Quando ha esordito in classe regina nel 2013 le MotoGP erano molto differenti da quelle attuali, l’aerodinamica aveva un’importanza meno incisiva, le alette non esistevano. “Lo spettacolo era migliore“, ha sottolineato Marc Marquez. Ma con il suo talento ha saputo colmare ogni cambiamento e lacuna tecnica, almeno fino all’incidente di Jerez nel 2020 che lo ha costretto a saltare l’intera stagione e le prime due tappe del Mondiale successivo. A detta del fuoriclasse Honda questo sport si starebbe evolvendo in discesa: “Senza le ali era più difficile guidare, ma i sorpassi erano più agevoli. Era più facile sbagliare, ma anche superare. Ora le moto sono più facili da guidare. Non commetti più errori così facilmente. Devi sempre guidare con precisione e dolcezza. Ma è diventato più difficile sorpassare e guidare a ridosso di un avversario“.
Marc Marquez studia la telemetria di Espargarò
Nel GP dell’Indonesia Marc Marquez proseguirà la sua fase di adattamento con il vaglio della telemetria di Pol, sul podio in Qatar e il più veloce durante i test invernali in Indonesia. “In queste prime uscite di campionato servirà pazienza, perché a volte il titolo mondiale si vince o si perde nelle prime due o tre gare“, ha commentato l’otto volte iridato. “Non ho ancora controllato [i suoi dati] ma ha guidato un po’ meglio di me per tutto il week-end. Sembra che riesca a frenare bene in ingresso di curva, usa molto il freno posteriore. Non posso ancora usare molto il freno posteriore, altrimenti perdo il posteriore. È bello avere un buon riferimento nel box, ora dobbiamo capire cosa ha fatto meglio“.
Da corsedimoto
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