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..."Dovizioso come Rosberg e Ktm ? la nuova Honda?
Dalla A di Aprilia fino alla Z di Zarco in sette temi. Passando per la scommessa Bagnaia (?Ducati punti su di lui?), Binder fenomeno, gli Espargar? che fanno sorgere dubbi, Lorenzo che ? fermo da troppo (?E poi solo i giovani scalzano i campioni?), Valentino miracoloso, e miracolato, a 41 anni. La nostra strana intervista a Livio Suppo, l'uomo che ha portato Stoner in Ducati e Marquez in Honda...
Sono stati tantissimi gli spunti offerti dal week end di gara al Gran Premio d?Austria, con i temi su un piatto gi? ricco che ? diventato addirittura colmo dopo l?incidente provocato da Joahnn Zarco. Serviva, quindi, un occhio analitico capace di fare ordine e noi di MOW, che siamo confusionari e sempre incasinati, abbiamo deciso di farci dare una mano da uno che ne sa di ordine e ne sa, anche tanto, di MotoGP. A Livio Suppo, ex team manager di Ducati ai tempi di Stoner e di Honda ai tempi del primo mondiale in classe regina vinto da Marc Marquez, abbiamo fatto 7 macrodomande.
DUCATI: E ADESSO?
? stata una settimana davvero particolare. Cominciata con l?annuncio da parte di Andrea Dovizioso, che ha fatto sapere tramite il suo manager di non essere pi? disposto a proseguire la sua storia con Ducati. Penso che la stessa convinzione l?avesse maturata anche la stessa Ducati: si capiva che ormai non c?erano le condizioni per andare avanti. Dispiace, ma sono le corse. Non so esattamente quali possono essere stati i motivi, quanto realmente c?entrino i soldi, gli ingaggi e cose cos?, ma sicuramente in quella famiglia si era rotto qualcosa da tempo e devo riconoscere che Andrea ha avuto un grandissimo coraggio. Perch? ha fatto questa scelta senza avere una garanzia per il futuro: selle libere non ce ne sono. La stessa Aprilia, alla quale viene accostato in queste ore, ha fatto sapere di voler aspettare Iannone. Se penso adesso a Dovizioso mi viene in mente Rosberg, che si ? ritirato dopo essersi laureato campione del mondo. Glielo auguro, non di ritirarsi, ma di vincere il mondiale, perch? quest?anno ne ha davvero la possibilit?.
E in Ducati cosa accadr??
Il futuro non posso prevederlo e non mi va di esprimere giudizi su tutta la vicenda, anche perch? non ne conosco perfettamente i termini. Per? a livello personale mi viene da dire che i grandi campioni vengono scalzati da nuovi giovani campioni e quasi mai dai senatori. Quindi ho dubbi che possa essere Jorge Lorenzo a scalzare Marc Marquez. Certo, Lorenzo ha vinto 5 campionati del mondo, ma ? fermo da un anno, dopo una stagione disastrosa con Honda e dopo aver impiegato circa un anno e mezzo a far girare le cose sulla Ducati. Non discuto le doti di Lorenzo, ma certamente si tratta di una scommessa che si tirerebbe dietro, in pi?, il fardello di dover vincere il mondiale per forza. Puntare su un giovane, e nello specifico vedo molto bene Francesco Bagnaia, potrebbe significare non dover fare i conti con questo peso, trattandosi di un esordiente, e avere quei margini di serenit? che servono per un progetto pi? a lungo termine. Quando ero in Ducati prendemmo un certo Casey Stoner: era un giovane e non era nessuno, ma vinse il mondiale. Quando ero in Honda prendemmo Marc Marquez: era un giovane che cadeva molto, ma vinse subito il mondiale. Il futuro ? comunque sempre dei giovani. Scommessa per scommessa, tanto vale puntare su Pecco.
HONDA: SENZA MARQUEZ IL NULLA?
Su Honda potremmo aprire un capitolo infinito, ma anche fare una sintesi estrema: ? Marquez dipendente. Quindi, sperando che Marc possa tornare quanto prima e nelle migliori condizioni gi? a Misano, non c?? molto da aggiungere. Se non che il grosso errore fatto, sempre dal mio punto di vista, ? stato quello di non voler rinnovare con Dani Pedrosa, che era disposto a fare il collaudatore e che oggi ? senza dubbio il miglior collaudatore sulla piazza. E? andato a prendere quel ruolo in KTM e oggi la crescita della moto austriaca ? evidente e sotto gli occhi di tutti. Quanto agli altri piloti, ? chiaro che come Marquez attualmente non c?? nessuno e anche l? probabilmente poteva valere il discorso fatto per Ducati. Nel caso di Honda, la scommessa poteva essere Mirr, pi? di Alex Marquez prima e Pol Espargar? adesso che s? avr? esperienza, ma non sta dimostrando moltissimo neanche ora che ha una moto molto competitiva. Non ho mai nascosto di non capire le scelte ultime di Honda.
