Il pilota australiano pur con qualche errore di troppo sta disputando la sua miglior stagione nella classe regina
3 min
La Ducati GP-19 satellite affidata al team Pramac ? sicuramente un fattore che sta aiutando Jack Miller a brillare in questo 2019, ma l?australiano ci ha anche messo del suo in una prima met? di stagione che lo vede chiudere al settimo posto in classifica come primo pilota di un team indipendente a quota 70 punti.
E dire che in Qatar il via ? stato ad handicap per il classe 1995, ritrovatosi incredibilmente senza sella in una gara che avrebbe potuto vederlo grande protagonista. Miller non si ? perso d?animo e nella doppietta sud e nord americana ha messo segno un quarto e un terzo posto scintillanti, specialmente il podio di Austin dove ? risultato il miglior pilota Ducati davanti agli ufficiali Dovizioso e Petrucci. Con il ritorno in Europa, per?, la corsa alla sella nel team ufficiale ha avuto una battuta d?arresto subito a Jerez, dove ? caduto tentando di resistere inutilmente in un finale di gara dove era in crisi di gomme.
A Le Mans un altro guizzo, ovvero il bellissimo botta e risposta con Marc Marquez a inizio gara. Al traguardo, per?, Dovizioso e Petrucci hanno avuto la meglio. Si arriva cos? in Italia al Mugello, dove Miller ha provato a giocarsi tutte le sue carte per inseguire il sogno chiamato Ducati ufficiale. Dopo aver messo a segno il giro veloce, Miller ha perso l?anteriore alla Luco vedendo svanire in un colpo solo gara e promozione. Da Barcellona al Sachsenring Miller non ha strafatto portando a casa punti preziosi che rendono la sua classifica decisamente positiva.
La Ducati ? pronta a mettere a disposizione dell?australiano una GP-20 anche nella prossima stagione (sarebbero quindi quattro le Ducati ufficiali dal momento che a Bagnaia spetter? per contratto), la KTM sogna di riportarlo a vestire la casacca arancionera con cui ha sfiorato il titolo in Moto3 nel 2014. Ci? che conta per Miller ? avere le carte in regola per pretendere un trattamento tecnico di primo livello, una condizione che al termine del 2017 non era affatto scontata dopo il divorzio dalla Honda.
Jack Miller: voto 6.5, affermato
https://www.formulapassion.it/motors...ti-446428.html
13 Voti
Pubblicato il 22 Luglio 2019 ore 12:30
3 min
La Ducati GP-19 satellite affidata al team Pramac ? sicuramente un fattore che sta aiutando Jack Miller a brillare in questo 2019, ma l?australiano ci ha anche messo del suo in una prima met? di stagione che lo vede chiudere al settimo posto in classifica come primo pilota di un team indipendente a quota 70 punti.
E dire che in Qatar il via ? stato ad handicap per il classe 1995, ritrovatosi incredibilmente senza sella in una gara che avrebbe potuto vederlo grande protagonista. Miller non si ? perso d?animo e nella doppietta sud e nord americana ha messo segno un quarto e un terzo posto scintillanti, specialmente il podio di Austin dove ? risultato il miglior pilota Ducati davanti agli ufficiali Dovizioso e Petrucci. Con il ritorno in Europa, per?, la corsa alla sella nel team ufficiale ha avuto una battuta d?arresto subito a Jerez, dove ? caduto tentando di resistere inutilmente in un finale di gara dove era in crisi di gomme.
A Le Mans un altro guizzo, ovvero il bellissimo botta e risposta con Marc Marquez a inizio gara. Al traguardo, per?, Dovizioso e Petrucci hanno avuto la meglio. Si arriva cos? in Italia al Mugello, dove Miller ha provato a giocarsi tutte le sue carte per inseguire il sogno chiamato Ducati ufficiale. Dopo aver messo a segno il giro veloce, Miller ha perso l?anteriore alla Luco vedendo svanire in un colpo solo gara e promozione. Da Barcellona al Sachsenring Miller non ha strafatto portando a casa punti preziosi che rendono la sua classifica decisamente positiva.
La Ducati ? pronta a mettere a disposizione dell?australiano una GP-20 anche nella prossima stagione (sarebbero quindi quattro le Ducati ufficiali dal momento che a Bagnaia spetter? per contratto), la KTM sogna di riportarlo a vestire la casacca arancionera con cui ha sfiorato il titolo in Moto3 nel 2014. Ci? che conta per Miller ? avere le carte in regola per pretendere un trattamento tecnico di primo livello, una condizione che al termine del 2017 non era affatto scontata dopo il divorzio dalla Honda.
Jack Miller: voto 6.5, affermato
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