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Marquez TERZA OPERAZIONE in arrivo e possibili 6 mesi di stop

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    #1

    Marquez TERZA OPERAZIONE in arrivo e possibili 6 mesi di stop


    L’infortunio patito lo scorso 19 luglio nel corso del Gran Premio di Spagna, gara d’apertura del campionato 2020 della MotoGP, ha rovinato la stagione di Marc Marquez, il grande favorito per il titolo. Il fenomeno di Cervera riportò la frattura dell’omero del braccio destro, affrontando nei giorni successivi l’operazione che prevedeva l’applicazione di una placca a Barcellona. Inaspettatamente il centauro catalano si è presentato al via del fine settimana della corsa andalusa della settimana seguente, alzando bandiera bianca durante la sessione di qualifica.


    Così Marquez ha deciso di ritardare il rientro in pista, trovando però un ulteriore rallentamento ai piani ai primi di agosto, con l’incidente casalingo che ha causato la rottura della placca e dunque un nuovo intervento. Da allora si sono inseguite voci poco rassicuranti sulle prospettive di ritorno in pista del campione del team Honda Repsol, indiscrezioni che hanno trovato corrispondenza nei giorni scorsi, quando la scuderia ha parlato genericamente di “puntare al rientro nel 2021“. Non sono tardate ad emergere infine le ipotesi di una terza operazione, più complessa ed articolata, atta a stimolare il recupero dell’omero infortunato.

    Il quotidiano spagnolo El Pais ha aggiunto nuovi particolari sul possibile nuovo intervento, asserendo che, dopo aver effettuato consulti con luminari austriaci e statunitensi, Marquez e l’equipe medica che lo assiste ha fissato nel prossimo 1° dicembre il termine ultimo per la decisione sull’operazione, in assenza di tangibili progressi nel quadro clinico. E la prognosi non sarebbe delle più felici, perché richiederebbe un recupero da zero che secondo alcune fonti mediche sarebbe quantificabile in ulteriori sei mesi di stop dall’attività agonistica. Questa prospettiva andrebbe ad impattare non poco anche sulla stagione 2021, che potrebbe così vedere in pista Marquez a partire dalle gare di giugno e – soprattutto – a quasi un anno di distanza dall’ultima – e unica – corsa disputata in questo sfortunato 2020.
    da FP | Stefano Ollanu

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    #2
    Vabbè aspettiamo il 1° Dicembre, che quando leggo della Finestra so già che son balle

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      #3
      non si sa niente... qui il mistero si infittisce !!!

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        #4
        Marquez e l'errore di valutazione che ha allungato l'assenza

        Al di la del fatto se Marc Marquez decida di operarsi per la terza volta per provare a risolvere l’infortunio al braccio destro, il suo tentativo di tornare a Jerez a quattro giorni dall’intervento passerà alla storia come uno dei più grandi errori di valutazione del mondiale MotoGP.

        Oriol Puigdemont
        Il mistero che ruota attorno la reale condizione fisica di Marc Marquez è incredibile. Né Honda, né il suo manager Emilio Alzamora, né suo fratello Alex, né i medici che sono intervenuti hanno dato indizi sulla condizione dell’omero destro dello spagnolo. Tuttavia, l’interpretazione che si può dare in base ai segnali che si ricevono non rende ottimisti, anzi. Lo spagnolo ha perso tutta la stagione ed ancora non è chiaro quando tornerà ed in che condizioni tornerà a correre.

        Carica lettore audio

        Mundo Deportivo aveva anticipato più di un mese fa che il pilota di Cervera valutava la possibilità di sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico perché il processo di riabilitazione che seguiva non stava dando i risultati sperati. Secondo quanto si apprende dalle parole che Alberto Puig, team manager HRC, ha espresso la scorsa settimana a Portimao, Marquez deciderà nei prossimi giorni se effettuare l’operazione, che sarebbe la terza. “Nei prossimi giorni farà un controllo”, aveva detto Puig.