KTM: SOLIDA REALTA??
Grandissimi. In poco tempo sono arrivati ad imporsi nel mondiale, con un lavoro costante e con grande metodo, crescendo sempre senza sbavature di sorta. Contestualmente hanno fatto scelte oculate sul mercato e occhio, perch? quel Binder l? ? uno forte veramente. Lo dicevo ben prima che vincesse la prima gara e se ne accorgessero tutti. In pi?, in KTM c?? quel Dani Pedrosa che, come dicevo prima, ? in grado di far fare il salto di categoria recitando il ruolo chiave di tester. Forse l?anello debole, ammesso che di anello debole si possa parlare, ? proprio Pol Espargar?.
SUZUKI: ESEMPIO PER TUTTI?
Insieme a KTM ? il team che sta facendo vedere la migliore crescita e ha anche due ottimi piloti. Ecco, il loro ? un esempio di progetto a lungo termine e senza pressioni, cominciato con Vinales e proseguito puntando sempre su giovani talenti. Non ? un caso che domenica una Suzuki era sul podio. Mir, tra l?altro, ? uno di ottime speranze e che potr? far vedere ancora grandi cose. Anche Rins ? un ottimo pilota, ma deve imparare ad essere pi? costante: domenica aveva avuto un avvertimento nella stessa curva su cui un giro dopo ? caduto.
APRILIA: VERRA' MEGLIO?
Aprilia adesso ? un grande punto interrogativo, ma non vedo colpe dirette addebitabili alla casa di Noale. Si trovano oggettivamente in una situazione difficile, con un solo pilota e con una moto che non ha ancora espresso il suo reale potenziale. Non ? facile avere un parametro chiaro quando ci sono queste condizioni e capisco le difficolt? che un team relativamente giovane pu? trovare.
La soluzione potrebbe essere Andrea Dovizioso?
Potrebbe, certo. Sicuramente Andrea Dovizioso ? uno adatto per questo tipo di progetti, ma in Aprilia hanno gi? fatto sapere di voler aspettare l?esito del ricorso sulla squalifica di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto non ? l?ultimo arrivato e capisco, quindi, la scelta di Aprilia. Tutto, ora, ? su Aleix Espargar?, un buon pilota, per carit?, ma uno che non ? mai salito sul podio, mentre sull?altra sella c?? il collaudatore. Difficile azzardare scenari oggi, bisogna aspettare e attenersi ai fatti e cio? all?intenzione di attendere Iannone.
YAMAHA: MOTO DA RIVEDERE?
Mi viene tanto da sorridere quando sento parlare di Yamaha che non va. Fino a domenica ? stata la moto pi? vincente. In Austria le ? mancata un po? di velocit?, ma ? cos? da sempre, e questo non significa certo che a Ywata non hanno fatto una buona moto. Valentino, nonostante i suoi 41 anni, sta andando molto bene e ha gi? fatto un podio e ottime prestazioni. Anche gli altri sono tutti saliti gi? sul podio. Se questo ? andare male, ci metterebbe la firma chiunque ad andare male cos?. Se ultimamente qualche prestazione ? stata deludente, probabilmente, ? pi? per i piloti che per la moto: Morbidelli ha avuto sfortuna in due occasioni, Quartararo ha forse peccato di inesperienza e veemenza commettendo qualche errorino di troppo, Vinales ? l?eterna incognita che alterna qualifiche pazzesche a gare da dimenticare.
PILOTI: ITALIANI DI BUONE SPERANZE?
Ce ne sono sempre, se c?? un problema in MotoGP, semmai, ? che i piloti che vincono sono sempre e solo spagnoli e italiani e in un?ottica di internazionalizzazione di questo sport non ? il massimo per crescere in ogni angolo del mondo. Quanto agli italiani, Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia non saranno due di passaggio e hanno gi? dimostrato che meritano ampiamente il palcoscenico della MotoGP e pure ruoli da protagonisti. Guardando, invece, nella Moto2, i nomi che viene da fare sono quelli di Luca Marini e Enea Bastianini: li vedo pi? pronti di altri e non ? un caso se sono l? a giocarsi il mondiale.
