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? lecito domandarsi con quale spirito Danilo Petrucci affronter? la sua esperienza nel team ufficiale Ducati, dopo le tante dichiarazioni dei vertici di Borgo Panigale sulla volont? di correre 'ad una sola punta'
?La ragione per cui abbiamo scelto Petrucci e non Lorenzo per il 2019 ? stata la volont? di non dividere le vittorie tra due piloti, ma di averne uno solo capace di cogliere un successo quando la moto ? in grado di vincere. Nelle altre marche oggi ? cos?. Non si dividono i punti. Quindi abbiamo scommesso su questo per l?anno prossimo e ce la giocheremo con Dovizioso, perch?, nel momento in cui abbiamo preso la decisione, era il pilota pi? solido sul quale costruire una simile strategia?: le parole di Claudio Domenicali, gran capo della Ducati al giornale spagnolo As, suonano come titoli di coda alle ambizioni in rosso di Danilo Petrucci, ancor prima che quest?ultimo possa salire in sella al team ufficiale di Borgo Panigale.
Un primo e un secondo pilota, come chiaramente ammesso anche dallo stesso Dovizioso non pi? tardi di tre mesi fa: ?Quando ci sono due piloti top si sta molto attenti a quello che pu? fare l?altro, perch? bisogna arrivargli sempre davanti. Con Danilo non sar? cos?, e scopriremo un lato positivo?. Un approccio ?innovativo?, ha aggiunto poi Petrucci, chiaramente consapevole del destino che lo attender?, ovvero fare il gregario ? o il ?maggiordomo?, ricalcando le recenti polemiche della F1 sul ruolo di Bottas in Mercedes ? del caposquadra Dovi.
La mossa, sulla carta, ha molteplici controindicazioni. Il Motomondiale ? ben differente dalla Formula 1, e vedere un centauro a disposizione del compagno di squadra sin dalla prima gara del campionato sarebbe una novit? assoluta. E in caso di difficolt? di Dovizioso a reggere la pressione ? basti ricordare il calo prestazionale e di concentrazione avuto appena annunciato il rinnovo ? potrebbe lasciare a bocca asciutta la Rossa a due ruote per un altro campionato. Nonostante una moto iper competitiva.
La situazione ricorda un po? la firma proprio di Dovizioso per il biennio ?17-?18, quando accett? di restare nel team per fare da spalla alla superstar Lorenzo, ad 1/4 dello stipendio del maiorchino. Ma qualcosa and? diversamente e la grande competitivit? dell?italiano mise in crisi il management Ducati, al punto che nei primi mesi del 2018 era chiara la possibilit? di poter garantire lo stipendio top ad uno solo dei due ?galli nel pollaio?.
lo stesso Petrucci avendo rifiutato l?opzione per il rinnovo ? autografando un semplice accordo annuale ? ha voluto tenersi le mani libere. Sia nel caso di una situazione troppo difficile da sopportare come seconda guida, che nell?eventualit? di un exploit prestazionale nei confronti del Dovi. In questo modo la storia si ripeterebbe: con il ternano che a fine 2019 si troverebbe in una posizione contrattuale di forza in sede di rinnovo. E a Borgo Panigale si rivederebbero le streghe. Petrucci all?altezza o pi? competitivo di Dovizioso: per Ducati uno scenario da incubo. Meglio un maggiordomo che un campione.
FONTE FORMULA PASSION
?La ragione per cui abbiamo scelto Petrucci e non Lorenzo per il 2019 ? stata la volont? di non dividere le vittorie tra due piloti, ma di averne uno solo capace di cogliere un successo quando la moto ? in grado di vincere. Nelle altre marche oggi ? cos?. Non si dividono i punti. Quindi abbiamo scommesso su questo per l?anno prossimo e ce la giocheremo con Dovizioso, perch?, nel momento in cui abbiamo preso la decisione, era il pilota pi? solido sul quale costruire una simile strategia?: le parole di Claudio Domenicali, gran capo della Ducati al giornale spagnolo As, suonano come titoli di coda alle ambizioni in rosso di Danilo Petrucci, ancor prima che quest?ultimo possa salire in sella al team ufficiale di Borgo Panigale.
Un primo e un secondo pilota, come chiaramente ammesso anche dallo stesso Dovizioso non pi? tardi di tre mesi fa: ?Quando ci sono due piloti top si sta molto attenti a quello che pu? fare l?altro, perch? bisogna arrivargli sempre davanti. Con Danilo non sar? cos?, e scopriremo un lato positivo?. Un approccio ?innovativo?, ha aggiunto poi Petrucci, chiaramente consapevole del destino che lo attender?, ovvero fare il gregario ? o il ?maggiordomo?, ricalcando le recenti polemiche della F1 sul ruolo di Bottas in Mercedes ? del caposquadra Dovi.
La mossa, sulla carta, ha molteplici controindicazioni. Il Motomondiale ? ben differente dalla Formula 1, e vedere un centauro a disposizione del compagno di squadra sin dalla prima gara del campionato sarebbe una novit? assoluta. E in caso di difficolt? di Dovizioso a reggere la pressione ? basti ricordare il calo prestazionale e di concentrazione avuto appena annunciato il rinnovo ? potrebbe lasciare a bocca asciutta la Rossa a due ruote per un altro campionato. Nonostante una moto iper competitiva.
La situazione ricorda un po? la firma proprio di Dovizioso per il biennio ?17-?18, quando accett? di restare nel team per fare da spalla alla superstar Lorenzo, ad 1/4 dello stipendio del maiorchino. Ma qualcosa and? diversamente e la grande competitivit? dell?italiano mise in crisi il management Ducati, al punto che nei primi mesi del 2018 era chiara la possibilit? di poter garantire lo stipendio top ad uno solo dei due ?galli nel pollaio?.
lo stesso Petrucci avendo rifiutato l?opzione per il rinnovo ? autografando un semplice accordo annuale ? ha voluto tenersi le mani libere. Sia nel caso di una situazione troppo difficile da sopportare come seconda guida, che nell?eventualit? di un exploit prestazionale nei confronti del Dovi. In questo modo la storia si ripeterebbe: con il ternano che a fine 2019 si troverebbe in una posizione contrattuale di forza in sede di rinnovo. E a Borgo Panigale si rivederebbero le streghe. Petrucci all?altezza o pi? competitivo di Dovizioso: per Ducati uno scenario da incubo. Meglio un maggiordomo che un campione.
FONTE FORMULA PASSION
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