In un lungo posto si Instagram il nove volte campione del mondo ? tornato a commentare il pauroso incidente del Red Bull Ring.
?Le immagini dalla mia telecamera sono quelle che mi fanno pi? paura, perch? da qui si pu? capire la velocit? con cui la moto di Franco ha attraversato la pista proprio davanti a me?. Si apre cos?, con l?ammissione pi? profonda che un pilota pu? fare, quella della paura provata in pista, un lungo post pubblicato da Valentino Rossi sul proprio profilo Instagram. Sul popolare social network il nove volte campione del mondo di casa Yamaha ? tornato a commentare il terrificante incidente occorso domenica scorsa al Red Bull Ring, che ha visto Johann Zarco e Franco Morbidelli toccarsi e cadere ad oltre 300 km/h e le loro due moto volare a pochi millimetri di distanza dalle due Yamaha ufficiali di Rossi e Maverick Vinales.
Rossi, nella sua analisi a mente fredda, ? tornato a puntare il dito contro Johann Zarco, a suo dire responsabile della caduta, pur con le attenuanti del caso: ?La moto ? passata talmente forte che io non l?ho neanche vista, quando sono tornato ai box ero gi? abbastanza scosso per aver visto la moto di Zarco letteralmente volare sopra la testa di Maverick. Miracolosamente non si ? fatto male nessuno ma spero che questo incidente faccia riflettere tutti, soprattutto noi piloti. Zarco non ha intenzionalmente causato una carambola del genere, ma resta comunque un grave errore di valutazione, che un pilota di MotoGP non pu? permettersi, soprattutto in una staccata da 310 km/h?.
Rossi, proseguendo nell?analisi dell?accaduto, ? poi entrato nel dettaglio della dinamica del contatto avvenuto tra le due moto, stigmatizzando l?azzardo cercato dal pilota francese del team Avintia Ducati: ?Spostandosi velocemente sulla destra e frenando ?in faccia? a Franco, [Zarco] non gli ha lasciato il posto per rallentare, quindi Morbidelli non ha potuto fare altro che centrarlo a tutta velocit?. Capisco che in gara ci si gioca tanto e tutti danno il massimo per stare davanti, ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro ? uno sport pericoloso e l?incolumit? nostra e dei nostri avversari ? molto pi? importante che guadagnare una posizione? ha concluso il centauro di Tavullia.
Fonte FormulaPassion.it
?Le immagini dalla mia telecamera sono quelle che mi fanno pi? paura, perch? da qui si pu? capire la velocit? con cui la moto di Franco ha attraversato la pista proprio davanti a me?. Si apre cos?, con l?ammissione pi? profonda che un pilota pu? fare, quella della paura provata in pista, un lungo post pubblicato da Valentino Rossi sul proprio profilo Instagram. Sul popolare social network il nove volte campione del mondo di casa Yamaha ? tornato a commentare il terrificante incidente occorso domenica scorsa al Red Bull Ring, che ha visto Johann Zarco e Franco Morbidelli toccarsi e cadere ad oltre 300 km/h e le loro due moto volare a pochi millimetri di distanza dalle due Yamaha ufficiali di Rossi e Maverick Vinales.
Rossi, nella sua analisi a mente fredda, ? tornato a puntare il dito contro Johann Zarco, a suo dire responsabile della caduta, pur con le attenuanti del caso: ?La moto ? passata talmente forte che io non l?ho neanche vista, quando sono tornato ai box ero gi? abbastanza scosso per aver visto la moto di Zarco letteralmente volare sopra la testa di Maverick. Miracolosamente non si ? fatto male nessuno ma spero che questo incidente faccia riflettere tutti, soprattutto noi piloti. Zarco non ha intenzionalmente causato una carambola del genere, ma resta comunque un grave errore di valutazione, che un pilota di MotoGP non pu? permettersi, soprattutto in una staccata da 310 km/h?.
Rossi, proseguendo nell?analisi dell?accaduto, ? poi entrato nel dettaglio della dinamica del contatto avvenuto tra le due moto, stigmatizzando l?azzardo cercato dal pilota francese del team Avintia Ducati: ?Spostandosi velocemente sulla destra e frenando ?in faccia? a Franco, [Zarco] non gli ha lasciato il posto per rallentare, quindi Morbidelli non ha potuto fare altro che centrarlo a tutta velocit?. Capisco che in gara ci si gioca tanto e tutti danno il massimo per stare davanti, ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro ? uno sport pericoloso e l?incolumit? nostra e dei nostri avversari ? molto pi? importante che guadagnare una posizione? ha concluso il centauro di Tavullia.
Fonte FormulaPassion.it
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