Valentino Rossi ha cominciato il mondiale 2021 in salita e nonostante una moto ufficiale in seno al team Petronas la sua Yamaha è sempre nelle retrovie. Anche se si scorgono ogni tanto dei piccolissimi lampi del Rossi vincente che fu, il paradosso stagionale è la sua presenza in pista con una moto nuova, mentre il compagno di squadra Franco Morbidelli corre fortissimo con un mezzo sì aggiornato, ma certamente con un potenziale minore. Dunque c’è un’idea che corre sotto banco e che probabilmente non farà piacere a chi tifa Valentino dai tempi del Pollo Osvaldo; ovvero scambiare le due moto gestite dal team malese e dare al più giovane Morbidelli la chance di alzare la posta in gioco.
Non è certamente il primo ad aver pensato a un’opzione del genere, ma il giornalista britannico Michael Scott, che scrive per la rivista MCN, ha spiegato in modo molto chiaro la situazione. Vale la pena citare le sue parole visto che il tema riguarda il Rossi nazionale, un tesoro per il motociclismo italiano che però oggi fa fatica a ottenere i risultati. Cioè la pietra di paragone fondamentale in qualsiasi campo sportivo per determinare chi resta e chi parte.
“Il Mugello è parte della storia della MotoGP, e Rossi è stato uno studente modello nelle sue curve. Per oltre 10 anni, tra la prima vittoria e l’ultima, le curve sinuose del tracciato sono state di sua proprietà. Ha vinto ininterrottamente dal 2002 al 2008, quattro volte dalla pole position. Questo, nel percorso della storia, è una vita fa. Nel frattempo, il Mugello è diventato ostico per Rossi. E quest’anno ci arriva in piena riflessione. Il 2021 è stato fino ad ora un anno pieno di pensieri, ma si può andare indietro al 2020 per trovare un fine stagione pieno di cadute e di piazzamenti deludenti. Il trend prosegue: Rossi subisce problemi in qualifica, salvo rare eccezioni, e poi soffre in gara. Vederlo lottare senza costrutto in mezzo a tanti giovani veloci non è edificante. ha spesso parlato di quanto avrebbe corso fino a quando sarebbe stato competitivo, ma ora sembra che stia ignorando quello che ha detto in passato. La sua permanenza in un team factory o con moto factory sta condannando piloti come Franco Morbidelli a correre con moto meno competitive, e altri hanno la strada bloccata nel tentativo di progredire in termini di carriera. Questa è un’opinione impopolare, ma i sintomi rimangono: Fabio Quartararo lo ha eclissato nel confronto con il 2020, e sempre Morbidelli lo sta battendo ogni weekend con una moto vecchia di due anni“, ha scritto Scott.
In conclusione? “L’Academy VR46 ha fatto miracoli con i suoi piloti, Morbidelli incluso. Ora però questi grandi traguardi sono messi in discussione dalla sua permanenza con la moto ufficiale“. Dunque per il bene del suo progetto sui giovani piloti, Rossi dovrebbe cedere la sua moto a Morbidelli, riaffermando magari proprio al Mugello il suo status di pilota leggendario con un gesto disinteressato verso le giovani generazioni.
Da formulapassion
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