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    #286
    BlogoBike | Capirossi: i piloti dovranno avere un minimo sindacale. Basta correre gratis o pagare per farlo

    Questo lo dice Capirossi.

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      #287
      A me sembra cos? lapalissiano....ma mi sembra che molto invece siano fans accaniti della valigia qui sul forum....boh

      Inviato con tatapalken!!

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        #288
        Originally posted by jack View Post
        A me sembra cos? lapalissiano....ma mi sembra che molto invece siano fans accaniti della valigia qui sul forum....boh

        Inviato con tatapalken!!
        Bh? sai un team ha bisogno dei soldi,ma se i costi calano ne servono meno e si possono trovare con meno fatica.
        Anche perch? il momento richiede questo,naturalmente se uno lo f? di mestiere.

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          #289
          Originally posted by Terribile View Post
          Bh? sai un team ha bisogno dei soldi,ma se i costi calano ne servono meno e si possono trovare con meno fatica.
          Anche perch? il momento richiede questo,naturalmente se uno lo f? di mestiere.
          Ecco se al posto della valigia bastasse uno zainetto sarebbe gi? un passo avanti

          Inviato con tatapalken!!

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            #290
            Originally posted by jack View Post
            Ecco se al posto della valigia bastasse uno zainetto sarebbe gi? un passo avanti

            Inviato con tatapalken!!
            Esatto e magari pi? avanti un marsupio

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              #291
              il problema ? che l'economia sta messa cos? male...che le aziende non hanno manco pi? bisogno di fare fatture di sponsorizzazione con rientro di una % sottobanco!

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                #292
                il problema ? stabilire da che livello un "motociclista" si pu? definire pilota professionista e quindi meritevole di ricevere uno stipendio.....

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                  #293
                  Ho visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.

                  Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.

                  Walter Crispino.

                  Blogobike.it

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                    #294
                    Originally posted by Blogobike View Post
                    Ho visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.

                    Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.

                    Walter Crispino.

                    Blogobike.it

                    Ma io che ho un Team.....per trovare i piloti...mi devo rivolgere alle agenzie interinali???

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                      #295
                      Originally posted by Blogobike View Post
                      Ho visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.

                      Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.

                      Walter Crispino.

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                      Analisi corretta!

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                        #296
                        Originally posted by Blogobike View Post
                        Ho visto che avete citato il nostro articolo, per cui volevo aggiungere due parole.

                        Una persona ? pilota professionista quando lo fa seriamente: segue il team in tutte le trasferte per le gare, si smazza prove e qualifiche, fa briefing e debriefing prima e dopo ogni sessione, segue poi la parte dei test fuori dalle gare, arriva puntuale a tutti gli appuntamenti e da sempre una prestazione costante (non importa il livello, cio? se gira sempre sui tempi di Valentino o di uno scarsone). Il livello del pilota, poi, lo fanno i tempi che riesce a fare: un Valentino lo paghi sia perch? ? bravo, sia perch? pu? vincere (per cui lo ingaggi per quello, e lui lo sa che ? il suo obbiettivo). Uno sconosciuto lo ingaggi per guidare bene la moto e basta, non pretendi che ti vinca anche le gare. Per?, entrambi, fanno un lavoro, ci mettono impegno, tempo e fatica e concentrazione. In pi? rischiano le proprie ossa e danni permanenti. Per cui, anche se sono comunque risarciti di un qualcosa come infortunio sul lavoro, ? giusto ricevano anche un compenso per un attivit? che svolgono con professionalit? (e durata nel tempo: farsi 18 gare all'anno sono 4 giorni a gara fuori casa: 70 giorni su 360 sui campi di gara, esclusi test e spostamenti maggiori). Un minimo almeno. Non dico tanto, 20mila euro all'anno, 30mila. Qualcosa che gli consenta di vivere con mille euro al mese (non muoiono di fame se non altro) e di pianificare il futuro. E di non morire in gara pur di arrivare in buona posizione. Meglio finire sempre le gare, in ogni posizione: se giri, vedono lo sponsor sulle carene. E l'unico modo di vincere le gare ? abituarsi anche a finirle.

                        Walter Crispino.

                        Blogobike.it

                        scusami ma non sono molto d'accordo.
                        per come la dici tu, mi posso offrire anch'io per fare il pilota...
                        garantisco massimo impegno in tutte le attivit?, finisco tutte le gare, ma sempre all'ultimo posto....
                        chi ? il pazzo che mi da 20 o 30 mila euro???
                        fate offerte che mi licenzio subito...