        Indipendentemente da ciò che farà il pluricampione del mondo, ciò che risulta chiaro dalla sua assenza è il tremendo errore di valutazione commesso dopo il primo intervento. La fretta di forzare il rientro in pista a soli quattro giorni dall’operazione ha finito per costargli tutta la stagione. Questo sarà il migliore degli scenari, dal momento in cui un eventuale terzo intervento costringerebbe Marquez a saltare l’inizio della prossima stagione, sempre che tutto vada bene.

        Stando così le cose, acquista un senso l’annuncio di Andrea Dovizioso di prendersi un anno sabbatico nel 2021. Il forlivese non ha voluto accettare nessuna delle offerte ricevute come collaudatore, né in Yamaha né in KTM. Ha lasciato così aperta la porta a Honda, che potrebbe chiamarlo come sostituto nel momento in cui il rientro di Marquez dovesse tardare ancora. Nonostante il buon lavoro di Stefan Bradl, che ha disputato la stagione in crescendo ottenendo all’ultima gara in Portogallo il settimo posto che è stato il suo miglior risultato stagionale, la casa alata non può dipendere dal nuovo arrivato Pol Espargaro e dal tedesco per affrontare il 2021 e lottare per il titolo con determinate garanzie, dal momento in cui per Honda è un obbligo essere davanti.

        Sono passati quasi cinque mesi dalla prima operazione di Marquez e quattro e mezzo dalla seconda, effettuata per fissare la placca che si era spostata. Lo stato reale del suo omero destro è una vera incognita ed il totale mutismo dei medici che hanno seguito il suo caso ha portato altri esperti ad esprimere la propria opinione, la maggior parte senza aver avuto accesso al paziente.

        Mettendo da parte i dettagli che fino ad ora non sono venuti fuori, l’otto volte campione del mondo ha cambiato strategia e si è messo nelle mani della Clinica Mayo, con sede negli Stati Uniti. Il suo protocollo pensa di sfruttare le opzioni che il proprio corpo offre a livello biologico per accelerare il processo di consolidazione dell’omero, molto deteriorato dall’erosione a cui si è sottomesso. Se questo non dovesse funzionare, si dovrà ricorrere un’altra volta al bisturi, con il pericolo che comporta. A Marquez verrà inserito un frammento del suo bacino – area ad alta concentrazione di globuli rossi – in un intervento che comporta determinati rischi: il primo è rappresentato dallo stato in cui versa l’omero, il secondo per la possibilità di danneggiare il nervo radiale, che per ora è rimasto indenne alle due operazioni. Tutto ciò, senza considerare il tempo di recupero, che potrebbe arrivare anche a sei mesi.

        La placca del primo intervento si è rotta per uno sforzo eccessivo da parte di Marquez, che si era operato il martedì ed era salito in moto il sabato, giorno in cui ha capito che qualcosa non andava. Secondo alcuni esperti che hanno visto le radiografie pubblicate dal pilota stesso, non ha aiutato nemmeno la rigidità data dalle dodici viti. Qui acquistano peso le parole di Alzamora: “Se ci sono problemi è perché le cose non sono state fatte bene dall’inizio”.

        Il video di Marquez mentre faceva le flessioni, ancora nella stanza dell’ospedale, e quelle del venerdì a Jerez, nell’esame medico che gli doveva dare il via libera per scendere in pista sono state la prova di una diagnosi sbagliata che può essere considerata storica e le cui conseguenze ancora non si conoscono.

