Dopo il 19° tempo di ieri, aveva detto di non essere per niente allarmato per il debutto della Ducati Desmosedici GP22. A guardare la classifica odierna, viene da dire che aveva ragione il vice-campione del mondo, perché in appena un giorno e mezzo è riuscito a portare la nuova rossa a girare in 1'58"265, tempo al di sotto della best pole del tracciato di Sepang, che gli è valso il sesto tempo nella giornata conclusiva dei test collettivi in Malesia.
Rispetto a ieri poi ha limato ad appena 134 millesimi il distacco nei confronti della GP21 di Enea Bastianini, oggi autore del nuovo record della pista. Un segnale davvero incoraggiante se si considera che una è una moto arrivata ormai in fondo al suo sviluppo, mentre quella di Bagnaia la potremmo ancora definire quasi in fase embrionale. E' facile comprendere quindi la soddisfazione del piemontese.
"Sicuramente è una moto diversa. Già solo il fatto che ha un motore totalmente nuovo dice tanto, quindi c'è del lavoro da fare. La GP21 è una moto su cui abbiamo lavorato per due anni per far sì che diventasse perfetta e alla fine del secondo anno ci siamo riusciti", ha detto Bagnaia a fine giornata.
"Questa moto, nonostante avessimo più cose da provare e da capire, è partita già ad un livello molto alto. Oggi il time attack è venuto bene senza esagerare e il passo gara era molto veloce: se ci fosse stata una gara oggi, avremmo lottato per le prime posizioni".
"Abbiamo fatto solo passi in avanti in questi due giorni e dobbiamo continuare così. Ci stiamo muovendo in più direzioni, perché bisogna capire più cose trattandosi di una moto nuova, però sono molto contento dello step in avanti che abbiamo fatto oggi, perché è davvero notevole rispetto a ieri".
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Quando poi gli è stato domandato se abbia già individuato un nuovo punto di forza della nuova Desmosedici GP, Pecco ha preferito sottolineare appunto quanto sia stata subito veloce, pur avendo ancora tanto lavoro da fare per affinarla.
"Ha tanti punti di forza, ma soprattutto, considerando che è una moto nuova ed al primo test è già così veloce, vuol dire che c'è un margine enorme. Sicuramente la moto dell'anno scorso è più competitiva, ma è arrivata al limite. Quella nuova ha molto più margine di miglioramento".
Pecco poi ha spiegato perché non si può fare un confronto diretto con la prestazione di Bastianini, pur riconoscendo che il fatto di essere già così vicini è sicuramente molto incoraggiante.
"Enea ha fatto un grande lavoro in questi due giorni, perché ha fatto il record della pista, ma ha dovuto soprattutto adattarsi ad una moto più evoluta di quella con cui ha corso l'anno scorso. Noi ci stiamo concentrando invece sul migliorare una moto nuova e sul farlo il più velocemente possibile, perché ora ci sono solo cinque giornate di test ed oggi una metà è andata via a causa della pioggia. Nonostante questo, uno step grosso oggi lo abbiamo fatto".
Nella prima giornata non è passato inosservato il fatto che la Ducati ora sembra in grado di abbassarsi anche sull'anteriore quando è in movimento. Cosa che ha già fatto un po' storcere il naso alla concorrenza, con qualcuno che ha parlato di potenziali rischi. Pur senza entrare troppo nei dettagli, il ducatista invece ha detto che ritiene che i device vadano esattamente nella direzione opposta.
"Le cose bisogna saperle far per bene e allora non sono pericolose. Anche l'anno scorso si diceva che l'holeshot potesse essere pericoloso, ma in realtà non è così. Anzi, ci permette di andare più forte con meno rischi, perché hai una moto semplicemente più stabile. Abbiamo visto che adesso tutte le moto si abbassano sul posteriore e non penso che sia una cosa pericolosa, altrimenti non lo avrebbe fatto nessuno".
Da motorsport.com
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