po' rientrato nei ranghi dopo l'exploit argentino.
Fronte Spagna, le chances giallorosse sono meno lucide ma gente come Jorge Martin, il duo Aprilia Maverick Vinales e Aleix Espargarò, l'eroe di Austin Alex Rins e soprattutto Marc Marquez (se ci sarà) non può essere tanto serenamente essere esclusa dal pronostico per il gradino più alto del podio. Il "Cannibale" ha firmato tre delle dieci vittorie in dodici anni di cui sopra: le altre le hanno messe a segno Vinales, Daniel Pedrosa e soprattutto Jorge Lorenzo, con una clamorosa cinquina.
A fare un ulteriore salto di qualità puntano anche gli "ufficiali" KTM: i loro recenti exploits sia nelle Sprint che nei GP full distance hanno permesso a Brad Binder e a Jack MIller (come detto vincitore a Le Mans nel 2021) di scalare la classifica generale fino al terzo e al quarto posto: alla vigilia della quinta tappa stagionale, l'australiano è quarto con 49 punti, il suo compagno di squadra sudafricano è addirittura sul podio con 62 punti, venticinque in meno del leader Bagnaia ma solo tre in meno di Bezzecchi. Per quest'ultimo il GP di Francia rappresenta una buona occasione di tornare ai livelli pre-Jerez. Nella galassia dei satelliti di Borgo Panigale, "Bez" dovrà fare i conti con Johann Zarco, pienamente autorizzato dalla sua Ducati Pramac a sognare la prima vittoria in MotoGP proprio sulla pista di casa. Di uscire... dall'incubo sogna invece Fabio Quartararo, invischiato nella crisi tecnica Yamaha ma anche storicamente mai troppo fortunato nella gara di casa: nessuna vittoria, sia in MotoGP, sia nelle classi più piccole.
GP di Francia, Ducati a caccia del poker a Le Mans (msn.com)
Michelin pronta per la pioggia
l fornitore unico porterà gomme rain asimmetriche sulla pista che negli ultimi 3 anni ha visto vincere Ducati sul bagnato e sull'asciutto. Debutta la MotoE, con pneumatici "ecologici"
La pista di Le Mans si sviluppa su 4185 metri, presenta un rettilineo di partenza che in realtà è poco più di un velocissimo curvone e ha diverse variazioni altimetriche. Il tracciato francese rappresenta il gran premio di casa per Michelin, una gara nella quale gli pneumatici rain vengono spesso chiamati in causa. Il fornitore unico porterà tre slick simmetriche all'anteriore e due asimmetriche -soft e media- al posteriore, con spalla destra più dura. Per le gomme da pioggia invece le due opzioni disponibili saranno asimmetriche tanto all'anteriore quanto al posteriore.
Ducati super a Le Mans
Negli ultimi tre anni le Desmosedici hanno dominato, vincendo due gran premi bagnati con Danilo Petrucci e Jack Miller, ma mostrando la propria superiorità anche sull'asciutto. Nella passata edizione Bastianini e l'australiano hanno segnato una doppietta con le moto bolognesi, e sul podio ci sarebbe stato un monopolio Ducati se Pecco non fosse scivolato. Il campione del mondo detiene entrambi i record: il miglior giro di sempre, che corrisponde alla pole 2022 in 1'30”450 e il best lap in gara segnato in 1'31”778.
MotoGP, GP Francia a Le Mans: Michelin pronta per la pioggia | Sky Sport
Fuorigioco il pilota romagnolo, al quinto forfait consecutivo di un stagione iniziata per lui sotto una pessima stella, il derby Italia-Spagna per la vittoria a Le Mans vede i "nostri" leggermente favoriti, soprattutto se Francesco Bagnaia confermasse lo stato di grazia e - più sostanzialmente - riuscisse a dare continuità ad un livello di performance altissimo: quello che gli permette comunque di guidare il ranking con un margine piuttosto ampio su Marco Bezzecchi, un po' rientrato nei ranghi dopo l'exploit argentino.
Fronte Spagna, le chances giallorosse sono meno lucide ma gente come Jorge Martin, il duo Aprilia Maverick Vinales e Aleix Espargarò, l'eroe di Austin Alex Rins e soprattutto Marc Marquez (se ci sarà) non può essere tanto serenamente essere esclusa dal pronostico per il gradino più alto del podio. Il "Cannibale" ha firmato tre delle dieci vittorie in dodici anni di cui sopra: le altre le hanno messe a segno Vinales, Daniel Pedrosa e soprattutto Jorge Lorenzo, con una clamorosa cinquina.
A fare un ulteriore salto di qualità puntano anche gli "ufficiali" KTM: i loro recenti exploits sia nelle Sprint che nei GP full distance hanno permesso a Brad Binder e a Jack MIller (come detto vincitore a Le Mans nel 2021) di scalare la classifica generale fino al terzo e al quarto posto: alla vigilia della quinta tappa stagionale, l'australiano è quarto con 49 punti, il suo compagno di squadra sudafricano è addirittura sul podio con 62 punti, venticinque in meno del leader Bagnaia ma solo tre in meno di Bezzecchi. Per quest'ultimo il GP di Francia rappresenta una buona occasione di tornare ai livelli pre-Jerez. Nella galassia dei satelliti di Borgo Panigale, "Bez" dovrà fare i conti con Johann Zarco, pienamente autorizzato dalla sua Ducati Pramac a sognare la prima vittoria in MotoGP proprio sulla pista di casa. Di uscire... dall'incubo sogna invece Fabio Quartararo, invischiato nella crisi tecnica Yamaha ma anche storicamente mai troppo fortunato nella gara di casa: nessuna vittoria, sia in MotoGP, sia nelle classi più piccole.
GP di Francia, Ducati a caccia del poker a Le Mans (msn.com)
Michelin pronta per la pioggia
l fornitore unico porterà gomme rain asimmetriche sulla pista che negli ultimi 3 anni ha visto vincere Ducati sul bagnato e sull'asciutto. Debutta la MotoE, con pneumatici "ecologici"
La pista di Le Mans si sviluppa su 4185 metri, presenta un rettilineo di partenza che in realtà è poco più di un velocissimo curvone e ha diverse variazioni altimetriche. Il tracciato francese rappresenta il gran premio di casa per Michelin, una gara nella quale gli pneumatici rain vengono spesso chiamati in causa. Il fornitore unico porterà tre slick simmetriche all'anteriore e due asimmetriche -soft e media- al posteriore, con spalla destra più dura. Per le gomme da pioggia invece le due opzioni disponibili saranno asimmetriche tanto all'anteriore quanto al posteriore.
Ducati super a Le Mans
Negli ultimi tre anni le Desmosedici hanno dominato, vincendo due gran premi bagnati con Danilo Petrucci e Jack Miller, ma mostrando la propria superiorità anche sull'asciutto. Nella passata edizione Bastianini e l'australiano hanno segnato una doppietta con le moto bolognesi, e sul podio ci sarebbe stato un monopolio Ducati se Pecco non fosse scivolato. Il campione del mondo detiene entrambi i record: il miglior giro di sempre, che corrisponde alla pole 2022 in 1'30”450 e il best lap in gara segnato in 1'31”778.
MotoGP, GP Francia a Le Mans: Michelin pronta per la pioggia | Sky Sport
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