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                          #297
                          Originally posted by JimMorrison1986 View Post
                          Ma io che ho un Team.....per trovare i piloti...mi devo rivolgere alle agenzie interinali???
                          Un pilota professionista ,per considerarsi tale, deve ricavare dalla sua professione i mezzi minimi per sostenersi. Se non ci riesce e' meglio che cambi mestiere. In ugual modo,il team manager professionista che non e' capace di provvedere agli stipendi dei propri dipendenti e' meglio che cambi mestiere.Se ti reputi un professionista non puoi pensarla diversamente.Se invece sei un pilota amatore o un team manager di pari livello tutto,ovviamente ,cambia. Un pilota e un team manager professionisti non possono essere solo degli appassionati .

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                            #298
                            Originally posted by gagge1984 View Post
                            scusami ma non sono molto d'accordo.
                            per come la dici tu, mi posso offrire anch'io per fare il pilota...
                            garantisco massimo impegno in tutte le attivit?, finisco tutte le gare, ma sempre all'ultimo posto....
                            chi ? il pazzo che mi da 20 o 30 mila euro???
                            fate offerte che mi licenzio subito...
                            Evidentemente hai voglia di scherzare! La precarieta' e' la piu' evidente caratteristica del mestiere di "pilota".Se non vali ovviamente nessuno ti paghera' per cio' che dici di non saper fare! Si voleva dire,invece,che Zerbo e Rossi sono due piloti professionisti anche se di differente livello.E ambedue percepiscono onorari commisurati alle loro capacita' sportive o di comunicazione.

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                              #299
                              Originally posted by buffo74 View Post
                              Un pilota professionista ,per considerarsi tale, deve ricavare dalla sua professione i mezzi minimi per sostenersi. Se non ci riesce e' meglio che cambi mestiere. In ugual modo,il team manager professionista che non e' capace di provvedere agli stipendi dei propri dipendenti e' meglio che cambi mestiere.Se ti reputi un professionista non puoi pensarla diversamente.Se invece sei un pilota amatore o un team manager di pari livello tutto,ovviamente ,cambia. Un pilota e un team manager professionisti non possono essere solo degli appassionati .
                              E' un po' questo il punto che differenzia il passato dal presente delle corse e che hanno sprofessionalizzato i team:

                              una volta i team si trovavano i propri sponsor piu' gli sponsor tecnici, raccoglievano un budget e poi potevano permettersi il "lusso" di scegliere i piloti migliori che potevano in relazione alle risorse disponibili ( i team manager organizzavao e trovavano i soldi e i piloti facevano i piloti- cio? aprire il gas )

                              adesso i team fanno il lavoro tecnico ma non sono capaci di trovare i budget,
                              aspettano il pilota che porta gli sponsor ( i soldi) per cui il pilota diventa un cliente e non un dipendente scelto per le sue qualit? ( i team manager invece di trovare soldi cercano un pilota che li abbia o li abbia trovati e quindi il pilota che corre non ? solo chi apre il gas ma chi ha relazioni e conoscenze personali per trovare chi paga (sponsor)

                              Insomma ? cambiato il mondo e le cose vanno alla rovescia di quanto sarebbe logico.

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                                Originally posted by kavok View Post
                                E' un po' questo il punto che differenzia il passato dal presente delle corse e che hanno sprofessionalizzato i team:

                                una volta i team si trovavano i propri sponsor piu' gli sponsor tecnici, raccoglievano un budget e poi potevano permettersi il "lusso" di scegliere i piloti migliori che potevano in relazione alle risorse disponibili ( i team manager organizzavao e trovavano i soldi e i piloti facevano i piloti- cio? aprire il gas )

                                adesso i team fanno il lavoro tecnico ma non sono capaci di trovare i budget,
                                aspettano il pilota che porta gli sponsor ( i soldi) per cui il pilota diventa un cliente e non un dipendente scelto per le sue qualit? ( i team manager invece di trovare soldi cercano un pilota che li abbia o li abbia trovati e quindi il pilota che corre non ? solo chi apre il gas ma chi ha relazioni e conoscenze personali per trovare chi paga (sponsor)

                                Insomma ? cambiato il mondo e le cose vanno alla rovescia di quanto sarebbe logico.
                                analisi perfetta!

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