L'unica speranza ? che sia una bozza. La Federazione Motociclistica Italiana ha presentato ai team il progetto 2013 del CIV che prevede alcuni interventi che potrebbero apparire come un passo indietro rispetto alla crescita del massimo Campionato Italiano di velocit? nazionale.
Innanzitutto il numero delle prove: da sei (numero minimo rispetto ad altri campionati nazionali che si disputano in Europa) scendono a cinque, tutte con appuntamenti doppi. Quest'ultima scelta ? stata fatta in nome del risparmio ma forse non si ? tenuto conto che - trasferta a parte - l'unico vantaggio sta nel costo dell'iscrizione, perch? gomme e materiale tecnico vengono in ogni caso consumati. Valida la scelta di abolire le prove libere del gioved? (ma dovr? esserne impedita anche l'organizzazione da parte di altri...) che comunque sposta in avanti l'arrivo dei team e dei piloti sul circuito.
ABOLITA LA SUPERBIKE - Altra decisione che lascia maggiormente perplessi ? quella dell'abolizione della Superbike nel CIV. Proprio nell'anno in cui il Mondiale della categoria va su Mediaset, facendo un importante passo in avanti mediatico, il Campionato Italiano sceglie di abolirla...
Altre potevano essere le soluzioni di incentivazione alla partecipazione (basti pensare a quello che fu fatto con successo anni indietro per la 125 GP) ma si ? scelto invece di tagliare. Inutile il regolamento Stock evoluto perch? porter? sicuramente ad una ulteriore flessione nella classe Stock 1000 (a meno che non si voglia accorpare anche queste due classi, continuando nello scempio degli abbinamenti Supersport-Moto2 e 125 GP-Moto3).
Piuttosto bisognerebbe, invece, chiedersi perch? negli altri Paesi le partecipazioni siano rimaste alte: nel BSB la media della Superbike ? di 32-33 piloti (con 54 nella Stock!!!) e nel Campionato francese sono 36-37, sempre di media...
LA SCELTA DI NON SCEGLIERE - A proposito di Supersport-Moto2 e 125 GP-Moto3 sembra che si vogliano mantenere gli abbinamenti, non tenendo conto delle realt?. La Moto2 (che all'estero ? stata introdotta per ovvi motivi solo in Spagna con una media di 29 presenze) in Italia non ? decollata ma sembra esserci la volont? di mantenerla anche nel 2013... Questa categoria (se fatta bene e non come una Open) ? costosa e se un team trova risorse per fare il CIV con poca differenza tenta la carta del mondiale. Il problema ? che le risorse mancano di base e da noi ci sono solo tre Moto2 e nemmeno di altissimo livello.
Discorso analogo per la Moto3 dove nei Paesi nei quali si ? mantenuta la partecipazione di entrambe le classi (CIV, FFM e IDM) si ? avuta una presenza poco soddisfacente, mentre in Spagna dove la decisione di voltare pagina ? stata chiara, c'? stata una presenza di 35-36 piloti tutti in sella alla Moto3. Una scelta chiara sicuramente potrebbe favorire il passaggio (inevitabile) al quattro tempi, senza grandi problemi economici.
Ora le proposte verranno ulteriormente valutate e saranno presentate definitivamente a Misano e fine luglio. Sperando che qualcosa cambi.
Read more: Il CIV 2013 si ridimensiona
assurdo...
Innanzitutto il numero delle prove: da sei (numero minimo rispetto ad altri campionati nazionali che si disputano in Europa) scendono a cinque, tutte con appuntamenti doppi. Quest'ultima scelta ? stata fatta in nome del risparmio ma forse non si ? tenuto conto che - trasferta a parte - l'unico vantaggio sta nel costo dell'iscrizione, perch? gomme e materiale tecnico vengono in ogni caso consumati. Valida la scelta di abolire le prove libere del gioved? (ma dovr? esserne impedita anche l'organizzazione da parte di altri...) che comunque sposta in avanti l'arrivo dei team e dei piloti sul circuito.
ABOLITA LA SUPERBIKE - Altra decisione che lascia maggiormente perplessi ? quella dell'abolizione della Superbike nel CIV. Proprio nell'anno in cui il Mondiale della categoria va su Mediaset, facendo un importante passo in avanti mediatico, il Campionato Italiano sceglie di abolirla...
Altre potevano essere le soluzioni di incentivazione alla partecipazione (basti pensare a quello che fu fatto con successo anni indietro per la 125 GP) ma si ? scelto invece di tagliare. Inutile il regolamento Stock evoluto perch? porter? sicuramente ad una ulteriore flessione nella classe Stock 1000 (a meno che non si voglia accorpare anche queste due classi, continuando nello scempio degli abbinamenti Supersport-Moto2 e 125 GP-Moto3).
Piuttosto bisognerebbe, invece, chiedersi perch? negli altri Paesi le partecipazioni siano rimaste alte: nel BSB la media della Superbike ? di 32-33 piloti (con 54 nella Stock!!!) e nel Campionato francese sono 36-37, sempre di media...
LA SCELTA DI NON SCEGLIERE - A proposito di Supersport-Moto2 e 125 GP-Moto3 sembra che si vogliano mantenere gli abbinamenti, non tenendo conto delle realt?. La Moto2 (che all'estero ? stata introdotta per ovvi motivi solo in Spagna con una media di 29 presenze) in Italia non ? decollata ma sembra esserci la volont? di mantenerla anche nel 2013... Questa categoria (se fatta bene e non come una Open) ? costosa e se un team trova risorse per fare il CIV con poca differenza tenta la carta del mondiale. Il problema ? che le risorse mancano di base e da noi ci sono solo tre Moto2 e nemmeno di altissimo livello.
Discorso analogo per la Moto3 dove nei Paesi nei quali si ? mantenuta la partecipazione di entrambe le classi (CIV, FFM e IDM) si ? avuta una presenza poco soddisfacente, mentre in Spagna dove la decisione di voltare pagina ? stata chiara, c'? stata una presenza di 35-36 piloti tutti in sella alla Moto3. Una scelta chiara sicuramente potrebbe favorire il passaggio (inevitabile) al quattro tempi, senza grandi problemi economici.
Ora le proposte verranno ulteriormente valutate e saranno presentate definitivamente a Misano e fine luglio. Sperando che qualcosa cambi.
Read more: Il CIV 2013 si ridimensiona
assurdo...
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