Danilo Petrucci è raggiante per aver trovato la sella KTM, ove a sua detta ottiene più ascolto rispetto al passato in Ducati
![](https://www.daidegasforum.com/core/image/svg+xml;base64,PHN2ZyBoZWlnaHQ9JzQ0NCcgd2lkdGg9JzY2NicgeG1sbnM9J2h0dHA6Ly93d3cudzMub3JnLzIwMDAvc3ZnJyB2ZXJzaW9uPScxLjEnLz4=)
![](https://www.formulapassion.it/wp-content/uploads/2019/06/09-danilo-petrucci-ita_dsc7766.gallery_full_top_fullscreen-Custom.jpg)
Danilo Petrucci è pronto a dimenticare i momenti di sconforto e i musi lunghi che ha avuto negli ultimi mesi alla Ducati. Guardando indietro nel tempo, sono sporadiche le immagini raccolte dal paddock nelle quali si vede il centauro italiano sorridere, mentre ora, con il passaggio alla KTM, è una sorta di primavera dopo un lungo inverno. Le dichiarazioni del 31enne riflettono questo stato d’animo.
«Sono molto orgoglioso, è da tanto tempo che non mi sentivo cosi apprezzato, sentendo che ci sono persone che hanno bisogno di me per un progetto. Non è un segreto che alla fine del 2018 e poi anche del 2019 in Ducati mi fosse stato proposto di cambiare aria, alla fine non era solo un’impressione che fossi un tappabuchi», ha detto Petrucci alla Gazzetta dello Sport senza troppi giri di parole.
Pit Bierer, responsabile KTM per le corse, aveva convinto Petrucci a puntare sulla felicità per andare forte. Il centauro ha confermato: «Mi sento ringiovanito, è come se fossi tornato indietro di 10 anni al mio debutto in MotoGP. Ora sarò il più esperto della KTM, ma dedico il 90 per cento della giornata ad allenarmi e migliorare, a volte non arrivo sveglio alle 9 di sera. Ai dirigenti ho chiesto quali dotazioni tecniche avrei avuto, mi è stato risposto che tutte e quattro le moto sarebbero state ufficiali, ed era quello che mi interessava».
Petrucci punterà a una guida più naturale e la KTM gli ha promesso più ascolto: «Io faccio il pilota e racconto le mie sensazioni: è stato bello alla prima riunione tecnica sentire chiedere dagli ingegneri le mie impressioni e vederli prendere appunti. La RC16 è una moto che può andare forte a prescindere dallo stile: Espargarò era un grandissimo staccatore come me, Pedrosa all’opposto sfrutta la percorrenza di curva, Binder l’anno scorso guidava diverso da tutti».
Da formulaunopassion
![](https://www.formulapassion.it/wp-content/uploads/2019/06/09-danilo-petrucci-ita_dsc7766.gallery_full_top_fullscreen-Custom.jpg)
Danilo Petrucci è pronto a dimenticare i momenti di sconforto e i musi lunghi che ha avuto negli ultimi mesi alla Ducati. Guardando indietro nel tempo, sono sporadiche le immagini raccolte dal paddock nelle quali si vede il centauro italiano sorridere, mentre ora, con il passaggio alla KTM, è una sorta di primavera dopo un lungo inverno. Le dichiarazioni del 31enne riflettono questo stato d’animo.
«Sono molto orgoglioso, è da tanto tempo che non mi sentivo cosi apprezzato, sentendo che ci sono persone che hanno bisogno di me per un progetto. Non è un segreto che alla fine del 2018 e poi anche del 2019 in Ducati mi fosse stato proposto di cambiare aria, alla fine non era solo un’impressione che fossi un tappabuchi», ha detto Petrucci alla Gazzetta dello Sport senza troppi giri di parole.
Pit Bierer, responsabile KTM per le corse, aveva convinto Petrucci a puntare sulla felicità per andare forte. Il centauro ha confermato: «Mi sento ringiovanito, è come se fossi tornato indietro di 10 anni al mio debutto in MotoGP. Ora sarò il più esperto della KTM, ma dedico il 90 per cento della giornata ad allenarmi e migliorare, a volte non arrivo sveglio alle 9 di sera. Ai dirigenti ho chiesto quali dotazioni tecniche avrei avuto, mi è stato risposto che tutte e quattro le moto sarebbero state ufficiali, ed era quello che mi interessava».
Petrucci punterà a una guida più naturale e la KTM gli ha promesso più ascolto: «Io faccio il pilota e racconto le mie sensazioni: è stato bello alla prima riunione tecnica sentire chiedere dagli ingegneri le mie impressioni e vederli prendere appunti. La RC16 è una moto che può andare forte a prescindere dallo stile: Espargarò era un grandissimo staccatore come me, Pedrosa all’opposto sfrutta la percorrenza di curva, Binder l’anno scorso guidava diverso da tutti».
Da formulaunopassion
Comment