Meno male, pensavo fosse l'ennesimo pilota che si rimangia la parola....
Tornare a correre in MotoGP con la Ducati era una possibilit? molto reale, e stava per concretizzarsi".
Comincia cos?, Jorge Lorenzo, in una intervista pubblicata sul sito spagnolo AS.com e rilanciato sul web. Se n?era parlato tanto, in realt? mancavano le conferme ma si immaginava che Dall?Igna volesse ripetere l?esperienza con Jorge. Ora l?ammissione. E le motivazioni che hanno portato il pilota prima a rinunciare e poi a decidersi per lo stop definitivo.
?Tutto ? nato - ricostruisce Lorenzo - quando Gigi Dall'Igna mi ha chiamato per farmi gli auguri per il mio compleanno (che cade il 4 maggio n.d.r.). Abbiamo parlato di questioni personali e al termine della conversazione, per pura curiosit?, gli ho chiesto qualcosa sul futuro della squadra e dei piloti. Pochi minuti dopo, ricevo un messaggio da Michele Pirro che mezzo scherzoso e mezzo serio mi chiede se volevo tornare in Ducati. Tra la chiamata di Gigi e il messaggio di Michele ho capito che c'era un certo interesse da parte della Ducati, e ho ricominciato a considerare l'idea di correre ancora?.
Lorenzo si confessa. Forse ? stato l?isolamento di tanti mesi, o la mancanza delle sensazioni che la gara e la vittoria gli provocavano, ma quella chiamata gli ha fatto tornare la voglia. Cosi sono partite le trattative.
?Ma con l'avvicinarsi del momento della firma ? confessa Jorge nell?intervista - hanno ripreso importanza le cose a cui avrei dovuto rinunciare un?altra volta. Cos?, dopo tanti giorni di dubbi, ho deciso che a Gigi dovevo dire di no. Una scelta dal sapore pessimo, e mi dispiace molto perch? l'ho esposto con la casa, se fossi stato pi? chiaro non avremmo nemmeno avviato le trattative. Gli sar? sempre grato per la fiducia che mi ha dimostrato, ma in quel momento ho sentito che avrei dovuto pensare solo a me stesso. E sono arrivato alla conclusione che non valeva pi? la pena fare il pilota".
Jorge sente, come tutti i piloti quando staccano, la mancanza dell?adrenalina e di tutte quelle sensazioni che la corsa garantisce, ma evidentemente non la sente abbastanza da tornare indietro.
"La sensazione di vincere ? unica e impossibile da replicare. Oppure anche i festeggiamenti con la squadra dopo un grande risultato. Queste sono le cose che mi mancano di pi?. Altre, come gli infortuni o l?ansia della domenica prima delle gare, non mi mancano affatto. Ma nella vita non si pu? avere tutto, e sono arrivato a capire che gli aspetti negativi pesavano pi? di quelli positivi. Cos? ho deciso che era ora di iniziare a godermi ci? che ho ottenuto ".
Alla fine per? l?intervistatore non sembra del tutto convinto e la domanda ?: c?? ancora qualche possibilit? che Lorenzo pensi di tornare a correre? La risposta ? prima sibillina a poi categorica.
"Ad ogni anno che passa le possibilit? che succeda saranno sempre meno. Sinceramente, dopo aver preso questa difficile decisione, penso di poter chiudere il mio tempo da pilota".
Tornare a correre in MotoGP con la Ducati era una possibilit? molto reale, e stava per concretizzarsi".
Comincia cos?, Jorge Lorenzo, in una intervista pubblicata sul sito spagnolo AS.com e rilanciato sul web. Se n?era parlato tanto, in realt? mancavano le conferme ma si immaginava che Dall?Igna volesse ripetere l?esperienza con Jorge. Ora l?ammissione. E le motivazioni che hanno portato il pilota prima a rinunciare e poi a decidersi per lo stop definitivo.
?Tutto ? nato - ricostruisce Lorenzo - quando Gigi Dall'Igna mi ha chiamato per farmi gli auguri per il mio compleanno (che cade il 4 maggio n.d.r.). Abbiamo parlato di questioni personali e al termine della conversazione, per pura curiosit?, gli ho chiesto qualcosa sul futuro della squadra e dei piloti. Pochi minuti dopo, ricevo un messaggio da Michele Pirro che mezzo scherzoso e mezzo serio mi chiede se volevo tornare in Ducati. Tra la chiamata di Gigi e il messaggio di Michele ho capito che c'era un certo interesse da parte della Ducati, e ho ricominciato a considerare l'idea di correre ancora?.
Lorenzo si confessa. Forse ? stato l?isolamento di tanti mesi, o la mancanza delle sensazioni che la gara e la vittoria gli provocavano, ma quella chiamata gli ha fatto tornare la voglia. Cosi sono partite le trattative.
?Ma con l'avvicinarsi del momento della firma ? confessa Jorge nell?intervista - hanno ripreso importanza le cose a cui avrei dovuto rinunciare un?altra volta. Cos?, dopo tanti giorni di dubbi, ho deciso che a Gigi dovevo dire di no. Una scelta dal sapore pessimo, e mi dispiace molto perch? l'ho esposto con la casa, se fossi stato pi? chiaro non avremmo nemmeno avviato le trattative. Gli sar? sempre grato per la fiducia che mi ha dimostrato, ma in quel momento ho sentito che avrei dovuto pensare solo a me stesso. E sono arrivato alla conclusione che non valeva pi? la pena fare il pilota".
Jorge sente, come tutti i piloti quando staccano, la mancanza dell?adrenalina e di tutte quelle sensazioni che la corsa garantisce, ma evidentemente non la sente abbastanza da tornare indietro.
"La sensazione di vincere ? unica e impossibile da replicare. Oppure anche i festeggiamenti con la squadra dopo un grande risultato. Queste sono le cose che mi mancano di pi?. Altre, come gli infortuni o l?ansia della domenica prima delle gare, non mi mancano affatto. Ma nella vita non si pu? avere tutto, e sono arrivato a capire che gli aspetti negativi pesavano pi? di quelli positivi. Cos? ho deciso che era ora di iniziare a godermi ci? che ho ottenuto ".
Alla fine per? l?intervistatore non sembra del tutto convinto e la domanda ?: c?? ancora qualche possibilit? che Lorenzo pensi di tornare a correre? La risposta ? prima sibillina a poi categorica.
"Ad ogni anno che passa le possibilit? che succeda saranno sempre meno. Sinceramente, dopo aver preso questa difficile decisione, penso di poter chiudere il mio tempo da pilota".
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