Il continuo cambio di assetti e di prove ha mandato in confusione la squadra. Dietro alla ricerca di una stabilità tecnica, vi sarebbero stati tanti tentativi di far funzionare una innovazione che avrebbe dovuto fare la differenza. Il ritardo della Desmosedici GP22 sarebbe dovuto al tempo perso per perfezionare l’abbassatore anteriore.
L’investimento a vuoto della Ducati
I tecnici italiani hanno agito, nelle zone grigie del regolamento, per elaborare un dispositivo rivoluzionario. Le altre case sono rimaste spiazzate dall’abbassatore anteriore della Desmosedici GP22, lamentandosi subito con l’associazione MSMA (Motorcycle Sport Manufacturers Association). KTM, Yamaha, Honda, Suzuki e Aprilia hanno ottenuto il divieto dalla prossima stagione, ma questo ha avuto un impatto sul team ufficiale anche in merito alla stagione in corso.
La squadra aveva investito tempo e danaro nel portare in pista un elemento che avrebbe dovuto assicurare un vantaggio. Hanno lavorato nei test su qualcosa che banneranno e avrebbero potuto impiegare quel tempo nello sviluppo di altre componenti della Desmosedici. Le innovazioni come le ali o il cucchiaio avevano aperto nuovi scenari, ma questo ban ha colto in contropiede anche i piloti della casa italiana.
Jack Miller, in una recente press conference, ha dichiarato: “Abbiamo lavorato per sviluppare questo sistema e gli altri possono provare a modificarlo o meno. È una loro decisione. Ma non dovresti essere in grado di dettare a una squadra ciò che può e non può usare se sta seguendo le regole. Non dovresti inventare una regola per vietarlo“. L’australiano ha colto, sin qui, solo un terzo posto ad Austin.
“Ducati ha investito molto tempo e denaro per sviluppare questo sistema e farlo funzionare. Quando lo fai, sottrai risorse ad altre aree della moto dove potresti forse investire tempo ed energie per svilupparle – ha sottolineato Miller – alla fine la Ducati non è una grande azienda come alcune delle altre qui”. Lo sviluppo del cosiddetto “Ride Height Device” ha richiesto un lavoro enorme. I centauri in sella alla GP22 hanno la possibilità di abbassare la parte anteriore, ma anche la parte posteriore durante la guida, per una migliore trazione e accelerazione.
Jorge Martin, come riportato da Motorsport-Total.com, ha aggiunto: “La parte peggiore è tutto il tempo che abbiamo dedicato ai test per farlo funzionare, tempo che avrebbe potuto essere speso per altre cose, come trovare una migliore base per la moto, ma è così che va“
Da tuttomotoriweb
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