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Pensiero di Temporali sugli incidenti
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POSIZIONE DELL'ORGANIZZATORE
𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐢𝐧𝐢, ideatore e organizzatore del Trofeo Italiano Amatori, interviene sugli incidenti, purtroppo mortali, verificatisi nelle ultime tre stagioni, con una serie di considerazioni personali e di suggerimenti per poter migliorare la situazione.
𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶
A. Gli autodromi di Misano o del Mugello sono pericolosi?
No, sono tra gli autodromi più sicuri al mondo, senza parlare del fatto che hanno dei centri medici di eccellenza; questi autodromi (come anche alcuni altri impianti nazionali) sono un fiore all’occhiello del nostro motorsport.
B. L’organizzazione della Federazione Motociclistica Italiana è carente sulla sicurezza?
No, è la migliore del mondo! Possiamo discutere sui prezzi, ma non sul tema della sicurezza.
C. Le moto potenti sono un problema per la sicurezza?
No, basta considerare gli incidenti che si sono verificati negli ultimi anni nella categoria 300, in cui i ragazzi abbandonano ogni forma di lucidità, purtroppo con esiti anche mortali. Le moto potenti possono non essere sfruttate completamente da chi non è sufficientemente allenato o non ha esperienza (ma non è il caso dei nostri piloti della RR Cup e della classe 1000 Avanzata). Inoltre, se analizziamo tutti e 5 gli incidenti degli ultimi 3 anni, nessuno di questi è dovuto al fatto che le moto fossero troppo potenti ma si sono verificati tutti in situazioni di mancato o limitato rispetto delle regole.
𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗮𝗱𝘂𝗹𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗶𝗱𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲: 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗲, 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗽𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲; 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗱𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗲 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝘃𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝘁𝗶 𝗲, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗼 𝘁𝗿𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗶, 𝗲𝘀𝗽𝘂𝗹𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗲.
D. Le griglie piene sono il problema?
No. Per fare un esempio Fabrizio Giraudo, perito a Misano il 16 aprile, era schierato in griglia in ventitreesima posizione su 26 partenti, quindi in una griglia non piena, eppure qualcuno lo ha involontariamente investito, sebbene avesse dietro di sé solo altri 3 piloti.
E. Diminuire il numero degli pneumatici utilizzabili o imporre determinate mescole, aumenterebbe la sicurezza?
No. Se parliamo di sicurezza, è bene che ogni pilota sia libero di scegliere la mescola della gomma che preferisce e di cambiarla quante volte vuole. Se invece parliamo di economicità delle competizioni nazionali amatoriali, si può pensare ad una griglia mono-mescola e/o di concedere ai piloti di utilizzare un numero molto limitato di pneumatici; faccio un esempio: massimo 4 penumatici per qualifiche e gara e solo gare singole. Detto ciò, perché realizzare un solo format? Per accontentare chi ha budget limitati e scontentare gli altri? In ogni caso potremmo pensare di creare due format che accontentino tutti, senza imporre nulla a nessuno.
Tutto ciò premesso, ho una grande tristezza dentro per gli incidenti ed i decessi accaduti negli ultimi 3 anni. Organizzo il trofeo da 19 anni e per i primi 16 anni non abbiamo mai avuto questi problemi, mai un decesso, eppure abbiamo avuto anche 240 piloti in un anno nel nostro trofeo, con 6 griglie di partenza (6 volte tanto quelli di un trofeo in salute con 40 piloti); purtroppo negli ultimi tre anni, sebbene il format del trofeo, i circuiti, gli pneumatici etc siano rimasti sempre gli stessi (o quasi), abbiamo visto morire troppo spesso i piloti, ed è per questo che, a mio modesto parere, ci dobbiamo attivare inserendo i correttivi (alcuni da me suggeriti) che spero possano essere condivisi anche da altri promotori e dalla FMI.
𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲?
1. Tutti i piloti, per poter ottenere la licenza, dovrebbero sostenere un corso teorico "𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮" (anche contenuto in 4 ore) in cui si mostrino i video degli incidenti verificatisi in gara, dovuti al mancato rispetto delle regole, e le loro conseguenze. Faccio un esempio classico: sei in griglia di partenza e ti si spegne la moto? Anziché stare lì a provare ad accenderla, devi alzare in alto entrambe le braccia ed agitarle! Alcuni piloti non lo fanno e allora durante il corso dobbiamo mostrare loro un incidente realmente accaduto, che possa procurare davvero impressione e far capire cosa succede se non si segue questa regola.
I corsi è bene che si effettuino durante l'inverno e comunque non nei giorni di gara, quando il pilota è concentrato solo sulla competizione e non presta attenzione né al direttore di gara né al briefing.
