Originally posted by MiKiFF
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La federazione è in "ostaggio" dei proprietari degli autodromi e non riesce ad avere/ non gli interessa avere il potere contrattuale necessario per trattare i prezzi di utilizzo degli impianti.
Il pubblico italiano non va a vedere il CIV ( men che meno le gare di livello amatoriale) per cui biglietti non se ne vendono e quindi introiti dal pubblico nn
Il metodo in uso è quindi suddividere il costo dell'impianto per il numero di piloti partecipanti sotto forma di tassa di iscrizione.
Non ostante l'operazione di rilancio del CIV , anche a livello di comunicazione,che sta tentando la Federazione da un paio di anni non mi sembra che al momento ci siano stati vantaggi ( riduzione dei costi) per chi partecipa.
La Federazione sembra avere un comportamento autoreferenziale e autocelebrativo, i piloti e i team li considera un po' dei sudditi che devono principalmente pagare per sostenere l'Establishment che, analogamente ad altri enti o federazioni italiane, di spese generali ne deve avere tante.
Però a dire il vero ci sono ben altri costi, e qui la Federazione non c'entra, che fanno care le gare: pneumatici, moto e loro preparazione, ricambi,personale per l'assistenza, trasporti ecc fanno si che i prezzi delle piste e le iscrizioni non abbiano sul tutto un peso così determinante.
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