Il duo Ducati: ?Sar? breve e guai a sbagliare, ma non abbiamo niente da perdere?
Un anno esatto. Danilo Petrucci il 2 giugno 2019 non lo dimenticher? mai. Come due anni prima, ma il 4, era accaduto ad Andrea Dovizioso. Perch? vincere al Mugello da italiani su moto italiana, quella Ducati che dal 2017 ? imbattuta tra le colline della Toscana, ? cosa per pochi. Fosse stata una stagione normale, domenica si sarebbe corso il GP d?Italia. E invece... ?Invece ho fatto un??endurata? con gli amici tra i boschi - racconta Petrucci in collegamento Skype per l?appuntamento speciale del?Inno all?Italia organizzato dalla ?. Mi sono divertito da matti, per? manca quello per cui siamo nati, la scintilla che ci tiene vivi?.
Lo screenshot del 2017
Dovizioso conferma: ?Il Mugello ? la gara dell?anno per qualsiasi italiano, da quando inizi a correre nel Mondiale ? il tuo sogno. Riuscire poi a vincere tutti e due sulla Ducati ? ancora pi? emozionante. L?atmosfera che vivi l? non la trovi da nessuna parte?. Danilo ascolta e sorride: ?Per me ? stato bello anche perch? lo scorso anno ho condiviso tanto tempo con Andrea e ritrovarsi su quel podio... Lui nel 2017 vinse una gara pazzesca, la prima di tante in una stagione in cui si gioc? il Mondiale e io finii terzo, lo scorso anno ? successo a parti inverse. Per? mi emozionai di pi? nel 2017, fu il mio primo podio vero in una gara storica e con una moto satellite. E mi misi a piangere come invece non feci l?anno scorso: come screenshot del telefono ho la foto di quel giorno con Andrea che mi alza gli occhiali mentre piango?.
Amici rivali
I due sono compagni, rivali, ma anche amici, cosa rara nel mondo competitivo delle corse: ?Tra noi c?? tanta rivalit?, sarebbe sbagliato negarlo spiega Dovizioso la maturit?, l?intelligenza e la tranquillit? nel vivere il nostro sogno di essere piloti professionisti. So che da molti questa cosa ? vista in modo negativo, ma non siamo obbligati a odiarci?. ?Io lo scorso anno gli dedicai la vittoria, mi venne dal cuore perch? Andrea mi ha davvero dato tanto, e non ? scontato.
Lui ? prima di tutto una bella persona e sono contento di averlo vissuto umanamente e sportivamente?. Le sfide sono anche quelle del cross, grande passione di entrambi. ?L? purtroppo il pi? forte ? lui, ma ci sto lavorando? ammette Dovizioso. ?Per? lui va pi? forte con la MotoGP, quindi non conta niente? ride Petrux, il cui sogno ? correre un giorno la Dakar. ?Ultimamente pi? che un sogno sta quasi diventando una necessit?, visto come si stanno mettendo le cose? dice, riferendosi a un 2021 che quasi sicuramente lo vedr? lasciare la Ducati, sempre che Andrea non trovi l?accordo per rinnovare con Borgo Panigale.
Nessun dorma
Ma intanto c?? da iniziare a pensare al Mondiale che partir? il 19 luglio con il doppio appuntamento da Jerez. ?Sar? diverso e per nulla facile, con meno gare bisogner? partire subito aggressivi ma un errore rischi di pagarlo caro. Marquez ovviamente ? il pilota da battere, ma ho visto molto in forma i piloti Yamaha.
Siamo in tanti? ammette Dovizioso. ?In pi? correndo solo su 6-7 circuiti non ci sono troppe piste favorevoli alla Ducati: s?, c?? l?Austria, ma l? Andrea ha vinto lui due volte all?ultima curva, non la moto. Nessuno potr? sbagliare, ma nella posizione in cui sono io non ho niente da perdere, voglio togliermi delle soddisfazioni personali al di l? di quello che sar? il futuro?.
