Di Giovanni Zamagni
Enea Bastianini voto 10
Perché non credere che possa vincere il titolo? La domanda è rivolta soprattutto a me, perché, nonostante tutto, ritengo difficile che ce la possa fare. Ma cosa deve fare di più Enea per convincere gli scettici come me? Guida da paura, è velocissimo, sbaglia poco, ha una moto molto competitiva e una gran squadra. Cosa gli manca? Un po’ di costanza. Ma la verità è che può vincere, eccome, il mondiale. Bestia da paura (per gli avversari).
Jack Miller 9
Ha da tempo il destino segnato in Ducati, perlomeno nella squadra ufficiale, ma continua a lavorare con il sorriso e a elogiare senza mezzi termini anche chi potrebbe portargli via il posto. Umanamente è una spanna sopra, come pilota conferma tutte le sue caratteristiche: è velocissimo, ma con qualche limite. Averne di gente così. Complimenti Jack.
Aleix Espargaro 9
Perché non credere che possa vincere il titolo? Giusto porsi la stessa domanda fatta per Bastianini: il pilota dell’Aprilia è super veloce e, da quest’anno, anche super costante, sale sul podio da tre GP consecutivi, assieme a Quartararo è il solo pilota sempre a punti in MotoGP nelle prime sette gare. Non basta? La RS-GP è un ottima moto. Quindi, perché no? Sono d’accordo con lui quando dice: “Se l’Aprilia mi lascia andare, fa la cazzata della storia”. Da confermare subito, senza perdere tempo.
Fabio Quartararo 8
È vero, ha sbagliato la partenza, quindi meriterebbe forse un voto più basso. Poi guardi dove sono gli altri piloti Yamaha e non puoi che applaudirlo, la differenza che riesce a fare, sempre e comunque. A me sembra un campione assoluto. Frenato in rettilineo.
Pecco Bagnaia 4
Un errore che non ti aspetti da uno che ha saputo resistere alla pressione di un certo Marquez e di un certo Quartararo. Da fuori sembrava avere la situazione sotto controllo, come sempre quando è al comando, invece, evidentemente, era anche lui al limite. Adesso deve dimostrare carattere, quello che ha già messo in mostra riprendendosi da un inizio di stagione complicato. Continuo a pensare che sia il più veloce in pista, continuo a credere che possa ancora vincere il titolo. La caduta che non ti aspetti.
Johann Zarco 6,5
La penalizzazione di tre posizioni subita in qualifica ha condizionato molto la sua gara. Alla fine ottiene un risultato più che discreto e continua a essere il pilota francese che ha conquistato il miglior piazzamento a Le Mans in MotoGP. È un pilota, un personaggio atipico, come si evince dal podcast #atuttogas a lui dedicato. Ha fatto bene, ma non benissimo.
Marc Marquez 6
Ogni volta che si arriva in un circuito, lo si ipotizza comunque tra i protagonisti: non ci si rassegna a prestazioni ben lontane da quelle di prima del 2020. Ma come ripete lui, è questa, purtroppo, la realtà. Prima era un fenomeno straordinario, adesso è diventato un pilota quasi normale. Difficile da credere, ma è così. Limitato tecnicamente e fisicamente.
Takaaki Nakagami 6
Prova in qualche modo a salvare il suo posto nel team LCR, anche se si parla sempre più spesso di Ogura come suo sostituto. Fa una gara dignitosa. Ultime speranze.
Brad Binder 6
La KTM è decisamente in ritardo, lui non si da per vinto e in gara si dimostra sempre consistente. Tenace.
Luca Marini 6
Finisce nei dieci, al termine di un fine settimana sicuramente più positivo dei precedenti: speriamo vada avanti da questo punto.
Maverick Vinales 5
D’accordo, ha fatto una buona rimonta, ma non si può sempre partire male ed essere ultimo, o giù di lì, alla fine del primo giro. Espargaro è sicuramente un compagno scomodo per chiunque, in questo momento e con questa moto, ma la differenza continua a essere troppo grande. Così no, non va bene.
Pol Espargaro 4
È in una condizione psicologica difficilissima: il Qatar, dove si era giocato la vittoria, sembra lontano anni, non pochi mesi.
Marco Bezzecchi 5
Un passo indietro rispetto al solito.
Fabio Di Giannantonio 5
Un passo avanti rispetto al solito.
Franco Morbidelli 4
È il mistero più grande della stagione 2022: cosa sta succedendo?
Andrea Dovizioso 4
La moto dei sogni si è trasformata in una moto da incubo.
Jorge Martin 4
Abbiamo scoperto che soffre di problemi al braccio destro. È in un momento difficilissimo, non sarà facile uscirne. Talento affranto.
Miguel Oliveira 4
Si dice che il suo futuro in KTM sia segnato, sostituito da Miller o da Rins: è chiaro che la preoccupazione per il futuro incide, deve reagire. Portoghese triste.
Joan Mir 4
Un errore non da lui: questa volta si è fatto prendere dalla frenesia. Occasione sprecata.
Alex Rins 4
È stato risuccchiato dalla scia di chi gli era davanti e non è più riuscito a fermare la moto. Poi che spavento con quel taglio di variante, un punto che sta diventando troppo, troppo pericoloso (vedi anche Zarco in prova). Lui come Joan è umano: non può non risentire di quanto sta succedendo in Suzuki. Che peccato, per tutto e per tutti.
Ducati Desmosedici GP22 (e GP21) voto 9
Estremamente competitiva in entrambe le versioni, sicuramente la migliore moto in pista. Fateci caso: i soli piloti che riescono a superare sono quelli in sella a una Ducati…
Aprilia RS-GP voto 8,5
Tantissimi pregi, pochissimi difetti. È equilibrata, si adatta a tutti i circuiti, ha un buon motore e un’ottima ciclistica. Insomma, una gran moto.
Yamaha M1 voto 8
La mancanza di motore è evidente, a quella di grip ci pensa Quartararo. Purtroppo per Yamaha sarà così fino al termine della stagione.
Honda RC213V voto 6
A inizio stagione si pensava a ben altra competitività: siamo molto lontani da Ducati, Aprilia, Suzuki e anche Yamaha.
Suzuki GSX-RR voto 8
La moto si è dimostrata più che competitiva anche a Le Mans.
KTM RC16 voto 5
Non sembra esserci una soluzione a problemi che, a quanto si intuisce, sono soprattutto aerodinamici.
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