Tre titoli mondiali, due conquistati nello stesso anno (1985) in 250 e 500. Uno dei più grandi fenomeni della storia del motociclismo, costretto precocemente al ritiro da problemi fisici.
9 come Freddie Spencer. O come John Kocinski? Due giganti: scelta difficilissima. Ma pur con tutto il rispetto e l’ammirazione per Kocinski - un titolo mondiale in 250, 13 vittorie tra 500 (4, 2 con la Cagiva) e 250 (9, tutte con la Yamaha) - è giusto che con il 19 venga identificato Spencer, classe 1961, dalla Louisiana (USA).
Tre titoli mondiali, due ottenuti nello stesso anno, nel 1985, uno con la Honda 250 e uno con la Honda 500, per quella che rimane l’ultima “doppietta” della storia del motociclismo, impresa difficilmente ripetibile in futuro. 27 volte sul gradino più alto del podio, 39 volte nei primi tre al traguardo, 33 pole position, sono tanti i primati conquistati da Spencer nella sua carriera.
Nel 1982 trionfa nel GP del Belgio a 20 anni e 196 giorni, diventando così il più giovane vincitore nella classe regina, primato poi battuto solo da Marc Marquez (primo in MotoGP a 20 anni e 63 giorni); nel 1983, diventa il più giovane campione del mondo della 500 a 21 anni e 258 giorni, anche in questo caso poi superato solo da Marquez (iridato nel 2013 a 20 anni e 266 giorni; quindi, come detto, la doppietta 250-500 nel 1985, ultimo anno ad alto livello. Prima di ritirarsi, corre con la Ducati nel mondiale SBK. Oggi è il responsabile dello Steward Panels: era decisamente meglio come pilota.
Da moto.it
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