1 ora fa Mirko Colombi
Entrambi campioni uscenti, Fabio e Toprak hanno lamentato scarsa potenza e velocità a bordo delle rispettive M1 e R1: il propulsore quattro in linea è arrivato al capolinea? Eppure, il francese e il turco hanno lottato per il bis iridato
Cosa hanno in comune Fabio Quartarato e Toprak Razgatlioglu? Tante qualità, ma noi dobbiamo soffermarci all'ambito delle corse a due ruote. Ecco la prima: il francese e il turco sono campioni uscenti dai rispettivi campionati, ovvero, MotoGP e SBK. Questa è la seconda: entrambi difendono i colori Yamaha. Ne volete una terza? Lo sapete: entrambi si sono lamentati - e continuano a farlo - delle ritenute scarse prestazioni offerte da M1 e R1.
El Diablo è arrabbiato: che diavolo ha questa M1 di sbagliato?
Sottotitolo esageramente "scandaloso e giornalistico?" No, e se aveste seguito tutta la MotoGP sul campo, avreste spinto ancor di più con la tastiera. Fabio si è praticamente sempre palesato insoddisfatto della sua M1, prototipo massimo sfornato dalla Casa di Iwata.
Lo ha fatto durante l'arco della stagione regolare, si è ripetuto a test di Valencia 2023 terminati. In sella c'è lui, sicché bisogna credergli. A meno che il francese non stia assumendo un atteggiamento tattico: evitare di mostrarsi contenti e appagati, inducendo il reparto corse a dare sempre di più. Chissà.
Scarsa potenza in ogni marcia inserita, velocità di punta da ultimi classificati, impossibilità di compiere sorpassi, oppure, a costo di rischiare parecchio incidenti o cadute. Se abbiamo dimenticato qualcosa, scrivetelo nei commenti. Altrimenti, la lista delle "complaints" è finita qui. Ma sarà davvero finita?
Razga infuriato: la Ducati è avvantaggiata
Il turco si arrabbia poco ma, quando si arrabbia, si arrabbia davvero. E' rimasto stupito nell'apprendere che Ducati, malgrado vittoria del titolo SBK, sia pronta a mettere in pista un nuovo modello. Questo perché, dal canto suo, il pupillo di Kenan Sofuoglu ha gatte da pelare simili alle noie di Quarta.
Velocità basse, potenza così così, rischi da valutare quando si supera un rivale. E dire che lui sia il mago della staccata, altrimenti... Comunque, Razga è abituato a correre sopra i problemi, purché questi problemi non corrano sopra egli stesso. Qualche volta è successo.
La preoccupazione - lecita - è sintetizzabile nel futuro: succederà nuovamente? Toprak spera di no, però è chiaro che durante l'inverno vadano cercate soluzioni. Perché finche si tratta di duellare contro la Kawasaki (guidata da Johnny Rea, e da chi altri sennò?) è un conto, vedersela con la V4 R di Bau Bau è un altro. Scusate se non abbiamo citato Honda e BMW? Chi le ha viste?
Quarta & Razga, eppure avete "rischiato" di vincere ancora
Certo, lo spiegano le classifiche di MotoGP e SBK. Il numero 20 ha tenuto la posta in gioco aperta sino a Valencia, assicurandosi tre vittorie di tappa e cinque podi. Il secondo posto in campionato è valevole di medaglia argentata, mica male per un pilota che guida "un cesso di M1". I virgolettati li abbiamo messi noi, non Fabio.
El Turco ha ceduto le armi a Bautista e Ducati, però è stato capace di 14 manche, tra cui due triplette, e un sacco di gradini del podio calcati. A noi poco non sembra, anzi. Perciò, diremmo che, in fin dei conti, questa sia tutto fuorché una "R1 simil-paracarro". Le virgolette le abbiamo messe noi, non Toprak.
Ora, veniamo al punto: i talenti dei piloti fanno la differenza, d'accordo. Ma la moto anche, siete d'accordo? Come è possibile giungere sulla piazza d'onore quando si cavalca un mulo e non un purosangue? Impossibile, quindi andiamo avanti con il prossimo H2.
M1 e R1: propulsore quattro in linea da pensionare? Da Rossi e Spies a oggi
Precisiamo: in MotoGP anche Suzuki proponeva un quattro cilindri in linea, al pari di Yamaha dotato di ordine degli scoppi "irregolari". Sapete che la Casa di Hamamatsu sia uscita dalla serie, perciò rimarrà solo Iwata a portare nel paddock tal soluzione. Contrariamente a Ducati, Aprilia, Honda e KTM, tutte con V4.
In SBK ci sono Kawasaki e Honda coi quattro in linea, ma sono i cosiddetti "screamer" o, se volete, "tradizionali". Ducati ha il V4, la R1 è simile alla M1: quattro sì, però dalla fasatura "Big Bang", a scoppi irregolari. Questa soluzione venne deliberata in MotoGP da Valentino Rossi durante i test di Sepang 2004, a precedere trionfi ripetuti. In SBK fu Ben Spies nel 2009 a vincere, portando un modello di serie assolutamente inedito.
Oggi i tempi sono cambiati. Restano le virtù del quattro in linea, fluido nell'erogazione, portatore di una buona coppia motrice, assolutamente "facile" da utilizzare. I V4, ritenuti scorbutici in alcune fasi della piega, tuttavia possono contare su progetti telaistici, elettonici e aerodinamici nel frattempo evoluti, sicché a servizio del motore stesso che, di suo, ha maggior potenza e allungo disponibili. In Yamaha penseranno a un nuovo schema concettuale?
MotoGP e SBK, Quarta e Razga stesse noie: coincidenze o Yamaha nel caos? | Motosprint (corrieredellosport.it)
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