Fonte mowmag.com
Dalla A di Aprilia fino alla Z di Zarco in sette temi. Passando per la scommessa Bagnaia (?Ducati punti su di lui?), Binder fenomeno, gli Espargar? che fanno sorgere dubbi, Lorenzo che ? fermo da troppo (?E poi solo i giovani scalzano i campioni?), Valentino miracoloso, e miracolato, a 41 anni. La nostra strana intervista a Livio Suppo, l'uomo che ha portato Stoner in Ducati e Marquez in Honda...
Sono stati tantissimi gli spunti offerti dal week end di gara al Gran Premio d?Austria, con i temi su un piatto gi? ricco che ? diventato addirittura colmo dopo l?incidente provocato da Joahnn Zarco. Serviva, quindi, un occhio analitico capace di fare ordine e noi di MOW, che siamo confusionari e sempre incasinati, abbiamo deciso di farci dare una mano da uno che ne sa di ordine e ne sa, anche tanto, di MotoGP. A Livio Suppo, ex team manager di Ducati ai tempi di Stoner e di Honda ai tempi del primo mondiale in classe regina vinto da Marc Marquez, abbiamo fatto 7 macrodomande.
DUCATI: E ADESSO?
? stata una settimana davvero particolare. Cominciata con l?annuncio da parte di Andrea Dovizioso, che ha fatto sapere tramite il suo manager di non essere pi? disposto a proseguire la sua storia con Ducati. Penso che la stessa convinzione l?avesse maturata anche la stessa Ducati: si capiva che ormai non c?erano le condizioni per andare avanti. Dispiace, ma sono le corse. Non so esattamente quali possono essere stati i motivi, quanto realmente c?entrino i soldi, gli ingaggi e cose cos?, ma sicuramente in quella famiglia si era rotto qualcosa da tempo e devo riconoscere che Andrea ha avuto un grandissimo coraggio. Perch? ha fatto questa scelta senza avere una garanzia per il futuro: selle libere non ce ne sono. La stessa Aprilia, alla quale viene accostato in queste ore, ha fatto sapere di voler aspettare Iannone. Se penso adesso a Dovizioso mi viene in mente Rosberg, che si ? ritirato dopo essersi laureato campione del mondo. Glielo auguro, non di ritirarsi, ma di vincere il mondiale, perch? quest?anno ne ha davvero la possibilit?.
E in Ducati cosa accadr??
Il futuro non posso prevederlo e non mi va di esprimere giudizi su tutta la vicenda, anche perch? non ne conosco perfettamente i termini. Per? a livello personale mi viene da dire che i grandi campioni vengono scalzati da nuovi giovani campioni e quasi mai dai senatori. Quindi ho dubbi che possa essere Jorge Lorenzo a scalzare Marc Marquez. Certo, Lorenzo ha vinto 5 campionati del mondo, ma ? fermo da un anno, dopo una stagione disastrosa con Honda e dopo aver impiegato circa un anno e mezzo a far girare le cose sulla Ducati. Non discuto le doti di Lorenzo, ma certamente si tratta di una scommessa che si tirerebbe dietro, in pi?, il fardello di dover vincere il mondiale per forza. Puntare su un giovane, e nello specifico vedo molto bene Francesco Bagnaia, potrebbe significare non dover fare i conti con questo peso, trattandosi di un esordiente, e avere quei margini di serenit? che servono per un progetto pi? a lungo termine. Quando ero in Ducati prendemmo un certo Casey Stoner: era un giovane e non era nessuno, ma vinse il mondiale. Quando ero in Honda prendemmo Marc Marquez: era un giovane che cadeva molto, ma vinse subito il mondiale. Il futuro ? comunque sempre dei giovani. Scommessa per scommessa, tanto vale puntare su Pecco.
HONDA: SENZA MARQUEZ IL NULLA?
Su Honda potremmo aprire un capitolo infinito, ma anche fare una sintesi estrema: ? Marquez dipendente. Quindi, sperando che Marc possa tornare quanto prima e nelle migliori condizioni gi? a Misano, non c?? molto da aggiungere. Se non che il grosso errore fatto, sempre dal mio punto di vista, ? stato quello di non voler rinnovare con Dani Pedrosa, che era disposto a fare il collaudatore e che oggi ? senza dubbio il miglior collaudatore sulla piazza. E? andato a prendere quel ruolo in KTM e oggi la crescita della moto austriaca ? evidente e sotto gli occhi di tutti. Quanto agli altri piloti, ? chiaro che come Marquez attualmente non c?? nessuno e anche l? probabilmente poteva valere il discorso fatto per Ducati. Nel caso di Honda, la scommessa poteva essere Mirr, pi? di Alex Marquez prima e Pol Espargar? adesso che s? avr? esperienza, ma non sta dimostrando moltissimo neanche ora che ha una moto molto competitiva. Non ho mai nascosto di non capire le scelte ultime di Honda.
