La modifica apportata alla sua Desmosedici alla viglia del Mugello permise finalmente al cinque volte iridato di rilassare le braccia in curva.
Sedici punti nelle prime quattro gare del 2018, 50 nelle due successive con l’accordo con la Honda fino al 2020 in tasca e il divorzio dalla Ducati ormai consumato proprio alla vigilia di una doppietta impronosticabile. Ciò che accadde a cavallo del mese di maggio e quello di giugno nel 2018 a Jorge Lorenzo fu una metamorfosi che lasciò esterrefatti diversi addetti ai lavori della MotoGP. Quello che sembrava un binomio destinato a deludere come avvenuto a Valentino Rossi improvvisamente si rivelò non solo vincente, ma assoluto dominatore, per i grandi rimpianti di Luigi Dall’Igna, che aveva fatto ponti d’oro a Lorenzo per portarlo in Ducati, un investimento che stava finalmente dando i frutti sperati quando ormai era troppo tardi. Lo strappo tra la Ducati e Jorge Lorenzo si era ormai consumato e il cinque volte iridato aveva trovato rifugio in Honda. Dietro il ‘click’ di Lorenzo ci sono stati diversi fattori, sia tecnici che psicologici. Fece scalpore, ad esempio, il debutto di un serbatoio modificato per Jorge proprio al Mugello, un elemento narrato come risolutore, che ha sicuramente contribuito alla prestazione dell’ex Yamaha, ma che non ha di certo improvvisamente trasformato il brutto anatroccolo in un cigno da solo, come se fosse una bacchetta magica. Jorge Lorenzo sul proprio canale Youtube è comunque entrato nei dettagli di tutti i particolari che gli hanno permesso di vincere al Mugello. Di seguito le sue parole.
“Avevo bisogno di un serbatoio modificato per aiutarmi a sostenere la Ducati con le ginocchia. Il mio grande problema, infatti, era che in curva dovevo sforzare troppo le braccia senza mai rilassarle per sostenere la moto e questo faceva sì che dopo pochi giri mi trovavo costretto ad irrigidirmi perdendo così via via ritmo e posizioni – ha spiegato Lorenzo – nel test a cavallo tra Le Mans e il Mugello a Barcellona provai la prima versione del serbatoio modificato realizzato attraverso la grafica 3D e al Mugello ne arrivò una seconda versione ancora più accentuata attraverso la quale potevo sfruttare gambe e ginocchia permettendo alle braccia di rilassarsi quei due secondi in curva, un aspetto fondamentale perché cambiava radicalmente la resistenza del mio fisico in gara. Inoltre al Mugello la Ducati modificò le alette aerodinamiche. Avevo la convinzione che le ali così estese creassero una turbolenza a centro curva molto sfavorevole, che aumentava anche il consumo delle gomme, perciò al Mugello la Ducati portò delle ali ridotte. In più alla vigilia Claudio Domenicali rilasciò delle dichiarazioni che mi caricarono ulteriormente (“non sono un grande pilota, sono un campione”, ndr). Nelle PL1 il serbatoio modificato mi confermò la possibilità di rilassare le braccia e di guadagnare energia, nelle PL2 poi la nuova carenatura mi permise di essere più veloce in percorrenza di curva. Dalla telemetria emergeva che ero più veloce di due o tre km/h in ogni curva, un miglioramento sensibile. In qualifica ho perso la pole position per pochi centesimi rispetto a Valentino Rossi. In vista della gara c’erano tre problemi: la durata del pneumatico posteriore, il lato destro di quello anteriore che presentava graining e la velocità di Andrea Iannone, che nelle prove libere era sempre stato velocissimo. La prestazione di Iannone non era sotto il nostro controllo, ma gli altri due aspetti sì. Dopo un consulto con Piero Taramasso di Michelin abbiamo capito che per la gomma posteriore era importante dare gas il più tardi possibile a moto dritta per evitare lo spinning. Nel warm-up ho provato a guidare seguendo queste direttive e in effetti la gomma si consumava meno. Al via ho preso subito la testa della corsa, Marc Marquez quando era secondo è caduto e poi ho dovuto poco a poco piegare alla distanza la resistenza di Dovizioso, che a due terzi di gara ha gettato la spugna. Quando ho tagliato il traguardo, si è concretizzato uno dei giorni più belli della mia vita”.
Da formulapassion
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