Andrea Dovizioso sembra destinato a restare fuori dai giochi nella prossima stagione MotoGP. Sarà anno sabbatico per il forlivese ex Ducati, da ieri ufficialmente senza contratto e proiettato verso le gare di motocross. A meno che non arrivino notizie poco rassicuranti sullo stato di salute di Marc Marquez. Il suo manager Simone Battistella ha respinto l’ipotesi di un impegno “a gettoni” con la Honda. In un’intervista al magazine OnePercent parla delle sue vicende più personali mai rivelate finora.
Il rapporto con il fisco
A cominciare dalla situazione economica. Ha racimolato un bel gruzzolo di milioni in questi anni con il team di Borgo Panigale. Tra le varie cause che hanno spinto ad abdicare c’è proprio la questione economica. Alla vigilia di una stagione MotoGP contrassegnata dall’emergenza Covid-19 tutti i costruttori hanno dovuto tirare i remi in barca. Ma Andrea Dovizioso non è uno dei tanti piloti a risiedere in un paradiso fiscale. Ama la sua terra e non ha nessuna intenzione di lasciarla. “Come tutti gli italiani o di altra nazionalità, ovviamente non mi piace pagare tante tasse. Si sente parlare di quanto guadagnano i piloti, ma poi bisogna pagare più del 50% di tasse. Dopo aver vissuto in Inghilterra la mia mentalità è che non ho bisogno di essere ricco per stare bene. La qualità della vita dove voglio vivere non ha prezzo, anche se mi costa milioni. Non condivido chi va a vivere altrove per risparmiare un sacco di soldi“.
Austria 2016 e compagni di box
Ricorda gli inizi di carriera all’età di 15 anni, la prima vera gara a Suzuka nonostante una precedente wild card al Mugello con Aprilia. Austria 2016 uno dei momenti più frustranti della sua carriera in MotoGP, quando ha perso contro Andrea Iannone. “Ero il pilota più veloce. Ho perso perché non ho corso rischi. Non voglio sminuire Iannone che ha vinto e se lo è meritato, ma ha vinto nonostante fosse più lento di me“. Per quanto riguarda il suo futuro, Andrea Dovizioso conferma di aver ricevuto proposte per diventare Team Manager, ma le ha rifiutate. “Sono molto lusingato che mi facciano proposte di questo stile, ma non lo voglio davvero. Mai dire mai…“.
Ha condiviso il box con campioni del calibro di Stoner, Pedrosa, Lorenzo. Ma se dovesse sceglierne uno avrebbe difficoltà. “Tutti e tre sono campioni di grande talento. Hanno caratteristiche molto diverse tra loro che ai loro tempi li hanno resi imbattibili. Se dovessi scegliere un pilota, lo farei in base alla moto, all’attrezzatura e ai tecnici. Tutti e tre hanno grandi limiti – ha concluso il Dovi -, anche se sono tra quelli che hanno vinto di più“.
da corsedimoto
Il rapporto con il fisco
A cominciare dalla situazione economica. Ha racimolato un bel gruzzolo di milioni in questi anni con il team di Borgo Panigale. Tra le varie cause che hanno spinto ad abdicare c’è proprio la questione economica. Alla vigilia di una stagione MotoGP contrassegnata dall’emergenza Covid-19 tutti i costruttori hanno dovuto tirare i remi in barca. Ma Andrea Dovizioso non è uno dei tanti piloti a risiedere in un paradiso fiscale. Ama la sua terra e non ha nessuna intenzione di lasciarla. “Come tutti gli italiani o di altra nazionalità, ovviamente non mi piace pagare tante tasse. Si sente parlare di quanto guadagnano i piloti, ma poi bisogna pagare più del 50% di tasse. Dopo aver vissuto in Inghilterra la mia mentalità è che non ho bisogno di essere ricco per stare bene. La qualità della vita dove voglio vivere non ha prezzo, anche se mi costa milioni. Non condivido chi va a vivere altrove per risparmiare un sacco di soldi“.
Austria 2016 e compagni di box
Ricorda gli inizi di carriera all’età di 15 anni, la prima vera gara a Suzuka nonostante una precedente wild card al Mugello con Aprilia. Austria 2016 uno dei momenti più frustranti della sua carriera in MotoGP, quando ha perso contro Andrea Iannone. “Ero il pilota più veloce. Ho perso perché non ho corso rischi. Non voglio sminuire Iannone che ha vinto e se lo è meritato, ma ha vinto nonostante fosse più lento di me“. Per quanto riguarda il suo futuro, Andrea Dovizioso conferma di aver ricevuto proposte per diventare Team Manager, ma le ha rifiutate. “Sono molto lusingato che mi facciano proposte di questo stile, ma non lo voglio davvero. Mai dire mai…“.
Ha condiviso il box con campioni del calibro di Stoner, Pedrosa, Lorenzo. Ma se dovesse sceglierne uno avrebbe difficoltà. “Tutti e tre sono campioni di grande talento. Hanno caratteristiche molto diverse tra loro che ai loro tempi li hanno resi imbattibili. Se dovessi scegliere un pilota, lo farei in base alla moto, all’attrezzatura e ai tecnici. Tutti e tre hanno grandi limiti – ha concluso il Dovi -, anche se sono tra quelli che hanno vinto di più“.
da corsedimoto
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