Da motosprint
ABBONATIMOTOGP MISANO, BAGNAIA: “PENALITÀ GIUSTA. MARQUEZ? VUOLE CORRERE AD ARAGON”
© Luca Gorini
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Pecco 2° a fine giornata: "So il perchè della caduta, quindi tutto a posto. Lo zero dell'anno scorso? Non ci ho voluto pensare"
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Gianmaria Rosati
6 ore fa
Una giornata sulle montagne russe. Può essere questo il titolo del venerdì di Pecco Bagnaia, che da un lato può esultare per il secondo posto nella classifica combinata, mentre dall’altro deve dispiacersi della penalità ricevuta e della scivolata nel corso della FP2.
Con quale stato d’animo concludi la giornata?
“Sono sereno in questo momento, dato che so perché sono caduto e sono veloce. La penalità è giusta, quindi non posso dire nulla: ho pensato che la sessione fosse finita ma non lo era, quindi devo chiedere scusa. Ho chiesto anche perché le 3 caselle in griglia e non il long lap, e loro mi hanno detto che se lo fai per la prima volta questa è la punizione. Questo è l’atteggiamento giusto per far sì che tutti stiano più attenti. La penalità in griglia è meno importante del long lap? Qui sì, in altre piste come Silverstone no, ma è impossibile che il long lap sia uguale ovunque”.
Quartararo ha ironizzato sulla tua penalità, dicendo che se fosse stato al tuo posto sarebbe stato condannato a tre anni di galera. Che ne pensi?
“Sono ragazzi (ride ndr). L’entità della mia faccenda rispetto alla sua è diversa: lui l’anno scorso ha girato con la tuta del tutto aperta, mentre ad Assen quest’anno è caduto e ha rovinato la gara ad un altro pilota, quindi non credo che il mio rallentare in FP1 sia paragonabile a queste cose”.
Cambia il fine settimana dopo la penalità?
“Sicuramente cambia, dato che dovrò spingere molto in qualifica per ottenere la prima fila: fare la pole e partire quindi 4° sarebbe perfetto. In termini di gara la penalità potrebbe essere un problema solo se non partissi bene, ma vedremo. Sto lavorando tanto sulle partenze in tal senso: nei test di Barcellona ho fatto tante prove, le quali mi hanno permesso di capire tante cose. La frizione è sempre la stessa ma abbiamo cambiato dei valori. Ora sono più costante”.
Cosa è successo nella caduta?
“Avevo Marini davanti ed arrivavo più forte di lui, così ho cercato di stare interno per passare, ma non ho fatto tanti chilometri qui così non sapevo che non si deve passare sulla linea bianca (ride ndr). Di conseguenza sono caduto, ma una caduta non mi limita quando so il perché: oggi è il caso, infatti appena tornato in pista ero ad un decimo dal mio miglior tempo fino a quel momento”.
Negli ultimi minuti vi siete aiutati tu ed Enea. E’ stato un caso o un antipasto del 2023?
“Oggi mi sono trovato spesso delle Ducati dietro, ma in questo momento mi sento in dovere di fare in modo che ci siano più Ducati davanti possibile. Gli altri ducatisti non hanno bisogno del mio aiuto perché sono veloci, ma sono contento di aver aiutato Enea, Bezzecchi, Marini e Martin”.
Hai ripensato alla seconda gara di Misano dell’anno scorso passando oggi alla Misano 1?
“No non ci ho pensato, è stato meglio così. E’ una curva difficile, dove è facile fare un errore, ma non ci ho voluto pensare: in tal senso tra l’altro sono bastati tutti i video girati sui social in questa settimana”.
Preferiresti una gara asciutta o bagnata?
“Assolutamente asciutta, dato che il bagnato è sempre una incognita. Posso essere veloce con la pioggia, ma appunto è facile commettere errori, e mi sento più veloce sull’asciutto”.
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Una giornata sulle montagne russe. Può essere questo il titolo del venerdì di Pecco Bagnaia, che da un lato può esultare per il secondo posto nella classifica combinata, mentre dall’altro deve dispiacersi della penalità ricevuta e della scivolata nel corso della FP2.
Con quale stato d’animo concludi la giornata?
“Sono sereno in questo momento, dato che so perché sono caduto e sono veloce. La penalità è giusta, quindi non posso dire nulla: ho pensato che la sessione fosse finita ma non lo era, quindi devo chiedere scusa. Ho chiesto anche perché le 3 caselle in griglia e non il long lap, e loro mi hanno detto che se lo fai per la prima volta questa è la punizione. Questo è l’atteggiamento giusto per far sì che tutti stiano più attenti. La penalità in griglia è meno importante del long lap? Qui sì, in altre piste come Silverstone no, ma è impossibile che il long lap sia uguale ovunque”.
Quartararo ha ironizzato sulla tua penalità, dicendo che se fosse stato al tuo posto sarebbe stato condannato a tre anni di galera. Che ne pensi?
“Sono ragazzi (ride ndr). L’entità della mia faccenda rispetto alla sua è diversa: lui l’anno scorso ha girato con la tuta del tutto aperta, mentre ad Assen quest’anno è caduto e ha rovinato la gara ad un altro pilota, quindi non credo che il mio rallentare in FP1 sia paragonabile a queste cose”.
Cambia il fine settimana dopo la penalità?
“Sicuramente cambia, dato che dovrò spingere molto in qualifica per ottenere la prima fila: fare la pole e partire quindi 4° sarebbe perfetto. In termini di gara la penalità potrebbe essere un problema solo se non partissi bene, ma vedremo. Sto lavorando tanto sulle partenze in tal senso: nei test di Barcellona ho fatto tante prove, le quali mi hanno permesso di capire tante cose. La frizione è sempre la stessa ma abbiamo cambiato dei valori. Ora sono più costante”.
Cosa è successo nella caduta?
“Avevo Marini davanti ed arrivavo più forte di lui, così ho cercato di stare interno per passare, ma non ho fatto tanti chilometri qui così non sapevo che non si deve passare sulla linea bianca (ride ndr). Di conseguenza sono caduto, ma una caduta non mi limita quando so il perché: oggi è il caso, infatti appena tornato in pista ero ad un decimo dal mio miglior tempo fino a quel momento”.
Negli ultimi minuti vi siete aiutati tu ed Enea. E’ stato un caso o un antipasto del 2023?
“Oggi mi sono trovato spesso delle Ducati dietro, ma in questo momento mi sento in dovere di fare in modo che ci siano più Ducati davanti possibile. Gli altri ducatisti non hanno bisogno del mio aiuto perché sono veloci, ma sono contento di aver aiutato Enea, Bezzecchi, Marini e Martin”.
Hai ripensato alla seconda gara di Misano dell’anno scorso passando oggi alla Misano 1?
“No non ci ho pensato, è stato meglio così. E’ una curva difficile, dove è facile fare un errore, ma non ci ho voluto pensare: in tal senso tra l’altro sono bastati tutti i video girati sui social in questa settimana”.
Preferiresti una gara asciutta o bagnata?
“Assolutamente asciutta, dato che il bagnato è sempre una incognita. Posso essere veloce con la pioggia, ma appunto è facile commettere errori, e mi sento più veloce sull’asciutto”.
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