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No soldi ,no corse
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Originally posted by jack View PostA me sembra cos? lapalissiano....ma mi sembra che molto invece siano fans accaniti della valigia qui sul forum....boh
Inviato con tatapalken!!
Anche perch? il momento richiede questo,naturalmente se uno lo f? di mestiere.
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Originally posted by Terribile View PostBh? sai un team ha bisogno dei soldi,ma se i costi calano ne servono meno e si possono trovare con meno fatica.
Anche perch? il momento richiede questo,naturalmente se uno lo f? di mestiere.
Inviato con tatapalken!!
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il problema ? che l'economia sta messa cos? male...che le aziende non hanno manco pi? bisogno di fare fatture di sponsorizzazione con rientro di una % sottobanco!
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Ho visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.
Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.
Walter Crispino.
Blogobike.it
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Originally posted by Blogobike View PostHo visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.
Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.
Walter Crispino.
Blogobike.it
Ma io che ho un Team.....per trovare i piloti...mi devo rivolgere alle agenzie interinali???
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Originally posted by Blogobike View PostHo visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.
Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.
Walter Crispino.
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Originally posted by Blogobike View PostHo visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.
Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.
Walter Crispino.
Blogobike.it
scusami ma non sono molto d'accordo.
per come la dici tu, mi posso offrire anch'io per fare il pilota...
garantisco massimo impegno in tutte le attivit?, finisco tutte le gare, ma sempre all'ultimo posto....
chi ? il pazzo che mi da 20 o 30 mila euro???
fate offerte che mi licenzio subito...
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Originally posted by JimMorrison1986 View PostMa io che ho un Team.....per trovare i piloti...mi devo rivolgere alle agenzie interinali???
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Originally posted by gagge1984 View Postscusami ma non sono molto d'accordo.
per come la dici tu, mi posso offrire anch'io per fare il pilota...
garantisco massimo impegno in tutte le attivit?, finisco tutte le gare, ma sempre all'ultimo posto....
chi ? il pazzo che mi da 20 o 30 mila euro???
fate offerte che mi licenzio subito...
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Originally posted by buffo74 View PostUn pilota professionista ,per considerarsi tale, deve ricavare dalla sua professione i mezzi minimi per sostenersi. Se non ci riesce e' meglio che cambi mestiere. In ugual modo,il team manager professionista che non e' capace di provvedere agli stipendi dei propri dipendenti e' meglio che cambi mestiere.Se ti reputi un professionista non puoi pensarla diversamente.Se invece sei un pilota amatore o un team manager di pari livello tutto,ovviamente ,cambia. Un pilota e un team manager professionisti non possono essere solo degli appassionati .
una volta i team si trovavano i propri sponsor piu' gli sponsor tecnici, raccoglievano un budget e poi potevano permettersi il "lusso" di scegliere i piloti migliori che potevano in relazione alle risorse disponibili ( i team manager organizzavao e trovavano i soldi e i piloti facevano i piloti- cio? aprire il gas )
adesso i team fanno il lavoro tecnico ma non sono capaci di trovare i budget,
aspettano il pilota che porta gli sponsor ( i soldi) per cui il pilota diventa un cliente e non un dipendente scelto per le sue qualit? ( i team manager invece di trovare soldi cercano un pilota che li abbia o li abbia trovati e quindi il pilota che corre non ? solo chi apre il gas ma chi ha relazioni e conoscenze personali per trovare chi paga (sponsor)
Insomma ? cambiato il mondo e le cose vanno alla rovescia di quanto sarebbe logico.
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Originally posted by kavok View PostE' un po' questo il punto che differenzia il passato dal presente delle corse e che hanno sprofessionalizzato i team:
una volta i team si trovavano i propri sponsor piu' gli sponsor tecnici, raccoglievano un budget e poi potevano permettersi il "lusso" di scegliere i piloti migliori che potevano in relazione alle risorse disponibili ( i team manager organizzavao e trovavano i soldi e i piloti facevano i piloti- cio? aprire il gas )
adesso i team fanno il lavoro tecnico ma non sono capaci di trovare i budget,
aspettano il pilota che porta gli sponsor ( i soldi) per cui il pilota diventa un cliente e non un dipendente scelto per le sue qualit? ( i team manager invece di trovare soldi cercano un pilota che li abbia o li abbia trovati e quindi il pilota che corre non ? solo chi apre il gas ma chi ha relazioni e conoscenze personali per trovare chi paga (sponsor)
Insomma ? cambiato il mondo e le cose vanno alla rovescia di quanto sarebbe logico.
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