Alberto Puig non manca mai di silurare Ducati. Nonostante un biennio MotoGP difficile per Honda, il manager non risparmia qualche critica.
14 ottobre 2021 - 19:32
Alberto Puig non ha mai mancato di silurare Ducati nelle ultime due stagioni in MotoGP. Honda ha dovuto sudare contro Ducati prima di aggiudicarsi gli ultimi titoli mondiali, con Andrea Dovizioso sempre alla calcagna di Marc Marquez nel triennio 2017-2019. E in diverse occasioni il forlivese ha anche avuto la meglio sul fenomeno di Cervera. Dall’anno scorso HRC vive uno dei momenti più difficili della sua storia nel Motomondiale, Borgo Panigale ne ha approfittato per fare un passo avanti. Ma l’azienda italiana ancora non è riuscita a mettere le mani sul titolo, pur potendo vantare di aver portato sul podio cinque piloti su sei in questa stagione.
Puig non condivide la filosofia Ducati e KTM
Honda riesce a trionfare solo con Marc Marquez, questa la tesi avanzata più volte dagli uomini in rosso. Una tesi da sempre respinta da Alberto Puig e con un certo livore. La solita frase ripetuta ancora una volta all’edizione spagnola di Motorsport: “La Ducati ha una moto che tutti dicono fantastica, ma l’ultimo Mondiale è stato vinto da Stoner molto tempo fa“. La nuova filosofia di ingaggiare giovani leve neppure convince il team manager HRC. “Penso che abbiamo il miglior pilota… I nuovi piloti sono giovani, bisogna vedere davvero fino a che punto possono arrivare… La Honda non l’ha mai fatto, non abbiamo mai ingaggiato ragazzini per gli anni a venire“.
Puntare sui giovani è un concetto che da tempo porta avanti anche KTM. Nella prossima stagione MotoGP sulla RC16 del team satellite saliranno Remy Gardner e Raul Fernandez. Tutti i costruttori provano a scovare dal cilindro magico della Moto2 il nuovo Marc Marquez (che all’esordio in classe regina aveva 20 anni). “È già in competizione come fabbrica e negli ultimi anni ha fatto un passo avanti – conclude Puig -. Ora resta da vedere fino a che punto si spingerà. Ingaggiare i migliori piloti non ti assicura di vincere“.
14 ottobre 2021 - 19:32
Alberto Puig non ha mai mancato di silurare Ducati nelle ultime due stagioni in MotoGP. Honda ha dovuto sudare contro Ducati prima di aggiudicarsi gli ultimi titoli mondiali, con Andrea Dovizioso sempre alla calcagna di Marc Marquez nel triennio 2017-2019. E in diverse occasioni il forlivese ha anche avuto la meglio sul fenomeno di Cervera. Dall’anno scorso HRC vive uno dei momenti più difficili della sua storia nel Motomondiale, Borgo Panigale ne ha approfittato per fare un passo avanti. Ma l’azienda italiana ancora non è riuscita a mettere le mani sul titolo, pur potendo vantare di aver portato sul podio cinque piloti su sei in questa stagione.
Puig non condivide la filosofia Ducati e KTM
Honda riesce a trionfare solo con Marc Marquez, questa la tesi avanzata più volte dagli uomini in rosso. Una tesi da sempre respinta da Alberto Puig e con un certo livore. La solita frase ripetuta ancora una volta all’edizione spagnola di Motorsport: “La Ducati ha una moto che tutti dicono fantastica, ma l’ultimo Mondiale è stato vinto da Stoner molto tempo fa“. La nuova filosofia di ingaggiare giovani leve neppure convince il team manager HRC. “Penso che abbiamo il miglior pilota… I nuovi piloti sono giovani, bisogna vedere davvero fino a che punto possono arrivare… La Honda non l’ha mai fatto, non abbiamo mai ingaggiato ragazzini per gli anni a venire“.
Puntare sui giovani è un concetto che da tempo porta avanti anche KTM. Nella prossima stagione MotoGP sulla RC16 del team satellite saliranno Remy Gardner e Raul Fernandez. Tutti i costruttori provano a scovare dal cilindro magico della Moto2 il nuovo Marc Marquez (che all’esordio in classe regina aveva 20 anni). “È già in competizione come fabbrica e negli ultimi anni ha fatto un passo avanti – conclude Puig -. Ora resta da vedere fino a che punto si spingerà. Ingaggiare i migliori piloti non ti assicura di vincere“.
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