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Jarvis: "Curioso di vedere come Ducati gestirà MotoE e 8 MotoGP"
La linea del cupolino ci somiglia, ma mi pare più stretta e filante. A vederla così, mi pare un po' meno ingombrante.
Per il momento Pirro, dopo averla provata, ne ha parlato molto bene... forse anche troppo
Si be le motoE erano abbastanza imbarazzanti questa è bella ma forse un po’ anonima.. di sicuro sarà una moto che potrà puntare a vincere il mondiale piloti e costruttori in motoE
Beh credo che abbiano tenuto il silenziatore..poi per il resto hanno fatto diversi i tubi ecc..tra l'altro c'era una notizia interessante di come in SBK i 3 team hanno i 3 scarichi dei player abbastanza diffusi ultimamente..sarebbe interessante sapere le.differenze..
i 3 player in questo caso sarebbero akra,SC e termignoni ovvio..
Questa è di un utente DDG. Quel Termignoni è tremendamente Racing, ma credo che le SBK non possano montarlo perché sporge troppo
In realtà,le SBK hanno il forcellone più lungo,gli scarichi meno inclinati e la sella decisamente.piu in alto,di conseguenza per quello la moto perde la sua linea particolare..
Nell' originale la coda finisce sul mozzo,quella SBK un pochino oltre avendo anche il forcellone più lungo,hanno "camuffato" così evidentemente.
Ora mi cerco altre foto per vedere anche gli scarichi bassi come escono..
Nel Mondiale Superbike Ducati si affida agli scarichi Akrapovic, ma il team cliente Motocorsa monta Termignoni. La comparazione dati si rivela interessante.
L’arrivo di Gigi Dall’Igna in Ducati ha portato a drastici cambiamenti non solo nel progetto MotoGP ma anche in Superbike. Dal 2015 la Panigale ha sostituito lo scarico Termignoni con Akrapovic, presentando un modello di forma più allungata, capace di migliorare l’erogazione. Negli anni successivi, in collaborazione con la Casa emiliana, il marchio sloveno ha realizzato uno scarico con due terminali utilizzato fino al 2018.
Nella passata stagione Superbike, Termignoni è tornato nel Mondiale Superbike con uno scarico spettacolare utilizzando come banco il prova il team Motocorsa, uno delle strutture satellite della Ducati. Axel Bassani è stato capace di grandi prestazioni, sfiorando perfino il successo in un paio di occasioni, che hanno attirato l’interesse degli ingegneri Ducati. L’attenzione è andata principalmente sull’impianto di scarico. Il direttore tecnico Marco Zambenedetti ricorda che il team Aruba Ducati può tranquillamente accedere ai dati dei team clienti. “Condividiamo molte informazioni con i nostri team satellite – ricorda a Motorsport-Total.com -. Esiste un accordo che ci consente di valutare anche i loro dati, per capire cosa sviluppare in futuro“.
Non basta. Sempre nell’orbita Ducati l’altro”satellite” Team Barni ha utilizzato sistemi di scarico progettati da SC Project, azienda italiana coinvolta al massimo livello anche in MotoGP, dov’è fornitore di Honda HRC. Nel 2022 però il team Barni avrà una Ducati full factory. Quindi erediterà anche gli scarichi Akrapovic che equipaggeranno la Panigale V4 R affidata alla promessa Luca Bernardi. Il fornitore sloveno realizzerà componenti anche la Panigale V2 955 che Barni farà debuttere in Supersport con il figlio d’arte Oliver Bayliss. Sia Motocorsa che Barni hanno un filo diretto con il reparto corse Ducati e ricevono anche componenti utilizzati dal team Factory, in base alla tipologia dei contratti. Cioè maggiore è l’investimento del cliente, più alto è il livello della tecnologia fornita.
Entrambe le squadre la passata stagione hanno avuto l’opportunità di affidarsi a fornitori esterni per determinati componenti, come gli scarichi, appunto. Questo ha permesso a Ducati Corse di disporre di un continuo flusso di dati da incrociare con quelli raccolti con lo lo sviluppo dei sistemi Akrapovic. Un lavoro certosino, che può aiutare e velocizzare la ricerca della prestazione. “Ci sono riunioni e rapporti interni” rivela Zambenedetti. “Raggruppiamo tutte le informazioni e poi decidiamo quale strada prendere per lo sviluppo“.
L’arrivo di Gigi Dall’Igna in Ducati ha portato a drastici cambiamenti non solo nel progetto MotoGP ma anche in Superbike. Dal 2015 la Panigale ha sostituito lo scarico Termignoni con Akrapovic, presentando un modello di forma più allungata, capace di migliorare l’erogazione. Negli anni successivi, in collaborazione con la Casa emiliana, il marchio sloveno ha realizzato uno scarico con due terminali utilizzato fino al 2018.
Nella passata stagione Superbike, Termignoni è tornato nel Mondiale Superbike con uno scarico spettacolare utilizzando come banco il prova il team Motocorsa, uno delle strutture satellite della Ducati. Axel Bassani è stato capace di grandi prestazioni, sfiorando perfino il successo in un paio di occasioni, che hanno attirato l’interesse degli ingegneri Ducati. L’attenzione è andata principalmente sull’impianto di scarico. Il direttore tecnico Marco Zambenedetti ricorda che il team Aruba Ducati può tranquillamente accedere ai dati dei team clienti. “Condividiamo molte informazioni con i nostri team satellite – ricorda a Motorsport-Total.com -. Esiste un accordo che ci consente di valutare anche i loro dati, per capire cosa sviluppare in futuro“.
Non basta. Sempre nell’orbita Ducati l’altro”satellite” Team Barni ha utilizzato sistemi di scarico progettati da SC Project, azienda italiana coinvolta al massimo livello anche in MotoGP, dov’è fornitore di Honda HRC. Nel 2022 però il team Barni avrà una Ducati full factory. Quindi erediterà anche gli scarichi Akrapovic che equipaggeranno la Panigale V4 R affidata alla promessa Luca Bernardi. Il fornitore sloveno realizzerà componenti anche la Panigale V2 955 che Barni farà debuttere in Supersport con il figlio d’arte Oliver Bayliss. Sia Motocorsa che Barni hanno un filo diretto con il reparto corse Ducati e ricevono anche componenti utilizzati dal team Factory, in base alla tipologia dei contratti. Cioè maggiore è l’investimento del cliente, più alto è il livello della tecnologia fornita.
Entrambe le squadre la passata stagione hanno avuto l’opportunità di affidarsi a fornitori esterni per determinati componenti, come gli scarichi, appunto. Questo ha permesso a Ducati Corse di disporre di un continuo flusso di dati da incrociare con quelli raccolti con lo lo sviluppo dei sistemi Akrapovic. Un lavoro certosino, che può aiutare e velocizzare la ricerca della prestazione. “Ci sono riunioni e rapporti interni” rivela Zambenedetti. “Raggruppiamo tutte le informazioni e poi decidiamo quale strada prendere per lo sviluppo“.
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