Originally posted by Fafnir
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Marc Marquez: "Non avevo alternative: o mi operavo o dovevo smettere"
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Originally posted by Racing_34 View Post
mi auguro che la gestione di questo infortunio diventi un test case di studio su cosa NON fare ed in qualche maniera vincoli le federazioni/staff medici sul dichiarare fit for race i piloti dopo un inforntunio
Ops era la porta scorrevole.....
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Originally posted by Alone View PostDico una cosa che probabilmente mi attirerà delle grosse critiche..
MA per ME una grossa parte degli errori fatti sul recupero di Marquez, fermo restando che il manager è una testa di cazzo e il padre un cretino, va’ ricondotta alla “ cultura e mito del pilota eroe e bambino “creata dal bravissimo ma troppo sognatore dottor Costa e dai suoi recuperi rapidissimi imposti/ma richiesti , dai tanti piloti che ha curato negli anni..
i dottori che gli sono succeduti nelle cure degli infortunati del motomondiale hanno spesso fatto più danni che benefici, nella fretta di ottenere recuperi rapidissimi , miracolosi…ma imprudenti.
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in realtà credo che proprio in quel periodo si incrinarono i rapporti tra Rossi e il dr.Costa, quindi, non é stato il Dr.Costa l’artefice del rientro di Rossi in, mi pare, circa tre settimane.
La ragione per cui i rapporti si ruppero, tra i due, da quello che si legge, fu che Rossi mise in discussione proprio il metodo delle clinica mobile del Dr.Costa, il quale, ovviamente, non apprezzò.
Qui il Dr. Costa sull’argomento:
https://www.formulapassion.it/motors...no-237953.html
“Ad esempio nel 2010 si fece male alla spalla, io cominciai a trattarlo, perché volevamo vincere il mondiale, e quando i giornalisti nell’ultima gara a Valencia 2014 hanno detto, quando ha fatto la pole, che non la conquistava da quattro anni, da Le Mans 2010, mi sono detto – gliela feci fare io trattandogli la spalla -. Facemmo un trattamento non esagerato perché dovevo sempre tener conto che il prezzo da pagare è quello di mandare un pilota in moto, dove può morire da quando lo metti in pista fino a quando arriva”.
“Aspettavo il Mugello perché in quel posto lui poteva fare il miracolo, perché lui ha un vantaggio e poteva vincere, e quando è venuto da me e mi ha detto – ho male a questa spalla e voglio capire cosa c’è... – io ho sentito qualcosa di innaturale, perché la ragione è sempre stata al di fuori dalla Clinica Mobile, io non volevo che Valentino si consegnasse alla ragione, e li ho capito che lui per la gara non voleva più l’aiuto della Clinica Mobile ma della scienza, si interrompeva il mio percorso di ‘assistenza’ al pilota…”
“Per me era come quando un figlio che tu ami da morire ti fa qualcosa che… gli daresti uno schiaffo, cosa che oggi non si può più fare… Ma io non toccherei mai una persona e allora gli dissi ‘se tu fai così non vincerai più per tanti anni e ti farai male’. E ciò accadde, non vinse per 4 anni (in verità Rossi vinse a Motegi nell’ottobre 2010 e tornò alla vittoria ad Assen nel giugno 2013, n.d.r.), e due giorni dopo di ruppe la gamba. Valentino per la spalla si affidò alla scienza medica e abbandonò la ‘follia’ della Clinica Mobile. Insieme, convivendo con il dolore, avremmo vinto il campionato del mondo.”
Originally posted by Alone View Post
poi non ricordo se fu lui, ma anche nell’incidente di Rossi dopo il Mugello ci fu’ troppa precipitazione.imhoLast edited by Beppoz; 14-08-22, 12:31.
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Originally posted by Beppoz View Postin realtà credo che proprio in quel periodo si incrinarono i rapporti tra Rossi e il dr.Costa, quindi, non é stato il Dr.Costa l’artefice del rientro di Rossi in, mi pare, circa tre settimane.
La ragione per cui i rapporti si ruppero, tra i due, da quello che si legge, fu che Rossi mise in discussione proprio il metodo delle clinica mobile del Dr.Costa, il quale, ovviamente, non apprezzò.
Qui il Dr. Costa sull’argomento:
https://www.formulapassion.it/motors...no-237953.html
“Ad esempio nel 2010 si fece male alla spalla, io cominciai a trattarlo, perché volevamo vincere il mondiale, e quando i giornalisti nell’ultima gara a Valencia 2014 hanno detto, quando ha fatto la pole, che non la conquistava da quattro anni, da Le Mans 2010, mi sono detto – gliela feci fare io trattandogli la spalla -. Facemmo un trattamento non esagerato perché dovevo sempre tener conto che il prezzo da pagare è quello di mandare un pilota in moto, dove può morire da quando lo metti in pista fino a quando arriva”.
