Per il settimo episodio di MOWGP abbiamo avuto ospiti Carlo Pernat e Marco Melandri, oltre alla presenza fissa (e imprescindibile) di Paolo Beltramo. E Melandri, che con il Team Gresini ci ha corso arrivando secondo nel mondiale, spiega perché secondo lui Enea Bastianini non può vincere il titolo. E fa anche una scommessa…
La MotoGP a Le Mans, per il settimo Gran Premio della stagione, ci ha regalato più di una sorpresa. Su tutto la terza vittoria di Enea Bastianini, ma non soltanto. Pecco Bagnaia ha sprecato un’occasione (e 20 punti) mentre al contrario Fabio Quartararo ha saputo accontentarsi e Marc Marquez ha corso un’altra gara nell’anonimato. Le Mans però ci ha regalato, a ben vedere, anche una puntata di altissimo livello per il nostro MOWGP, live su Instagram: con noi c’erano Paolo Beltramo, Carlo Pernat e Marco Melandri. Marco, che ha una storia speciale con il Team Gresini, ci ha raccontato perché secondo lui Enea Bastianini non può vincere il titolo finché rimane in un team satellite: “Dico la verità - ha spiegato Melandri - a me piacerebbe tantissimo per diversi motivi. Mi piace Enea da sempre, ho un legame particolare col Team Gresini… Però la mia domanda è: da quando sono nato io, nell’82, ha mai vinto un mondiale un team satellite in MotoGP o in 500? Valentino non era un team satellite, c’era scritto Nastro Azzurro ma aveva la squadra di Doohan. Era più ufficiale lui di tutti gli altri e le moto stavano in Belgio, non in Italia. Dall’anno dopo infatti è diventato Repsol perché non era accettabile”, le parole dell’ex iridato in 250. Carlo Pernat, che ad Enea fa da manager, ha replicato subito: “È vero che corre in un team privato e la moto non è del 2022, ma è messo davvero bene. Mancano la carena e alcune altre cose, ma ti assicuro che la moto è molto buona. Io credo che per come è messo il campionato è nel pieno interesse di Ducati spingere Bastianini. Mi pare che Bagnaia sia a 46 punti di distacco… sono tanti, quasi due GP, e alla Ducati conviene tenere botta anche con Bastianini. Magari quest’anno è anche più possibile che un team privato possa giocarselo fino in fondo”.
Parole a cui Melandri risponde, ancora una volta, in maniera molto diretta: “Giocarselo si, sono d’accordo. Ma vincerlo… finché non succede io non ci credo. Se lo vince faccio l’extension! A me se lo vincesse piacerebbe molto, lo dico chiaro, ma mancano tante gare. Se lo vince Ducati è perché ce l’ha fatta Bagnaia. Che tra l’altro, secondo me, piuttosto che andare sul podio dietro a Bastianini preferiva finire in terra. Quando ha fatto un piccolo errore (finendo lungo in curva 8, ndr.) e ha perso un po’ sapeva che Bastianini avrebbe letto nella lavagna di aver guadagnato qualche decimo e ha deciso di provarci. Da casa è facile parlare, ma l’errore ci sta”.
Poi ritorna su Bastianini e il team satellite: “Pensate a Quartararo quando si giocava il mondiale con Petronas, o quando se l’è giocato Morbidelli. Come per magia in due gare succedeva qualcosa e non andavano più forte. Non sono sicuro che preferiscano Bastianini a un altra casa. Secondo me quasi preferiscono non vincerlo rispetto a farlo vincere ad una squadra satellite"
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