Pecco Bagnaia voto 10 e lode. La perfezione assoluta, un controllo totale, una dimostrazione di forza pazzesca. Vederlo guidare è un piacere, la sensazione è quella di un tutt’uno con la moto che fa una differenza pazzesca. Dopo una gara così, anzi, dopo un’altra gara così è normale chiedersi coma abbia fatto a non vincere il titolo. Orgoglio e rimpianti.
Joan Mir 9. La dimostrazione che la convinzione e la testa del pilota fanno una grande differenza: a Misano sembrava sgonfio, e lo era, qui è arrivato rigenerato fisicamente e psicologicamente. E il risultato è stato completamente differente. In Casa Suzuki è lui a fare la differenza, così come la fa Bagnaia in Ducati e Quartararo in Yamaha. Sempre campione.
Jack Miller 8. Questa volta non spreca l’occasione, concretizza il lavoro fatto in prova. A Valencia andrà per vincere, perché su quella pista è fortissimo e la velocità certo non gli manca. Per la costanza ripassare, speriamo, nel 2022. Talento incompleto. Per il momento.
Alex Marquez 8. Che gara e che occasione persa: senza la bandiera rossa avrebbe sicuramente attaccato Miller. Ma il giudizio non cambia: in assenza di Marc, ha tenuto altissimo l’onore della famiglia Marquez. Mai visto così efficace nel 2021. Ci voleva.
Johann Zarco 7. Torna veloce dopo tante, troppe gare difficili. Non fa errori, fa qualche bel sorpasso, vede il podio da vicino, dimostrando di sapere ancora guidare. Il periodo complicato è passato? Glielo auguriamo davvero, perché le qualità sicuramente non gli mancano. Ed è un gran bravo ragazzo.
Pol Espargaro 5. Senza Marc Marquez in pista e dopo il bel secondo posto di Misano, avrebbe dovuto essere il punto di riferimento in Casa Honda. Invece non va oltre il compitino: per uno come lui, ci sta prendere paga da Marc, molto meno da Alex. Passo indietro.
Jorge Martin 6. Sulla pista che poteva mettere fine alla sua carriera, è molto efficace in prova, meno in gara. Deve trovare costanza, la velocità non è in discussione. Altalenante.
Alex Rins 5. Siamo lontanissimi dal pilota che nella seconda parte del 2020 (e non solo) aveva entusiasmato. Involuzione preoccupante.
Enea Bastianini 6. Ancora una volta, fatica troppo in prova. E, questa volta, non riesce a rimontare più di tanto. Giro secco, che incubo.
Luca Marini 5. Il contrario del compagno di squadra: il giro secco ce l’ha, le difficoltà arrivano in gara. Procede con il suo metodo: ci arriverà, ma ci vuole più tempo. Piccoli passi.
Valentino Rossi 5. Come ha sempre fatto in tutta la sua carriera, conferma di essere più efficace in gara che in prova. Ma siamo comunque lontani dalle aspettative degli appassionati, che lo accolgono sempre come se non avesse mai smesso di vincere. Campione del popolo.
Andrea Dovizioso 5. Un’altra prestazione difficile, ma un passo in avanti rispetto a Misano-2. Giusto premiare il miglioramento, ma da lui ci si aspetta ben altro. Bisogna preoccuparsi? Un po’ sì.
Maverick Vinales 4. A Misano-2 era stato protagonista di una seconda parte di gara molto interessante e qui ci si aspettava di vederlo costantemente nei primi 10. Invece è stato costantemente in difficoltà. Bisogna preoccuparsi? Un po’ sì (2)
Franco Morbidelli 5. Dopo le prove ci si aspettava una gara più che dignitosa, invece il GP si trasforma in un calvario, non solo per le condizioni fisiche. Recupero lungo.
Fabio Quartararo 4. Senza più le motivazioni e la ferocia che lo hanno portato a mettere una pezza ai problemi Yamaha per tutta la stagione, fatica a essere protagonista. Cade per la prima volta nella stagione: ci sta. Rimane fenomenale.
Aleix Espargaro 4. Dopo il podio, sembra aver perso la strada della competitività. Momento difficile.
Danilo Petrucci 4. Pronti via ed è già per terra. Speriamo riesca a chiudere dignitosamente a Valencia: se lo meriterebbe.
Ducati DesmosediciGP voto 9,5. Siamo vicini alla perfezione assoluta: in prova è praticamente imbattibile - come confermano alcuni numeri: 5 pole consecutive di Bagnaia, 4 moto ai primi 5 posti, 10 pole complessive nella stagione, primato per la casa bolognese - in gara è praticamente insuperabile in rettilineo. Per il secondo anno di fila vince il titolo costruttori: è un gran risultato. Complimenti a Gigi Dall’Igna e a tutti i suoi uomini.
Suzuki GSX-RR voto 8,5. Sembra molto efficace, ma in realtà non è differente da Misano-2, quando sembrava in difficoltà. Della serie: è il pilota che fa la differenza.
Honda RC213V: 9. E’ in crescita: con Marc Marquez a Portimao si sarebbe giocata la vittoria.
Yamaha M1 voto 5. Con Quartararo non al suo livello, emergono ancora più chiaramente tutti i limiti della moto, anche piuttosto preoccupanti.
Ktm RC16 voto 6. Alla vigilia Oliveira (voto 5) era convinto di poter fare bene, invece ancora una volta la moto austriaca si è vista poco: solo Lecuona (voto 5 per il sorpasso che ha causato l’incidente) ha fatto vedere un po’ di competitività. Ma rimaniamo lontani dalle aspettative.