“Aspettavo il Mugello perché in quel posto lui poteva fare il miracolo, perché lui ha un vantaggio e poteva vincere, e quando è venuto da me e mi ha detto – ho male a questa spalla e voglio capire cosa c’è... – io ho sentito qualcosa di innaturale, perché la ragione è sempre stata al di fuori dalla Clinica Mobile, io non volevo che Valentino si consegnasse alla ragione, e li ho capito che lui per la gara non voleva più l’aiuto della Clinica Mobile ma della scienza, si interrompeva il mio percorso di ‘assistenza’ al pilota…”
“Per me era come quando un figlio che tu ami da morire ti fa qualcosa che… gli daresti uno schiaffo, cosa che oggi non si può più fare… Ma io non toccherei mai una persona e allora gli dissi ‘se tu fai così non vincerai più per tanti anni e ti farai male’. E ciò accadde, non vinse per 4 anni (in verità Rossi vinse a Motegi nell’ottobre 2010 e tornò alla vittoria ad Assen nel giugno 2013, n.d.r.), e due giorni dopo di ruppe la gamba. Valentino per la spalla si affidò alla scienza medica e abbandonò la ‘follia’ della Clinica Mobile. Insieme, convivendo con il dolore, avremmo vinto il campionato del mondo.”
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Ho conosciuto il padre di un mio amico che ha fatto fare i primi passi della clinica mobile come anestesista di Imola........beh anche se era nel gruppo della clinica diceva senza mezzi termini che a Costa mancava qualche rotella..... Oh un bravo dottore ma esagerato oltre la norma per la filosofia che ci metteva!
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Originally posted by LucaDB6 View PostDice che gli restano dei dubbi sul braccio..non è bello. Comunque 4 operazioni! Pazzesco.
Ne sarebbe bastata una e sarebbe già a 9 titoli se non avesse dei problemi mentali.
Sta di fatto che se basi la carriera sulle mega mine tirate, prima o poi arriva quella buona.
È (stato) un fenomeno, le mega mine le ha sempre cercate da solo, poteva vincere molto di più del tanto che ha già vinto.
Se si va a cercare i post passati, dopo la caduta di Jerez e la seconda gara, ho sempre sostenuto fosse finito, non tanto per il danno fisico provocato dalla caduta, ma perché avevo già ben compreso il personaggio e chi gli ruota intorno.
Potevano solo mandare tutto a putt@ne, e direi che ci stanno (sono) riusciti benissimo.
Mi sto solo stupendo della pazienza dei Jappo, questa cosa mi lascia perplesso....
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Originally posted by Beppoz View Postin realtà credo che proprio in quel periodo si incrinarono i rapporti tra Rossi e il dr.Costa, quindi, non é stato il Dr.Costa l’artefice del rientro di Rossi in, mi pare, circa tre settimane.
La ragione per cui i rapporti si ruppero, tra i due, da quello che si legge, fu che Rossi mise in discussione proprio il metodo delle clinica mobile del Dr.Costa, il quale, ovviamente, non apprezzò.
Qui il Dr. Costa sull’argomento:
https://www.formulapassion.it/motors...no-237953.html
“Ad esempio nel 2010 si fece male alla spalla, io cominciai a trattarlo, perché volevamo vincere il mondiale, e quando i giornalisti nell’ultima gara a Valencia 2014 hanno detto, quando ha fatto la pole, che non la conquistava da quattro anni, da Le Mans 2010, mi sono detto – gliela feci fare io trattandogli la spalla -. Facemmo un trattamento non esagerato perché dovevo sempre tener conto che il prezzo da pagare è quello di mandare un pilota in moto, dove può morire da quando lo metti in pista fino a quando arriva”.
“Aspettavo il Mugello perché in quel posto lui poteva fare il miracolo, perché lui ha un vantaggio e poteva vincere, e quando è venuto da me e mi ha detto – ho male a questa spalla e voglio capire cosa c’è... – io ho sentito qualcosa di innaturale, perché la ragione è sempre stata al di fuori dalla Clinica Mobile, io non volevo che Valentino si consegnasse alla ragione, e li ho capito che lui per la gara non voleva più l’aiuto della Clinica Mobile ma della scienza, si interrompeva il mio percorso di ‘assistenza’ al pilota…”
“Per me era come quando un figlio che tu ami da morire ti fa qualcosa che… gli daresti uno schiaffo, cosa che oggi non si può più fare… Ma io non toccherei mai una persona e allora gli dissi ‘se tu fai così non vincerai più per tanti anni e ti farai male’. E ciò accadde, non vinse per 4 anni (in verità Rossi vinse a Motegi nell’ottobre 2010 e tornò alla vittoria ad Assen nel giugno 2013, n.d.r.), e due giorni dopo di ruppe la gamba. Valentino per la spalla si affidò alla scienza medica e abbandonò la ‘follia’ della Clinica Mobile. Insieme, convivendo con il dolore, avremmo vinto il campionato del mondo.”
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