Jorge Lorenzo si ? confidato a Casa Sky Sport: "Sono poche le possibilit? che torni nel Mondiale, sono in un'altra fase della mia vita. La rivalit? con Rossi mi ha migliorato. Quartararo sar? tra i favoriti del Mondiale. Ducati? Con pi? pazienza avremmo potuto giocarci il titolo". Il GP virtuale del Red Bull Ring domenica 12 aprile in diretta dalle 14:45 su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno
Jorge Lorenzo ? stato protagonista di una lunga chiacchierata a Casa Sky Sport. Tanti gli argomenti trattati, a cominciare dall'isolamento che ha sorpreso il maiorchino a Dubai: "Il piano era quello di fare qualche giorno di vacanza a Dubai, quando ? esplosa l'emergenza coronavirus eravamo qui - ha spiegato -. I miei amici sono tornati, io sono rimasto qui perch? ? stato chiuso anche l'aeroporto. E' gi? qualche settimana che sono qui da solo, ma resisto. Sono cosciente del pericolo che c'?, quindi resto in stanza e resto connesso con il mondo attraverso i miei account social. Sto imparando anche le lingue". Lorenzo ha annunciato il suo ritiro dalla MotoGP sei mesi fa, ma al momento non ha alcun ripensamento circa un suo ritorno in pista nel Mondiale: "Mi sento bene fisicamente, potrei essere ancora in grado di fare il pilota - ha spiegato -. Ma ? pi? una questione mentale, sono in un'altra fase della mia vita. Voglio sfruttare pi? tempo libero e quando lavoro, voglio dedicarmi ad altre attivit?. Ci sono poche possibilit? che torni a correre, siamo al 98% che non torni. Poi nessuno mi ha chiamato".
Lorenzo: "La Honda mi ha creato problemi, ma non avevo paura"
Jorge torna anche sull'esperienza con la Honda, moto con cui ha chiuso la carriera: "La Honda 2019 mi ha creato problemi, solo Marquez ? riuscito a domarla - ha detto -. Con il mio stile di guida, anche se ci provavo, arrivavo a un punto che se spingevo non riuscivo a capire dov'era il limite. Alla fine rischiavo di cadere e non avevo fiducia, ma non si pu? parlare di paura come ? stato detto da molti". A proposito di stile di guida, Lorenzo ? chiaro: "Ho sempre privilegiato una guida pulita, ma la differenza tra l'aggressivit? e il difensivismo ? come nel calcio. Pu? vincere la Champions sia Guardiola che gioca offensivo, che Mourinho che si difende e punge in contropiede. La stessa cosa succede in MotoGP". L'evoluzione di Lorenzo ? stata dal punto di vista tecnico e mentale: "Nel corso degli anni sono diventato quasi un robot a livello di concentrazione, mentre prima ero pi? passionale e vivevo pi? emotivamente i GP momento dopo momento. Con il tempo mi sono trasformato, diventando un pilota pi? cerebrale".
Lorenzo: "Quartararo tra i favoriti per il Mondiale"
Lorenzo ? tornato su un episodio che ha contraddistinto la sua carriera. Ad Assen 2013 Jorge corre con la clavicola fratturata dopo 30 ore dall'intervento e arriva 5? al traguardo: "Ho capito subito che mi ero rotto la clavicola, era gi? la settima-ottava volta - ha detto -. Ho detto al mio manager che volevo subito operarmi, siamo volati a Barcellona e il giorno dopo ho pensato di tornare in Olanda a correre. Non l'aveva mai fatto nessuno, mi hanno dato del pazzo. Ho finito quinto, non penso che mai nessuno potr? riuscire a fare una cosa del genere". Poi un nome su un possibile favorito per la lotta al titolo: "Quartararo andr? sempre meglio, perch? un pilota migliora ogni anno. Se continua cos?, lavorando e senza infortuni, sar? uno dei favoriti per il titolo".
Lorenzo: "Rivalit? con Valentino mi ha migliorato. Ducati? Potevamo vincere titolo"
Lorenzo ha poi parlato della rivalit? con Valentino Rossi, uno dei grandi avversari battuti in carriera: "La rivalit? con Valentino mi ha migliorato tantissimo - ha detto -. Ci siamo stimolati entrambi, ci nascondevamo i nostri segreti. Dal punto di vista mediatico ? stato molto importante, la gente parla ancora della gara di Barcellona o del Mondiale 2015. Si parlava pi? di moto che di calcio. Sono orgoglioso di aver lottato con un campione come Valentino, di aver vinto e perso contro di lui". Lorenzo ? stato l'unico pilota ad aver vinto un Mondiale contro Marquez, Valentino e Stoner: "Sono stato l'unico in effetti ad aver battuto tutti, non ci avevo mai pensato. Il pi? importante titolo ? stato il primo, perch? mi ha tolto la pressione pi? grande di aver vinto. Tutto il resto ? stato un regalo". Il tre volte iridato ? poi tornato sull'avventura in Ducati, due anni conclusi a un passo dalla maturazione di un sogno: "Con Ducati si conosce la storia - ha detto -. Loro avevano investito molto su di me, io avevo vinto tre Mondiali e valevo lo sforzo economico. Dopo un anno e mezzo non avevamo ancora vinto una gara. Se avessi vinto a Misano, forse, la storia sarebbe cambiata. Hanno fatto un discorso economico, Petrucci gli sarebbe costato meno ed era italiano. Peccato, perch? non c'? stata la pazienza di attendere e forse ? stato deciso tutto troppo presto. In quel momento abbiamo trovato quella cosa che ci ha permesso di vincere, ma era troppo tardi. Nel 2019 avremmo potuto giocarci il Mondiale".
da sky sport