Originally posted by duecilindri
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Ti chiedevo perché cercando non ho trovato.. anzi pare che in rete la questione sia più che dibattuta.
Da quello che è il mio bagaglio culturale e da ciò che ho avuto modo di leggere qua e là in realtà mi sentirei di confermare che l’attrito è indipendente dalla superficie di contatto.
Quest’ultima gioca un ruolo invece fondamentale nel caso di perdita momentanea di grip (ad es. per una asperità o per un detrito) che nel caso di bassa superficie d’appoggio può comportare una caduta, mentre con maggiore superficie la probabilità di trovare ancora gomma dopo “il saltello” (passami il termine tecnico ) è maggiore.
Inoltre una maggiore superficie d’appoggio diminuisce il surriscaldamento locale della mescola evitando di modificarne localmente la composizione chimica e - di conseguenza - il coefficiente d’attrito.
Un discorso che potrebbe entrare, ma mi è oscuro come, è quello della dissipazione del calore.. ossia che il coefficiente d’attrito pare diminuire con l’aumentare della temperatura e una maggiore superficie dovrebbe aiutare a dissipare meglio (anche se ciò potrebbe sembrare contraddittorio in quanto un maggior movimento di carcassa scalda di più il gas all’interno portando ad un aumento pressorio, tanto che nella notte a Le Mans le gomme si sgonfiano almeno di 1 o 2 punti).
Comunque sicuramente qui si parla di equilibri, ossia il punto non è - secondo me - se è giusto o sbagliato.. ma un bilancio tra aspetti positivi e negativi.
Ad esempio è fuori da ogni dubbio (ma se non è così per te dimmi pure) che una minore pressione aumenta la resistenza al rotolamento che implica maggiore dispendio di potenza e aumento di consumi, e che l’handling diminuisce.
Però mi sento comunque di confermarti una cosa.. in un mondo dove le sospensioni sono oggettivamente e culturalmente sempre più inchiodate (e questo purtroppo è un dato di fatto) la gomma a carcassa morbida e sgonfia è di fatto un palliativo molto praticato.
Ti posso testimoniare di persona che quando qualche anno fa Pirelli aveva alzato i range di pressione minima delle sue gomme da gara a 2.2-2.4 (min - max) chiunque nel paddock diceva di stare max a 2.1.
Questa è la MotoGP per carità, ma il vizio di inchiodare una sospensione e sgonfiare il più possibile è oggettivamente ancora abbastanza percettibile.
Anyway, digressione a parte, se in qualche modo riesci a darmi un’imbeccata su qualche formula da leggere la guarderei più che volentieri.
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