Comprendo che i corsi sul territorio nazionale non siano facili da organizzare ma noi operatori del settore dobbiamo spingere affinché sia possibile farli svolgere.
2. Altro punto secondo me centrale: devono essere inasprite le punizioni per chi non rispetta le regole; non parlo di multe economiche, ma di sanzioni che vadano a colpire il pilota sul suo risultato finale di gara. Cerco di spiegarmi meglio con degli esempi:
• non rispetti le bandiere gialle e non rallenti? 30 secondi di penalità a fine gara e nuova stesura della classifica
• percorri a 100 km/h la corsia dei box? 40 secondi di penalità a fine gara e nuova stesura della classifica
• durante le prove di qualifica entri in pista tagliando la corsia ed andando dalla parte opposta? Scatta la squalifica, non disputi la gara
𝗜 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗲; 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲, 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 “𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗹𝗲” 𝗮𝗹 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗮 𝗲 𝗹𝗲 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗼.
3. Riterrei inoltre opportuno che fosse istituita una licenza a punti che preveda un “percorso” lungo il quale la licenza stessa possa essere sospesa per periodi più o meno lungo, a seconda della gravità delle violazioni.
4. Occorrerebbe inoltre introdurre nel paddock dei controlli anti-doping a campione, perché chi è dopato o drogato, è pericoloso per sé e per gli altri. Questo è un argomento-tabù, di cui nessuno vuole parlare, ma il fenomeno è presente nel nostro ambiente che non è altro che lo specchio della nostra società.
5. Infine dobbiamo cercare di cambiare la moderna cultura motociclistica, che impone il raggiungimento del risultato a tutti i costi, la conquista della coppa a tutti i costi, e riaffermare quella del motociclismo sportivo degli anni ‘70-’90, dove la cosa più importante era migliorarsi, misurarsi con se stessi, rispettare i propri avversari, cenare insieme a loro la sera e, infine, cercare di vincere.
Va riaffermato il valore sano del motociclismo e non quello del risultato ad ogni costo.
Tutti i piloti o quasi tutti chiedono che si faccia qualche cosa, ma pochissimi di loro si mettono in discussione, pochissimi di loro hanno analizzato gli incidenti degli ultimi tre anni, pochissimi di loro hanno detto "spesso – o quasi sempre – è stata colpa nostra".
Noi operatori dobbiamo impegnarci per cercare di migliorare le mentalità dei piloti ed aiutarli a migliorarsi come sportivi; è questa la nostra sfida più importante.
Daniele Alessandrini
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Già il fatto che l'organizzatore ammetta che in un trofeo di dilettanti si abbia la smania del "risultato ad ogni costo" è molto più che preoccupante.Gente che spende decine di migliaia di euro per giocare a fingersi pilota e che ha la smania della classifica o della coppetta.
Sono perplesso.
Così tanto perplesso che mi verrebbe in mente la (assurda) proposta di impedire l'organizzazione di gare per non professionisti che abbiano più di 20 anni. Tanto a quell'età se dovesi sbocciare lo hai già fatto, e se non lo hai ancora fatto puoi accontentarti delle prove libere, non hai bisogno di gare finte in cui andare ad ammazzarti.
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Originally posted by Gabe75 View Post
Già sarebbe una selezione.... Basterebbe poi non permette altri trofei... Perlomeno agli esclusi dalle nuove regole...
NON che lo fa apposta ma..... Siccome so la risposta. questa è la risposta.
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Originally posted by AG_KTM View PostGià il fatto che l'organizzatore ammetta che in un trofeo di dilettanti si abbia la smania del "risultato ad ogni costo" è molto più che preoccupante.Gente che spende decine di migliaia di euro per giocare a fingersi pilota e che ha la smania della classifica o della coppetta.
Sono perplesso.
Così tanto perplesso che mi verrebbe in mente la (assurda) proposta di impedire l'organizzazione di gare per non professionisti che abbiano più di 20 anni. Tanto a quell'età se dovesi sbocciare lo hai già fatto, e se non lo hai ancora fatto puoi accontentarti delle prove libere, non hai bisogno di gare finte in cui andare ad ammazzarti.
Due si sono presi a mani in faccia e bestemmie e TI AMMAZZO, ecc ecc. per il pareggiamento...
Con l'organizzatore a 5 metri che guardava e non diceva nulla..... (E STO PARLANDO DI PROVE LIBERE PER UNA COPPA DA 7 euro) ma sui social fa effetto... Coppa in mano 'GRANDE, MA FAI LA MOTOGP?Ecc ecc.'
PS: le porsche non si comprano con le buone azioni ehdifficilmente
Last edited by mito22; 29-08-23, 14:27.
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Superbiker
- Dec 2015
- 9448
- 49
- Maschio
- 1,635
- