A un anno dalla morte per Covid di Fausto Gresini ai microfoni di Radio Sportiva è intervenuta la moglie Nadia Padovani per raccontare e presentare la stagione del team che ha preso in mano dopo la morte del marito. «Noi saremo presenti in MotoGP come voleva Fausto, era il suo sogno quello di fare un team indipendente. Avremo due piloti italiani, come costruttore portiamo la Ducati e i nostri due piloti saranno Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio».
La scelta del costruttore, dopo l’Aprilia, naturalmente non è solo personale: «È dovuta al fatto che Fausto già nel 2020 aveva parlato con loro, che sono nostri vicini di casa, sono emiliano-romagnoli come noi, hanno moto competitive e noi portavamo Fabio (Di Giannantonio, ndr), loro ci hanno proposto Enea (Bastianini, ndr) e ci è sembrato un segno del destino perché questi due ragazzi li aveva portati nel Mondiale proprio Fausto».
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Il team Gresini il 6 marzo a Losail si presenterà partendo con ambizioni non proprio basse, anzi: «Il nostro obiettivo? Enea ha già fatto un anno di Motogp sulla Ducati - ha proseguito Nadia Padovani - e quindi ha già avuto una bella crescita, è un grande pilota e cercheremo di essere sempre protagonisti e finire nei primi 5 della classifica».
Parlando di sé, Padovani ha ammesso che «raccogliere la leadership del team è stato duro, difficile e doloroso: Fausto è venuto a mancare lo scorso 23 febbraio, io sono dovuta entrare subito in azienda cominciando a lavorare per portare avanti i suoi progetti che erano appunto quello di fare un team indipendente in Motogp e avevamo tempi molto stretti per poterlo fare, quindi insieme ai collaboratori storici di mio marito, uno dei quali Carlo Merlini è sempre stato al suo fianco, abbiamo lavorato veramente duramente e siamo riusciti ad essere il primo team a presentarci nel 2022 con il nostro progetto per la Motogp».
Oltre al personale dolore, Padovani ha dovuto anche misurarsi in un ambiente prettamente maschile e non è stato semplice: «In questo mondo molte persone pensato “cosa potrà mai fare la moglie di Fausto che faceva tutt’altro?”. Una donna rispetto a un uomo deve sempre dimostrare di essere all’altezza del ruolo che ricopre. Penso che l’obiettivo che mi sono posta subito dopo la morte di Fausto di rendere reale il suo sogno di un team in Motogp, di rendergli anche onore, di portare avanti la sua Gresini Racing ed il suo nome, mi ha dato grande forza e determinazione. Ci ho messo tanto impegno e tanta passione: oggi noi ci siamo, abbiamo il nostro team indipendente con due moto e due piloti italiani e siamo pronti per presentarci alla prima gara in Qatar».
Da msn.com
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