La Gazzetta dello Sport 2 Jun 2020 Di Paolo Ianieri
Un anno esatto. Danilo Petrucci il 2 giugno 2019 non lo dimenticher? mai. Come due anni prima, ma il 4, era accaduto ad Andrea Dovizioso. Perch? vincere al Mugello da italiani su moto italiana, quella Ducati che dal 2017 ? imbattuta tra le colline della Toscana, ? cosa per pochi. Fosse stata una stagione normale, domenica si sarebbe corso il GP d?Italia. E invece... ?Invece ho fatto un??endurata? con gli amici tra i boschi - racconta Petrucci in collegamento Skype per l?appuntamento speciale del?Inno all?Italia organizzato dalla ?. Mi sono divertito da matti, per? manca quello per cui siamo nati, la scintilla che ci tiene vivi?.
Lo screenshot del 2017
Dovizioso conferma: ?Il Mugello ? la gara dell?anno per qualsiasi italiano, da quando inizi a correre nel Mondiale ? il tuo sogno. Riuscire poi a vincere tutti e due sulla Ducati ? ancora pi? emozionante. L?atmosfera che vivi l? non la trovi da nessuna parte?. Danilo ascolta e sorride: ?Per me ? stato bello anche perch? lo scorso anno ho condiviso tanto tempo con Andrea e ritrovarsi su quel podio... Lui nel 2017 vinse una gara pazzesca, la prima di tante in una stagione in cui si gioc? il Mondiale e io finii terzo, lo scorso anno ? successo a parti inverse. Per? mi emozionai di pi? nel 2017, fu il mio primo podio vero in una gara storica e con una moto satellite. E mi misi a piangere come invece non feci l?anno scorso: come screenshot del telefono ho la foto di quel giorno con Andrea che mi alza gli occhiali mentre piango?.
Amici rivali
I due sono compagni, rivali, ma anche amici, cosa rara nel mondo competitivo delle corse: ?Tra noi c?? tanta rivalit?, sarebbe sbagliato negarlo spiega Dovizioso la maturit?, l?intelligenza e la tranquillit? nel vivere il nostro sogno di essere piloti professionisti. So che da molti questa cosa ? vista in modo negativo, ma non siamo obbligati a odiarci?. ?Io lo scorso anno gli dedicai la vittoria, mi venne dal cuore perch? Andrea mi ha davvero dato tanto, e non ? scontato.
Lui ? prima di tutto una bella persona e sono contento di averlo vissuto umanamente e sportivamente?. Le sfide sono anche quelle del cross, grande passione di entrambi. ?L? purtroppo il pi? forte ? lui, ma ci sto lavorando? ammette Dovizioso. ?Per? lui va pi? forte con la MotoGP, quindi non conta niente? ride Petrux, il cui sogno ? correre un giorno la Dakar. ?Ultimamente pi? che un sogno sta quasi diventando una necessit?, visto come si stanno mettendo le cose? dice, riferendosi a un 2021 che quasi sicuramente lo vedr? lasciare la Ducati, sempre che Andrea non trovi l?accordo per rinnovare con Borgo Panigale.
Nessun dorma
Ma intanto c?? da iniziare a pensare al Mondiale che partir? il 19 luglio con il doppio appuntamento da Jerez. ?Sar? diverso e per nulla facile, con meno gare bisogner? partire subito aggressivi ma un errore rischi di pagarlo caro. Marquez ovviamente ? il pilota da battere, ma ho visto molto in forma i piloti Yamaha.
Siamo in tanti? ammette Dovizioso. ?In pi? correndo solo su 6-7 circuiti non ci sono troppe piste favorevoli alla Ducati: s?, c?? l?Austria, ma l? Andrea ha vinto lui due volte all?ultima curva, non la moto. Nessuno potr? sbagliare, ma nella posizione in cui sono io non ho niente da perdere, voglio togliermi delle soddisfazioni personali al di l? di quello che sar? il futuro?.
La Gazzetta dello Sport 2 Jun 2020 Di Paolo Ianieri
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