KTM: SOLIDA REALTA??
Grandissimi. In poco tempo sono arrivati ad imporsi nel mondiale, con un lavoro costante e con grande metodo, crescendo sempre senza sbavature di sorta. Contestualmente hanno fatto scelte oculate sul mercato e occhio, perch? quel Binder l? ? uno forte veramente. Lo dicevo ben prima che vincesse la prima gara e se ne accorgessero tutti. In pi?, in KTM c?? quel Dani Pedrosa che, come dicevo prima, ? in grado di far fare il salto di categoria recitando il ruolo chiave di tester. Forse l?anello debole, ammesso che di anello debole si possa parlare, ? proprio Pol Espargar?.
SUZUKI: ESEMPIO PER TUTTI?
Insieme a KTM ? il team che sta facendo vedere la migliore crescita e ha anche due ottimi piloti. Ecco, il loro ? un esempio di progetto a lungo termine e senza pressioni, cominciato con Vinales e proseguito puntando sempre su giovani talenti. Non ? un caso che domenica una Suzuki era sul podio. Mir, tra l?altro, ? uno di ottime speranze e che potr? far vedere ancora grandi cose. Anche Rins ? un ottimo pilota, ma deve imparare ad essere pi? costante: domenica aveva avuto un avvertimento nella stessa curva su cui un giro dopo ? caduto.
APRILIA: VERRA' MEGLIO?
Aprilia adesso ? un grande punto interrogativo, ma non vedo colpe dirette addebitabili alla casa di Noale. Si trovano oggettivamente in una situazione difficile, con un solo pilota e con una moto che non ha ancora espresso il suo reale potenziale. Non ? facile avere un parametro chiaro quando ci sono queste condizioni e capisco le difficolt? che un team relativamente giovane pu? trovare.
La soluzione potrebbe essere Andrea Dovizioso?
Potrebbe, certo. Sicuramente Andrea Dovizioso ? uno adatto per questo tipo di progetti, ma in Aprilia hanno gi? fatto sapere di voler aspettare l?esito del ricorso sulla squalifica di Andrea Iannone. Il pilota di Vasto non ? l?ultimo arrivato e capisco, quindi, la scelta di Aprilia. Tutto, ora, ? su Aleix Espargar?, un buon pilota, per carit?, ma uno che non ? mai salito sul podio, mentre sull?altra sella c?? il collaudatore. Difficile azzardare scenari oggi, bisogna aspettare e attenersi ai fatti e cio? all?intenzione di attendere Iannone.
YAMAHA: MOTO DA RIVEDERE?
Mi viene tanto da sorridere quando sento parlare di Yamaha che non va. Fino a domenica ? stata la moto pi? vincente. In Austria le ? mancata un po? di velocit?, ma ? cos? da sempre, e questo non significa certo che a Ywata non hanno fatto una buona moto. Valentino, nonostante i suoi 41 anni, sta andando molto bene e ha gi? fatto un podio e ottime prestazioni. Anche gli altri sono tutti saliti gi? sul podio. Se questo ? andare male, ci metterebbe la firma chiunque ad andare male cos?. Se ultimamente qualche prestazione ? stata deludente, probabilmente, ? pi? per i piloti che per la moto: Morbidelli ha avuto sfortuna in due occasioni, Quartararo ha forse peccato di inesperienza e veemenza commettendo qualche errorino di troppo, Vinales ? l?eterna incognita che alterna qualifiche pazzesche a gare da dimenticare.
PILOTI: ITALIANI DI BUONE SPERANZE?
Ce ne sono sempre, se c?? un problema in MotoGP, semmai, ? che i piloti che vincono sono sempre e solo spagnoli e italiani e in un?ottica di internazionalizzazione di questo sport non ? il massimo per crescere in ogni angolo del mondo. Quanto agli italiani, Franco Morbidelli e Francesco Bagnaia non saranno due di passaggio e hanno gi? dimostrato che meritano ampiamente il palcoscenico della MotoGP e pure ruoli da protagonisti. Guardando, invece, nella Moto2, i nomi che viene da fare sono quelli di Luca Marini e Enea Bastianini: li vedo pi? pronti di altri e non ? un caso se sono l? a giocarsi il mondiale.
Fonte mowmag.com
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