        Chiaramente, il primo responsabile della decisione di provare a disputare il Gran Premio di Andalusia è stato il pilota stesso, anche se ha deciso di provarci perché comunque i medici non glielo hanno proibito. In quella riunione in cui erano presenti le persone chiave del suo staff più stretto ci sono state delle discrepanze. Alcuni, come Alzamora, gli avevano consigliato di lasciar riposare l’area infortunata affinché l’osso potesse generare il famoso callo. Altri invece gli avevano dato la speranza di tornare a correre immediatamente. Questi ultimi non hanno considerato i rischi che quel gesto di eroismo poteva comportare e che, sfortunatamente, è diventato un disastro di proporzioni ancora sconosciute. Un episodio che dovrebbe portare con sé correzioni nella valutazione degli infortuni e le conseguenze delle possibili ricadute.

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          #5
          Originally posted by arabykola View Post
          Marquez e l'errore di valutazione che ha allungato l'assenza

          Al di la del fatto se Marc Marquez decida di operarsi per la terza volta per provare a risolvere l’infortunio al braccio destro, il suo tentativo di tornare a Jerez a quattro giorni dall’intervento passerà alla storia come uno dei più grandi errori di valutazione del mondiale MotoGP.

          Oriol Puigdemont
          Il mistero che ruota attorno la reale condizione fisica di Marc Marquez è incredibile. Né Honda, né il suo manager Emilio Alzamora, né suo fratello Alex, né i medici che sono intervenuti hanno dato indizi sulla condizione dell’omero destro dello spagnolo. Tuttavia, l’interpretazione che si può dare in base ai segnali che si ricevono non rende ottimisti, anzi. Lo spagnolo ha perso tutta la stagione ed ancora non è chiaro quando tornerà ed in che condizioni tornerà a correre.

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          Mundo Deportivo aveva anticipato più di un mese fa che il pilota di Cervera valutava la possibilità di sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico perché il processo di riabilitazione che seguiva non stava dando i risultati sperati. Secondo quanto si apprende dalle parole che Alberto Puig, team manager HRC, ha espresso la scorsa settimana a Portimao, Marquez deciderà nei prossimi giorni se effettuare l’operazione, che sarebbe la terza. “Nei prossimi giorni farà un controllo”, aveva detto Puig.

          Indipendentemente da ciò che farà il pluricampione del mondo, ciò che risulta chiaro dalla sua assenza è il tremendo errore di valutazione commesso dopo il primo intervento. La fretta di forzare il rientro in pista a soli quattro giorni dall’operazione ha finito per costargli tutta la stagione. Questo sarà il migliore degli scenari, dal momento in cui un eventuale terzo intervento costringerebbe Marquez a saltare l’inizio della prossima stagione, sempre che tutto vada bene.

          Stando così le cose, acquista un senso l’annuncio di Andrea Dovizioso di prendersi un anno sabbatico nel 2021. Il forlivese non ha voluto accettare nessuna delle offerte ricevute come collaudatore, né in Yamaha né in KTM. Ha lasciato così aperta la porta a Honda, che potrebbe chiamarlo come sostituto nel momento in cui il rientro di Marquez dovesse tardare ancora. Nonostante il buon lavoro di Stefan Bradl, che ha disputato la stagione in crescendo ottenendo all’ultima gara in Portogallo il settimo posto che è stato il suo miglior risultato stagionale, la casa alata non può dipendere dal nuovo arrivato Pol Espargaro e dal tedesco per affrontare il 2021 e lottare per il titolo con determinate garanzie, dal momento in cui per Honda è un obbligo essere davanti.

          Sono passati quasi cinque mesi dalla prima operazione di Marquez e quattro e mezzo dalla seconda, effettuata per fissare la placca che si era spostata. Lo stato reale del suo omero destro è una vera incognita ed il totale mutismo dei medici che hanno seguito il suo caso ha portato altri esperti ad esprimere la propria opinione, la maggior parte senza aver avuto accesso al paziente.

