Pecco Bagnaia leader del campionato MotoGP dopo il 2° posto a Jerez. Moto vincente, atmosfera familiare e tanto allenamenti sono i segreti del successo.
Dietro all’exploit di Pecco Bagnaia in MotoGP c’è sicuramente tanto lavoro da parte dell’ex campione Moto2. Oltre ad una buona dose di talento naturale. Non è certo un caso la conquista del Mondiale nella middle class, l’ingaggio da parte di Ducati prima che diventasse iridato, la promozione nel team factory. Fino all’anno scorso ha accusato qualche problema con l’anteriore della Desmosedici GP, ai tempi del team Pramac Racing, soprattutto a temperature più basse. Nella pausa invernale ha focalizzato l’attenzione su questo aspetto: “Sono molto contento di questo. Ho lavorato duro al Ranch di Valentino durante l’inverno per risolvere il problema e ha funzionato. Almeno è così che sembra per il momento“.
Vietato pensare alla leadership del campionato MotoGP. Sarebbe nocivo per il proseguimento della stagione e in vista dei prossimi Gran Premi a Le Mans e al Mugello. D’altronde senza il problema al braccio di Fabio Quartararo, il francese della Yamaha sarebbe ancora saldamente al comando. Ma il 2021 ha tutti i requisiti per essere l’anno della Ducati, per rimettere le mani sullo scettro iridato che manca dal 2007. La doppia vittoria di Jerez ha un significato particolare, perché la GP21 ha trionfato su un circuito dove la percorrenza in curva assume un ruolo fondamentale. E fino all’anno scorso sembrava essere un tallone d’Achille per la Rossa. Erano i tempi di Dovizioso e Petrucci, altri stili di guida e, soprattutto, un’altra moto, un’altra atmosfera…
L’evoluzione 2021
I tecnici di Borgo Panigale dopo l’inverno hanno sfornato un prototipo 2021 che rappresenta un’evoluzione dell’edizione precedente. Sono intervenuti su ciclistica, elettronica, aerodinamica. Il segreto della MotoGP contemporanea sta tutto nella gestione delle gomme e sul pilota. Perché lo stile di guida fa ancora la differenza, al di là di quanto si possa pensare. A Jerez gli uomini Ducati sono esplosi di gioia dopo la bandiera a scacchi, non solo per l’uno-due di Miller e Bagnaia, ma per il significato che riveste un successo su questo particolare tracciato. “C’è solo molto lavoro dietro. Ora posso spingere direttamente dopo essere uscito dai box. Non ho mai avuto questa bella sensazione in passato“.
Una dimostrazione di come gli equilibri in MotoGP possano cambiare in poco tempo. “L’anno scorso mi trovavo bene, riuscivo ad essere veloce e siamo ripartiti da lì – aggiunge Pecco Bagnaia -. Con questa moto mi diverto proprio a fare il time attack, mi viene abbastanza bene. Mi sto trovando molto bene con questo team, siamo tutti sereni, tutti tranquilli, c’è un’aria serena nel box che mi aiuta ad esprimere al meglio i miei concetti. Sto cercando di migliore qualcosa, mi mette tranquillità in pista, mi sembra di essere tornato al team Sky VR46“.
Da corsedimoto
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