Valentino Rossi non ha intenzione di gettare la spugna e punta a continuare la carriera in MotoGP nel 2022. Petronas assicura il massimo impegno del Dottore.
Valentino Rossi resta immerso nella sua Tavullia dopo il week-end e il lunedì di test MotoGP a Jerez. 17° all’arrivo al traguardo, con 17 secondi di distacco dal vincitore Jack Miller. Un altro risultato deludente che spinge una fetta dell’opinione pubblica a incitare verso l’addio alle corse. Sul circuito andaluso appena un anno fa aveva conquistato il suo ultimo podio, stavolta non è andata per nulla bene. Ma il 42enne non ha certo intenzione di arrendersi. Dal team Petronas SRT c’è altrettanta voglia di metterlo in condizione di tornare ai vertici: “Sta lavorando come una bestia per scalare posizioni, quello che succede è che è tutto molto stretto e il livello è salito“, riporta lo spagnolo ‘AS’.
Tre zeri nelle prime quattro gare per Valentino Rossi. Non è certo il biglietto da visita che si aspettava per l’ingresso nel team satellite Yamaha. Appena 4 punti e la speranza che le soluzioni provate nel test MotoGP di lunedì scorso abbiano efficacia a Le Mans. Insieme al suo capotecnico David Munoz ha lavorato su forcella anteriore, distribuzione dei pesi, nuove impostazioni di elettronica per migliorare l’accelerazione, l’ingresso e l’uscita di curva. Ma soprattutto manca ritmo al nove volte campione del mondo, bastano pochi decimi di gap per ritrovarsi fuori dalla top-10, in una classe che diventa sempre più serrata. “È un momento difficile, ma il team Petronas mi sta supportando molto. Ho problemi con l’assetto e non vado veloce. Devi trovare una soluzione a livello tecnico. Dobbiamo essere ottimisti e rimanere motivati“.
Un futuro da manager
Nuove motivazioni potrebbero arrivare dall’ingresso del team VR46 in MotoGP dal 2022. Una mossa di mercato che ha sconvolto il paddock. L’emergenza Covid-19 ha costretto a rivedere i programmi finanziari di molti team. Invece Valentino Rossi ha trovato un budget da circa 15 milioni di euro a stagione nel colosso petrolifero arabo Aramco. “Penso che sarà divertente ed è anche un buon modo per continuare in questo mondo quando finirò la mia carriera da pilota“. Ipotesi che non scarta, ma solo al termine della prima parte del Mondiale prenderà la sua decisione.
Del resto basterebbe una vittoria per riaccendere quella vecchia adrenalina che dà una carica esplosiva all’umore. Vale ci scherza su: “Dipenderà da quello che ho sempre detto, i risultati. D’altra parte, forse aiuta (il team VR46, ndr) perché potrei avere un posto sicuro nella mia squadra se vinco una gara“. Un’ipotesi da prendere con le pinze: “Molto difficile ma non impossibile… Ma nel mondo della MotoGP le cose possono cambiare molto in fretta“. Al momento la priorità è decidere con quale costruttore legarsi (Ducati o Yamaha). Il resto verrà da sé.
corsedimoto.it
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