"Molti dissero che si trattò di un’operazione pubblicitaria, ma la Ferrari non ne aveva bisogno", ha raccontato l'ex presidente della Rossa. "Dico la verità, all’inizio lo facemmo come cortesia per esaudire il desiderio di un grandissimo campione. Poi però ho visto che andava forte. Non aveva la costanza, però aveva un bellissimo potenziale".
Rossi andò davvero vicino al passaggio dalle due alle quattro ruote, compiendo un test nel 2006 a Valencia in cui si confrontò con gli altri piloti del Circus. Montezemolo credeva nelle potenzialità di Valentino, ritenendo che potesse ben figurare in Formula 1, ma alla fine fu Valentino a scegliere di rimanere nel Motomondiale.
"C’è stato un momento nel quale abbiamo pensato di fargli fare prima un anno alla Sauber. Ma lui era intelligente, sapeva di essere il numero 1 in MotoGP e preferì continuare ad esserlo piuttosto che rischiare di essere il numero 4 o 5 nell’automobilismo. Fece anche altri test in seguito, ma più per amicizia con lui", ha concluso Montezemolo.
La scelta di Rossi si è poi rivelata corretta, visti i due Mondiali vinti successivamente in MotoGP, nel 2008 e 2009.
da motosprint
Rossi andò davvero vicino al passaggio dalle due alle quattro ruote, compiendo un test nel 2006 a Valencia in cui si confrontò con gli altri piloti del Circus. Montezemolo credeva nelle potenzialità di Valentino, ritenendo che potesse ben figurare in Formula 1, ma alla fine fu Valentino a scegliere di rimanere nel Motomondiale.
"C’è stato un momento nel quale abbiamo pensato di fargli fare prima un anno alla Sauber. Ma lui era intelligente, sapeva di essere il numero 1 in MotoGP e preferì continuare ad esserlo piuttosto che rischiare di essere il numero 4 o 5 nell’automobilismo. Fece anche altri test in seguito, ma più per amicizia con lui", ha concluso Montezemolo.
La scelta di Rossi si è poi rivelata corretta, visti i due Mondiali vinti successivamente in MotoGP, nel 2008 e 2009.
da motosprint
Comment