Il rookie della Ducati sorprende, Valentino non brilla e dimostra che il ritiro è la cosa giusta, Miller si sdraia come ad Assen. In moto 2 quasi perfetto Bezzecchi
La Ducati ha confermato l’ottimo rapporto con il Red Bull Ring. Sesta vittoria per la casa bolognese in Austria, ma con il pilota più giovane, il debuttante Martin, scattato dalla pole position. In ombra i due ufficiali Miller (caduto) e Bagnaia. Quartararo aumenta il vantaggio in classifica prendendosi il terzo posto. Rossi ancora una volta fuori dai primi dieci.
Martin 10
Il rookie che non t’aspetti ma che in qualche modo conferma chi ha creduto in lui. Non era difficile perché lo spagnolo, campione della Moto3, in orbita KTM, è stato strappato dal Team Pramac Ducati. Talento puro, dopo la pole position e il terzo posto in Qatar, partiva dalla prima casella del podio (pole con record) anche in Austria dove si è tenuto dietro il campione del mondo in carica, Mir, e il leader del mondiale.
Mir 9
Un guizzo, finalmente, del campione in carica, fin qui piuttosto in ombra. Partito bene fin dal venerdì, lo spagnolo della Suzuki ha tenuto il fiato sul collo del connazionale della Ducati (moto storicamente favorita al Red Bull Ring) fin che ha potuto. C’ha sperato, ma questo secondo posto fa parecchio morale.
Bezzecchi 9
Gara quasi perfetta al netto di un paio di sbavature recuperate con bravura e carattere. Il romagnolo ha vinto il confronto con il leader del mondiale (riducendo lo svantaggio in classifica) e il duello con Canet, un vero osso duro. È la sua prima vittoria stagionale, la terza in Moto2.
Quartararo 7
Bene, molto bene nelle prove, non ha ritrovato in gara il ritmo visto nelle libere. Ma il terzo posto vale oro perché lo consolida al vertice del mondiale, dal momento che il suo diretto inseguitore, Zarco, è finito sesto alle sue spalle.
Bagnaia 6
Delle due partenze (dovute all’incidente iniziale che ha coinvolto Pedrosa e Savadori) ha azzeccato solo la prima dove si era portato subito in testa. La sua gara ha cambiato volto dopo l’interruzione a causa, sostiene il team, del rendimento diverso della nuova gomma posteriore. Alla fine solo undicesimo, sul circuito molto favorevole alle Ducati. Occasione mancata.
Marquez 6
Bene nella prima partenza (al netto di un’entrata troppo dura ai danni di Aleix Espargaro), meno efficace nella seconda dove è scivolato indietro anche a causa di un dritto che gli ha fatto perdere altre posizioni. Un ottavo posto insipido.
Rossi 5
Ennesima prestazione scialba, una costante di questa stagione. Il motivo che d’altronde ha determinato l’annunciato stop nelle competizioni di Motogp a fine stagione.
Miller 4
Dopo la caduta ad Assen, un’altra scivolata mentre stava attaccando Quartararo per il terzo posto. Errore grave perchè il podio era decisamente alla sua portata.
corriere.it
Pagina 10 aggiornamento
La Ducati ha confermato l’ottimo rapporto con il Red Bull Ring. Sesta vittoria per la casa bolognese in Austria, ma con il pilota più giovane, il debuttante Martin, scattato dalla pole position. In ombra i due ufficiali Miller (caduto) e Bagnaia. Quartararo aumenta il vantaggio in classifica prendendosi il terzo posto. Rossi ancora una volta fuori dai primi dieci.
Martin 10
Il rookie che non t’aspetti ma che in qualche modo conferma chi ha creduto in lui. Non era difficile perché lo spagnolo, campione della Moto3, in orbita KTM, è stato strappato dal Team Pramac Ducati. Talento puro, dopo la pole position e il terzo posto in Qatar, partiva dalla prima casella del podio (pole con record) anche in Austria dove si è tenuto dietro il campione del mondo in carica, Mir, e il leader del mondiale.
Mir 9
Un guizzo, finalmente, del campione in carica, fin qui piuttosto in ombra. Partito bene fin dal venerdì, lo spagnolo della Suzuki ha tenuto il fiato sul collo del connazionale della Ducati (moto storicamente favorita al Red Bull Ring) fin che ha potuto. C’ha sperato, ma questo secondo posto fa parecchio morale.
Bezzecchi 9
Gara quasi perfetta al netto di un paio di sbavature recuperate con bravura e carattere. Il romagnolo ha vinto il confronto con il leader del mondiale (riducendo lo svantaggio in classifica) e il duello con Canet, un vero osso duro. È la sua prima vittoria stagionale, la terza in Moto2.
Quartararo 7
Bene, molto bene nelle prove, non ha ritrovato in gara il ritmo visto nelle libere. Ma il terzo posto vale oro perché lo consolida al vertice del mondiale, dal momento che il suo diretto inseguitore, Zarco, è finito sesto alle sue spalle.
Bagnaia 6
Delle due partenze (dovute all’incidente iniziale che ha coinvolto Pedrosa e Savadori) ha azzeccato solo la prima dove si era portato subito in testa. La sua gara ha cambiato volto dopo l’interruzione a causa, sostiene il team, del rendimento diverso della nuova gomma posteriore. Alla fine solo undicesimo, sul circuito molto favorevole alle Ducati. Occasione mancata.
Marquez 6
Bene nella prima partenza (al netto di un’entrata troppo dura ai danni di Aleix Espargaro), meno efficace nella seconda dove è scivolato indietro anche a causa di un dritto che gli ha fatto perdere altre posizioni. Un ottavo posto insipido.
Rossi 5
Ennesima prestazione scialba, una costante di questa stagione. Il motivo che d’altronde ha determinato l’annunciato stop nelle competizioni di Motogp a fine stagione.
Miller 4
Dopo la caduta ad Assen, un’altra scivolata mentre stava attaccando Quartararo per il terzo posto. Errore grave perchè il podio era decisamente alla sua portata.
corriere.it
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