Meregalli ammette che si aspettava un ritmo migliore Razgatlioglu nel test con la Yamaha M1 MotoGP organizzato a Jerez.
L’inizio di questa settimana ha visto Toprak Razgatlioglu sostenere un test a Jerez con la Yamaha M1. Due giornate importanti per provare a capire meglio come si guida una MotoGP. L’aveva già provata nel giugno 2022 ad Aragon, ma allora la pioggia non gli permise di fare più di 40 giri.
Stavolta ne ha completati 116. Non ha cercato di fare il time attack, il suo miglior tempo è stato di 1’38″860 a 1″4 dal giro più veloce registrato da Dani Pedrosa, in azione in Andalusia come tester KTM. Il campione del mondo Superbike 2021 ha migliorato di 730 millesimi il best lap del primo giorno. Ad aiutarlo nella comprensione della moto di Iwata c’era il collaudatore Cal Crutchlow, che con la sua esperienza ha potuto dargli dei consigli preziosi.
Superbike, Razgatlioglu sulla Yamaha M1: Meregalli pensava andasse meglio
Massimo Meregalli, team manager Monster Energy Yamaha MotoGP, era presente a Jerez in occasione del test di Razgatlioglu. Intervistato da Sky Sport, ha commentato così la performance del pilota SBK: “Ha fatto notare le differenze tra la Superbike e la MotoGP. Ha girato sempre in configurazione gara, ha notato che la moto è molto più rigida e nervosa. Lui in Superbike guida molto on-off, invece qui serve avere molta più velocità di percorrenza“.
Stile di guida da cambiare, dunque. A Meregalli è stato domandato un pensiero per quanto riguarda i tempi di Toprak e ha ammesso che si aspettava qualcosa di più: “Non so quanto abbia spinto. Sinceramente mi aspettavo che dopo due giorni i suoi tempi sul passo fossero più costanti. Comunque non credo abbia spinto più di tanto. Abbiamo cercato di metterlo un po’ più comodo sulla moto, considerando che la posizione è estremamente diversa da quella della Superbike. L’abbiamo fatto girare senza mettergli nessun tipo di pressione, non ha commesso errori. Non ha compiuto un time attack, quindi fai anche fatica a dare un giudizio. Penso sia stato un buon test, comunque“.
Toprak, MotoGP sì o no?
Il ritmo di Razgatlioglu in Andalusia è stato un po’ al di sotto delle aspettative e non sappiamo se ci sarà un’altra occasione per provare la Yamaha M1. Sicuramente non bastano due giorni per passare da una Superbike a una MotoGP, l’adattamento richiede più tempo. Bisogna anche considerare che la moto di Iwata non è più facile da guidare come lo è stata fino al 2019, ha perso questa qualità e di conseguenza è difficile salire in sella ed essere subito veloce.
Toprak certamente sta facendo delle riflessioni sul suo futuro, ma le sta facendo anche Yamaha. Il team si ritroverà a decidere se scommettere su di lui oppure affidarsi a un pilota già presente sulla griglia. La prima scelta rimane Franco Morbidelli, che per guadagnarsi il rinnovo deve fare tanti altri weekend come quello in Argentina. Un altro nome forte è Jorge Martin, pronto a valutare un eventuale addio al team Pramac Ducati. È ancora presto per le scelte definitive.
Da corsedimoto.com
Thread by andrea nadiani
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