Aprilia RS-GP voto 5. In grandissima difficoltà, un passo indietro nella buona crescita mostrata durante l’anno
Fonte: moto.it
Joan Mir 9. La dimostrazione che la convinzione e la testa del pilota fanno una grande differenza: a Misano sembrava sgonfio, e lo era, qui è arrivato rigenerato fisicamente e psicologicamente. E il risultato è stato completamente differente. In Casa Suzuki è lui a fare la differenza, così come la fa Bagnaia in Ducati e Quartararo in Yamaha. Sempre campione.
Jack Miller 8. Questa volta non spreca l’occasione, concretizza il lavoro fatto in prova. A Valencia andrà per vincere, perché su quella pista è fortissimo e la velocità certo non gli manca. Per la costanza ripassare, speriamo, nel 2022. Talento incompleto. Per il momento.
Alex Marquez 8. Che gara e che occasione persa: senza la bandiera rossa avrebbe sicuramente attaccato Miller. Ma il giudizio non cambia: in assenza di Marc, ha tenuto altissimo l’onore della famiglia Marquez. Mai visto così efficace nel 2021. Ci voleva.
Johann Zarco 7. Torna veloce dopo tante, troppe gare difficili. Non fa errori, fa qualche bel sorpasso, vede il podio da vicino, dimostrando di sapere ancora guidare. Il periodo complicato è passato? Glielo auguriamo davvero, perché le qualità sicuramente non gli mancano. Ed è un gran bravo ragazzo.
Pol Espargaro 5. Senza Marc Marquez in pista e dopo il bel secondo posto di Misano, avrebbe dovuto essere il punto di riferimento in Casa Honda. Invece non va oltre il compitino: per uno come lui, ci sta prendere paga da Marc, molto meno da Alex. Passo indietro.
Jorge Martin 6. Sulla pista che poteva mettere fine alla sua carriera, è molto efficace in prova, meno in gara. Deve trovare costanza, la velocità non è in discussione. Altalenante.
Alex Rins 5. Siamo lontanissimi dal pilota che nella seconda parte del 2020 (e non solo) aveva entusiasmato. Involuzione preoccupante.
Enea Bastianini 6. Ancora una volta, fatica troppo in prova. E, questa volta, non riesce a rimontare più di tanto. Giro secco, che incubo.
Luca Marini 5. Il contrario del compagno di squadra: il giro secco ce l’ha, le difficoltà arrivano in gara. Procede con il suo metodo: ci arriverà, ma ci vuole più tempo. Piccoli passi.
Valentino Rossi 5. Come ha sempre fatto in tutta la sua carriera, conferma di essere più efficace in gara che in prova. Ma siamo comunque lontani dalle aspettative degli appassionati, che lo accolgono sempre come se non avesse mai smesso di vincere. Campione del popolo.
Andrea Dovizioso 5. Un’altra prestazione difficile, ma un passo in avanti rispetto a Misano-2. Giusto premiare il miglioramento, ma da lui ci si aspetta ben altro. Bisogna preoccuparsi? Un po’ sì.
Maverick Vinales 4. A Misano-2 era stato protagonista di una seconda parte di gara molto interessante e qui ci si aspettava di vederlo costantemente nei primi 10. Invece è stato costantemente in difficoltà. Bisogna preoccuparsi? Un po’ sì (2)
Franco Morbidelli 5. Dopo le prove ci si aspettava una gara più che dignitosa, invece il GP si trasforma in un calvario, non solo per le condizioni fisiche. Recupero lungo.
Fabio Quartararo 4. Senza più le motivazioni e la ferocia che lo hanno portato a mettere una pezza ai problemi Yamaha per tutta la stagione, fatica a essere protagonista. Cade per la prima volta nella stagione: ci sta. Rimane fenomenale.
Aleix Espargaro 4. Dopo il podio, sembra aver perso la strada della competitività. Momento difficile.
Danilo Petrucci 4. Pronti via ed è già per terra. Speriamo riesca a chiudere dignitosamente a Valencia: se lo meriterebbe.
Ducati DesmosediciGP voto 9,5. Siamo vicini alla perfezione assoluta: in prova è praticamente imbattibile - come confermano alcuni numeri: 5 pole consecutive di Bagnaia, 4 moto ai primi 5 posti, 10 pole complessive nella stagione, primato per la casa bolognese - in gara è praticamente insuperabile in rettilineo. Per il secondo anno di fila vince il titolo costruttori: è un gran risultato. Complimenti a Gigi Dall’Igna e a tutti i suoi uomini.
Suzuki GSX-RR voto 8,5. Sembra molto efficace, ma in realtà non è differente da Misano-2, quando sembrava in difficoltà. Della serie: è il pilota che fa la differenza.
Honda RC213V: 9. E’ in crescita: con Marc Marquez a Portimao si sarebbe giocata la vittoria.
Yamaha M1 voto 5. Con Quartararo non al suo livello, emergono ancora più chiaramente tutti i limiti della moto, anche piuttosto preoccupanti.
Ktm RC16 voto 6. Alla vigilia Oliveira (voto 5) era convinto di poter fare bene, invece ancora una volta la moto austriaca si è vista poco: solo Lecuona (voto 5 per il sorpasso che ha causato l’incidente) ha fatto vedere un po’ di competitività. Ma rimaniamo lontani dalle aspettative.
Aprilia RS-GP voto 5. In grandissima difficoltà, un passo indietro nella buona crescita mostrata durante l’anno
Fonte: moto.it
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