Il boss della Yamaha Lin Jarvis sottolinea i due problemi riscontrati dalle Yamaha M1 nel week-end di MotoGP in Qatar. Nuove ali aerodinamiche entro il GP del Mugello.
Per il team Yamaha quello di Mandalika sarà un round MotoGP già decisivo o quantomeno chiarificatore. Dopo il 9° posto di Fabio Quartararo e l’11° di Franco Morbidelli in Qatar, la Casa di Iwata si aspetta un passo in avanti a cominciare dal lavoro ai box. LIn Jarvis non nasconde la delusione dopo il primo week-end di gara, su un circuito dove fino all’anno scorso le Yamaha M1 hanno trionfato nel doppio appuntamento. “Il risultato è stato molto deludente, questo è certo“.
Due problemi per la Yamaha MotoGP
Yamaha paga un ritardo nello sviluppo del prototipo MotoGP durante la pausa invernali. I continui appelli di Fabio Quartararo erano rivelatori, invece gli ingegneri giapponesi erano troppo restii ai cambiamenti dopo aver vinto il titolo mondiale 2021. “Abbiamo avuto due problemi. Il primo era una generale mancanza di velocità. I nostri ingegneri giapponesi non sono riusciti a ottenere il necessario aumento delle prestazioni del motore. Sapevamo che avevamo bisogno di questi cavalli extra. E ovviamente i nostri concorrenti sono migliorati. Guarda le prestazioni della Honda e soprattutto della Suzuki. Sono nettamente migliorati rispetto all’anno precedente“. Il secondo handicap è l’aumento della pressione della gomma anteriore, un problema generato “dall’aerodinamica” delle M1.
Test indonesiano e secondo aero-pack
Il tracciato indonesiano potrebbe giocare a favore della Yamaha, considerando che il rettilineo principale misura appena 507 metri, a fronte dei 1068 metri del rettilineo di Losail. “Questa è una pista che si adatta meglio alla Yamaha. Possiamo anche evitare il problema della pressione dei pneumatici“, ha aggiunto Lin Jarvis a Speedweek.com. Alla vigilia della prima gara MotoGP i costruttori hanno omologato la nuova specifica del motore che non potrà subire modifiche (ad eccezione di Aprilia). Gli ingegneri di Iwata hanno altre idee per ottimizzare le prestazioni della moto e non riguarderà l’elettronica, dove già è stato fatto molto. “Abbiamo alcune idee, ma non voglio entrare nei dettagli. Siamo ottimisti sul fatto che possiamo apportare miglioramenti passo dopo passo per ridurre il nostro svantaggio con il progredire della stagione“.
Le nuove ali aerodinamiche hanno costretto a cambiare il bilanciamento della moto e non è escluso che possano causare ancora problemi nel corso del campionato, come già avvenuto a Losail. Entro la gara del Mugello Fabio Quartararo si aspetta un aggiornamento decisivo al riguardo e Lin Jarvis fa sapere che potrebbe arrivare anche prima. Su questa area si concentrerà buona parte del lavoro e degli investimenti del marchio dei diapason. “Non credo si debba per forza aspettare fino al Mugello. Ma giusto, al Mugello è previsto un cambio di programma. Al Mugello e poi in Catalunya ci sono rettilinei lunghi ancora 1 km. Quindi la Yamaha potrebbe aver bisogno di alette più piccole per non perdere altri 9 km/h di velocità massima“.
corsedimoto.it
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