          Mettendo da parte i dettagli che fino ad ora non sono venuti fuori, l’otto volte campione del mondo ha cambiato strategia e si è messo nelle mani della Clinica Mayo, con sede negli Stati Uniti. Il suo protocollo pensa di sfruttare le opzioni che il proprio corpo offre a livello biologico per accelerare il processo di consolidazione dell’omero, molto deteriorato dall’erosione a cui si è sottomesso. Se questo non dovesse funzionare, si dovrà ricorrere un’altra volta al bisturi, con il pericolo che comporta. A Marquez verrà inserito un frammento del suo bacino – area ad alta concentrazione di globuli rossi – in un intervento che comporta determinati rischi: il primo è rappresentato dallo stato in cui versa l’omero, il secondo per la possibilità di danneggiare il nervo radiale, che per ora è rimasto indenne alle due operazioni. Tutto ciò, senza considerare il tempo di recupero, che potrebbe arrivare anche a sei mesi.

          La placca del primo intervento si è rotta per uno sforzo eccessivo da parte di Marquez, che si era operato il martedì ed era salito in moto il sabato, giorno in cui ha capito che qualcosa non andava. Secondo alcuni esperti che hanno visto le radiografie pubblicate dal pilota stesso, non ha aiutato nemmeno la rigidità data dalle dodici viti. Qui acquistano peso le parole di Alzamora: “Se ci sono problemi è perché le cose non sono state fatte bene dall’inizio”.

          Il video di Marquez mentre faceva le flessioni, ancora nella stanza dell’ospedale, e quelle del venerdì a Jerez, nell’esame medico che gli doveva dare il via libera per scendere in pista sono state la prova di una diagnosi sbagliata che può essere considerata storica e le cui conseguenze ancora non si conoscono.

          Chiaramente, il primo responsabile della decisione di provare a disputare il Gran Premio di Andalusia è stato il pilota stesso, anche se ha deciso di provarci perché comunque i medici non glielo hanno proibito. In quella riunione in cui erano presenti le persone chiave del suo staff più stretto ci sono state delle discrepanze. Alcuni, come Alzamora, gli avevano consigliato di lasciar riposare l’area infortunata affinché l’osso potesse generare il famoso callo. Altri invece gli avevano dato la speranza di tornare a correre immediatamente. Questi ultimi non hanno considerato i rischi che quel gesto di eroismo poteva comportare e che, sfortunatamente, è diventato un disastro di proporzioni ancora sconosciute. Un episodio che dovrebbe portare con sé correzioni nella valutazione degli infortuni e le conseguenze delle possibili ricadute.
          sticazz....

          come ho sempre detto già il fatto che non rilasciano dichiarazione alcuna è quasi un ammissione di stronxate una deitro l'altre e di di una situazione per nulla buona (sennò lo direbbero che le cose 'tutto' sommato vanno bene)
          anche la diagnosi sembra chiara, la prognosi invece tutta da verificare e particolarmente complessa...
          e tutto (a quanto si dice) per una normalissima frattura che non aveva e non ha compromesso il nervo!

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            #6
            In bocca al lupo Marc...

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              #7
              Continuo sempre a pensare che il pilota più forte dell'era moderna ha finito di correre

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                #8
                Originally posted by arabykola View Post
                Marquez e l'errore di valutazione che ha allungato l'assenza

                Al di la del fatto se Marc Marquez decida di operarsi per la terza volta per provare a risolvere l’infortunio al braccio destro, il suo tentativo di tornare a Jerez a quattro giorni dall’intervento passerà alla storia come uno dei più grandi errori di valutazione del mondiale MotoGP.

                Oriol Puigdemont
                Il mistero che ruota attorno la reale condizione fisica di Marc Marquez è incredibile. Né Honda, né il suo manager Emilio Alzamora, né suo fratello Alex, né i medici che sono intervenuti hanno dato indizi sulla condizione dell’omero destro dello spagnolo. Tuttavia, l’interpretazione che si può dare in base ai segnali che si ricevono non rende ottimisti, anzi. Lo spagnolo ha perso tutta la stagione ed ancora non è chiaro quando tornerà ed in che condizioni tornerà a correre.

