Prima di rientrare dalla quarta operazione al braccio destro, Marc Marquez aveva chiesto alla Honda un maggior dinamismo per quanto riguarda lo sviluppo della RC213V e non si può di certo dire che nel reparto corse della HRC siano rimasti con le mani in mano.
Da qualche gara a questa parte, è a disposizione del pilota di Cervera un forcellone in alluminio della Kalex, che sembra aver rimesso la moto in una direzione più adatta alle caratteristiche dell'otto volte campione del mondo.
Dai test di Misano però è iniziato anche un grande lavoro a livello aerodinamico, uno dei fronti sul quale i giapponesi sembrano essere rimasti indietro rispetto al genio italiano di Aprilia e Ducati.
Non bisogna stupirsi, dunque, se nei test in Romagna sia comparsa una carena che ricordava molto quella con il "gradino" che la Casa di Noale aveva introdotto sulla RS-GP prima della pausa estiva.
Nella giornata di giovedì, Marquez aveva detto che quello di Phillip Island sarebbe stato un weekend impegnativo, perché avrebbe avuto anche delle novità da valutare in chiave 2023. E questa volta si tratta di un qualcosa che sembra aver preso ispirazione a Borgo Panigale.
Nel corso della FP1, infatti, il #93 è sceso in pista con delle pinne sul codone molto simili a quella che la Ducati ha introdotto con successo a partire dalla gara di Silverstone (foto qui sopra). Un esperimento che per il momento però non sembra aver esaltato Marc, che ne ha fatto a meno nella FP2.
Questa però non è stata la sola novità, perché sulla parte più bassa della carena della RC213V è comparso anche un profilo aerodinamico che sembra voler riprendere il concetto presente sulla Desmosedici GP ormai da parecchio tempo, andando a formare una sorta di condotto che dovrebbe servire a migliorare l'inserimento quando la moto è in piega. Come si può vedere nel confronto qui sotto, però, si tratta di un qualcosa di molto meno pronunciato rispetto a quello della Rossa.
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