Tra evoluzioni ed aggiornamenti, Ducati continua sempre a mostrare qualche dettaglio interessante. Ecco l'ultima novità notata a Le Mans.
Alette, salad box con possibilmente un mass damper al suo interno, l’holeshot device diventato rapidamente un regolatore d’altezza, le flange delle ruote ed altri tubi “effetto suolo”. Per non parlare di ciò che non si vede. S’è perso il conto delle innovazioni portate dalla Ducati in questi ultimi anni. Con dispiacere di Honda, la prima a portare un cambio seamless tanto costoso quanto delicato!
La maggior parte di queste novità sono state adottate in ritardo dalla concorrenza. Nel frattempo Luigi Dall’Igna continua imperterrito a immaginare con costanti ritocchi quale sarà la moto di domani.
A Le Mans per esempio abbiamo potuto vedere una nuova evoluzione aerodinamica. O forse dovrebbe essere chiamata evoluzione idrodinamica. Si tratta del famoso cucchiaio a tre piani fissato sotto il forcellone, inizialmente e ufficialmente introdotto per raffreddare la gomma posteriore. Di fatto poi fornendo deportanza aerodinamica per mantenere la ruota posteriore il più possibile a terra.
In caso di pioggia, come in Yamaha, questo elemento viene sostituito da una sorta di “spazzaneve” destinato a tenere lontana l’acqua dal pneumatico posteriore. Questo era già presente sulla Desmosedici l’anno scorso a Le Mans, l’unica gara sotto la pioggia del 2020, ma ora abbiamo una versione rivista e corretta per la stagione 2021.
La sua forma in generale rimane la stessa, ma possiamo notare che questo elemento è stato allungato ai lati, e addirittura chiuso in basso, trasformando così una semplice lama a V in una vera e propria incudine rovesciata.
Come si vede in questa foto, sembra particolarmente efficace, anche se si tratta solo una “piccola” evoluzione.
Un altro frutto della fantasia dell’ingegnere italiano, che probabilmente non si fermerà tanto presto…
Da corsedimoto
Comment