                Carica lettore audio

                Mundo Deportivo aveva anticipato più di un mese fa che il pilota di Cervera valutava la possibilità di sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico perché il processo di riabilitazione che seguiva non stava dando i risultati sperati. Secondo quanto si apprende dalle parole che Alberto Puig, team manager HRC, ha espresso la scorsa settimana a Portimao, Marquez deciderà nei prossimi giorni se effettuare l’operazione, che sarebbe la terza. “Nei prossimi giorni farà un controllo”, aveva detto Puig.

                Indipendentemente da ciò che farà il pluricampione del mondo, ciò che risulta chiaro dalla sua assenza è il tremendo errore di valutazione commesso dopo il primo intervento. La fretta di forzare il rientro in pista a soli quattro giorni dall’operazione ha finito per costargli tutta la stagione. Questo sarà il migliore degli scenari, dal momento in cui un eventuale terzo intervento costringerebbe Marquez a saltare l’inizio della prossima stagione, sempre che tutto vada bene.

                Stando così le cose, acquista un senso l’annuncio di Andrea Dovizioso di prendersi un anno sabbatico nel 2021. Il forlivese non ha voluto accettare nessuna delle offerte ricevute come collaudatore, né in Yamaha né in KTM. Ha lasciato così aperta la porta a Honda, che potrebbe chiamarlo come sostituto nel momento in cui il rientro di Marquez dovesse tardare ancora. Nonostante il buon lavoro di Stefan Bradl, che ha disputato la stagione in crescendo ottenendo all’ultima gara in Portogallo il settimo posto che è stato il suo miglior risultato stagionale, la casa alata non può dipendere dal nuovo arrivato Pol Espargaro e dal tedesco per affrontare il 2021 e lottare per il titolo con determinate garanzie, dal momento in cui per Honda è un obbligo essere davanti.

                Sono passati quasi cinque mesi dalla prima operazione di Marquez e quattro e mezzo dalla seconda, effettuata per fissare la placca che si era spostata. Lo stato reale del suo omero destro è una vera incognita ed il totale mutismo dei medici che hanno seguito il suo caso ha portato altri esperti ad esprimere la propria opinione, la maggior parte senza aver avuto accesso al paziente.

                Mettendo da parte i dettagli che fino ad ora non sono venuti fuori, l’otto volte campione del mondo ha cambiato strategia e si è messo nelle mani della Clinica Mayo, con sede negli Stati Uniti. Il suo protocollo pensa di sfruttare le opzioni che il proprio corpo offre a livello biologico per accelerare il processo di consolidazione dell’omero, molto deteriorato dall’erosione a cui si è sottomesso. Se questo non dovesse funzionare, si dovrà ricorrere un’altra volta al bisturi, con il pericolo che comporta. A Marquez verrà inserito un frammento del suo bacino – area ad alta concentrazione di globuli rossi – in un intervento che comporta determinati rischi: il primo è rappresentato dallo stato in cui versa l’omero, il secondo per la possibilità di danneggiare il nervo radiale, che per ora è rimasto indenne alle due operazioni. Tutto ciò, senza considerare il tempo di recupero, che potrebbe arrivare anche a sei mesi.

                La placca del primo intervento si è rotta per uno sforzo eccessivo da parte di Marquez, che si era operato il martedì ed era salito in moto il sabato, giorno in cui ha capito che qualcosa non andava. Secondo alcuni esperti che hanno visto le radiografie pubblicate dal pilota stesso, non ha aiutato nemmeno la rigidità data dalle dodici viti. Qui acquistano peso le parole di Alzamora: “Se ci sono problemi è perché le cose non sono state fatte bene dall’inizio”.

                Il video di Marquez mentre faceva le flessioni, ancora nella stanza dell’ospedale, e quelle del venerdì a Jerez, nell’esame medico che gli doveva dare il via libera per scendere in pista sono state la prova di una diagnosi sbagliata che può essere considerata storica e le cui conseguenze ancora non si conoscono.

