Aprilia punta al primo podio in MotoGP, forte di una RS-GP21 cresciuta in ogni settore, a cominciare dall'aerodinamica. L'attenzione ora si sposta sul motore.
L’Aprilia RS-GP è molto diversa dall’anno scorso e punta dritta al primo podio MotoGP. Un obiettivo raggiungibile a patto che Aleix Espargarò svolga al meglio il suo lavoro e i tecnici di Noale persistano sull’evoluzione del prototipo. Dopo la rivoluzione del motore V4 a 90°, il marchio italiano ha apportato ulteriori modifiche a telaio, scarichi, pacchetto aerodinamico, parte del motore, salad box, ergonomica, elettronica, primo forcellone in carbonio.
Il nuovo telaio ha consentito di migliorare la percorrenza nelle curve veloci. E’ risultato evidente in Qatar nelle curve 12-13-14, a Portimao nel tratto finale. Un punto su cui Aprilia sta ancora lavorando a pieno regime è nel reparto motori. La moto non è lenta, ma sulla griglia della MotoGP è il V4 meno veloce sui rettilinei ed è solo marginalmente più veloce dei quattro cilindri in linea di Yamaha e Suzuki. Durante l’inverno a Noale hanno focalizzato l’attenzione anche sull’aerodinamica per la RS-GP. L’aero-pack 2021 ha aggiunto molta deportanza, la moto ora è più stabile, ma necessita di più sforzo fisico. Aleix Espargarò si dice contento di questo step, migliora il feeling con l’avantreno e c’è più aderenza in curva.
Nel campo dell’aerodinamica, Aprilia collabora anche con Toyota Motorsport GmbH a Colonia, dove è possibile utilizzare la galleria del vento. “Abbiamo fatto grandi progressi nell’aerodinamica dal 2020 al 2021“, conferma il direttore tecnico Romano Albesiano. In base al regolamento MotoGP “possiamo utilizzare l’aerodinamica del 2020, più un’altra configurazione”. Tuttavia, la versione 2020 non si adatta alla RS-GP21. “Ecco perché non possiamo più utilizzare l’aerodinamica dell’anno precedente. Quindi abbiamo solo un’opzione per il 2021“.
Nel corso della stagione 2021 Aprilia è l’unico costruttore a poter beneficiare delle concessioni. Motivo per cui bisogna intensificare il lavoro del test team, magari proprio con Andrea Dovizioso che girerà al Mugello l’11-12 maggio. Sarà il secondo test personale dopo quello di Jerez. L’ex pilota Ducati sta portando feedback importanti alla casa di Noale. I prossimi step tecnici sono ben chiari per Albesiano: “Il nostro obiettivo è il motore, l’elettronica, il cambio e il telaio“. Motivo per cui bisogna attendersi una lunga serie di test per il 2021. Il sogno è arrivare al 2022 con un prototipo MotoGP che possa costantemente ambire al podio.
Da corsedimoto