La grande novità introdotta da Dorna continua a fare discutere piloti, appassionati e manager
Pubblicato il 12 Gennaio 2023 ore 08:30

A prescindere dal fatto che si svolgano su quattro o su due ruote le Sprint Race, introdotte due anni fa dalla Formula 1 e ora replicate dalla MotoGP addirittura per tutti e 21 i round che comporranno la stagione 2023, non riescono ad ottenere l’approvazione degli appassionati e della maggior parte degli stessi piloti. Se però nel Circus il numero ancora abbastanza ridotto di gare brevi (quest’anno saranno sei su 24 GP in programma) sta facendo digerire meglio il nuovo format agli spettatori e anche ai diretti interessati, la rivoluzione imposta dalla Dorna nella classe regina del Motomondiale ha scatenato reazioni decisamente più appuntite.
Una vecchia volpe del paddock come Carlo Pernat, intervistato dal Corriere dello Sport, ha commentato l’idea delle gare Sprint, mostrando anche lui perplessità sia per il modo in cui è stata presa e comunicata la decisione, sia per la sua applicazione pratica. La disperata ricerca di un maggiore appeal commerciale che la MotoGP sta perdendo dopo il ritiro di Valentino Rossi e i tanti problemi fisici che hanno travolto Marc Marquez, infatti, potrebbe aver fatto fare un errore alla Dorna. “Per me le Sprint Race in tutti e 21 in Gran Premi non sono una buona idea – ha spiegato Pernat – la F1 ne fa 6 all’anno e la MotoGP avrebbe dovuto fare qualcosa di simile: il prossimo anno i piloti faranno 42 gare. Mi pare una mossa esagerata, che crea problemi“.
“Le Sprint Race possono essere una buona soluzione – ha concesso il manager italiano – ma non adesso e in questo modo“. L’ipotesi di Pernat, non presa in considerazione dalla Dorna, è quella che si potessero far trasmettere queste nuove gare brevi in chiaro, così da ‘agganciare’ una platea più vasta di spettatori, come accadeva ai tempi di Valentino Rossi. “Nel motociclismo ci sono ancora gli appassionati veri che andrebbero accontentati in altri modi. Nella situazione attuale delle cose sarebbe utile che almeno le gare brevi venissero trasmesse dalle tv in chiaro – ha concluso – la situazione economica attuale ha generato probabilmente una decisione di pancia, che spesso non è la soluzione“.
MotoGP / Pernat contro le Sprint: "Non sono buona idea, potevano trasmetterle in chiaro" - Moto - Motorsport (formulapassion.it)
Pubblicato il 12 Gennaio 2023 ore 08:30

A prescindere dal fatto che si svolgano su quattro o su due ruote le Sprint Race, introdotte due anni fa dalla Formula 1 e ora replicate dalla MotoGP addirittura per tutti e 21 i round che comporranno la stagione 2023, non riescono ad ottenere l’approvazione degli appassionati e della maggior parte degli stessi piloti. Se però nel Circus il numero ancora abbastanza ridotto di gare brevi (quest’anno saranno sei su 24 GP in programma) sta facendo digerire meglio il nuovo format agli spettatori e anche ai diretti interessati, la rivoluzione imposta dalla Dorna nella classe regina del Motomondiale ha scatenato reazioni decisamente più appuntite.
Una vecchia volpe del paddock come Carlo Pernat, intervistato dal Corriere dello Sport, ha commentato l’idea delle gare Sprint, mostrando anche lui perplessità sia per il modo in cui è stata presa e comunicata la decisione, sia per la sua applicazione pratica. La disperata ricerca di un maggiore appeal commerciale che la MotoGP sta perdendo dopo il ritiro di Valentino Rossi e i tanti problemi fisici che hanno travolto Marc Marquez, infatti, potrebbe aver fatto fare un errore alla Dorna. “Per me le Sprint Race in tutti e 21 in Gran Premi non sono una buona idea – ha spiegato Pernat – la F1 ne fa 6 all’anno e la MotoGP avrebbe dovuto fare qualcosa di simile: il prossimo anno i piloti faranno 42 gare. Mi pare una mossa esagerata, che crea problemi“.
“Le Sprint Race possono essere una buona soluzione – ha concesso il manager italiano – ma non adesso e in questo modo“. L’ipotesi di Pernat, non presa in considerazione dalla Dorna, è quella che si potessero far trasmettere queste nuove gare brevi in chiaro, così da ‘agganciare’ una platea più vasta di spettatori, come accadeva ai tempi di Valentino Rossi. “Nel motociclismo ci sono ancora gli appassionati veri che andrebbero accontentati in altri modi. Nella situazione attuale delle cose sarebbe utile che almeno le gare brevi venissero trasmesse dalle tv in chiaro – ha concluso – la situazione economica attuale ha generato probabilmente una decisione di pancia, che spesso non è la soluzione“.
MotoGP / Pernat contro le Sprint: "Non sono buona idea, potevano trasmetterle in chiaro" - Moto - Motorsport (formulapassion.it)
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