                Chiaramente, il primo responsabile della decisione di provare a disputare il Gran Premio di Andalusia è stato il pilota stesso, anche se ha deciso di provarci perché comunque i medici non glielo hanno proibito. In quella riunione in cui erano presenti le persone chiave del suo staff più stretto ci sono state delle discrepanze. Alcuni, come Alzamora, gli avevano consigliato di lasciar riposare l’area infortunata affinché l’osso potesse generare il famoso callo. Altri invece gli avevano dato la speranza di tornare a correre immediatamente. Questi ultimi non hanno considerato i rischi che quel gesto di eroismo poteva comportare e che, sfortunatamente, è diventato un disastro di proporzioni ancora sconosciute. Un episodio che dovrebbe portare con sé correzioni nella valutazione degli infortuni e le conseguenze delle possibili ricadute.
                questo però è di qualche giorno fa i sembra...

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                  #9
                  Originally posted by Cooper View Post
                  Continuo sempre a pensare che il pilota più forte dell'era moderna ha finito di correre
                  speriamo di no...
                  comunque c'è il fratello...

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                    #10
                    "Altri invece gli avevano dato la speranza di tornare a correre immediatamente. Questi ultimi non hanno considerato i rischi che quel gesto di eroismo poteva comportare e che, sfortunatamente, è diventato un disastro di proporzioni ancora sconosciute. "

                    Giallofanzzz sotto mentite spoglie?

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                      #11
                      Originally posted by arabykola View Post
                      Chiaramente, il primo responsabile della decisione di provare a disputare il Gran Premio di Andalusia è stato il pilota stesso, anche se ha deciso di provarci perché comunque i medici non glielo hanno proibito. In quella riunione in cui erano presenti le persone chiave del suo staff più stretto ci sono state delle discrepanze. Alcuni, come Alzamora, gli avevano consigliato di lasciar riposare l’area infortunata affinché l’osso potesse generare il famoso callo. Altri invece gli avevano dato la speranza di tornare a correre immediatamente. Questi ultimi non hanno considerato i rischi che quel gesto di eroismo poteva comportare e che, sfortunatamente, è diventato un disastro di proporzioni ancora sconosciute. Un episodio che dovrebbe portare con sé correzioni nella valutazione degli infortuni e le conseguenze delle possibili ricadute.
                      Ecco ... speriamo che i faNNs abbiano compreso di chi è la colpa ...
                      I medici erano CONTRARI, ma lui li ha convinti facendo pure il video delle Flessioni ...
                      Tutti quelli che si sono schierati per farlo correre, non gli hanno puntato una pistola, ma sono i suoi Yes Man ...

                      Originally posted by MAX_rr View Post
                      In bocca al lupo Marc...
                      Caxxo ci fai con una Ducati come Avatar ???

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                        #12
                        Originally posted by Mr.Molla View Post
                        Caxxo ci fai con una Ducati come Avatar ???
                        Ma tè sè mat? Lè un sèszcentnuanta ( 690 )

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                          #13
                          Non è stata la prima volta che un pilota è salito in moto operato di fresco... non sarà neanche l'ultima. Fare flessioni e sboronate varie sulla parte infortunata però credo che sia stata la prima volta.

                          Comunque posso capire che un pilota come lui abituato a vincere tutto, a recuperare le moto già sdraiate, a fare le cose impossibili possa aver peccato di presunzione. Chi gli sta intorno forse avrebbe dovuto fare resistenza in modo assolutamente unanime, ma dubito che sarebbe servito a fargli cambiare idea

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                            #14
                            Per ribadire che non è lo str... che tutti credono, questo video è fantastico secondo me, dal min 1:30 in poi

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                            • Font Size
                              #15
                              Ma quanto è insulso Tardozzi?!?

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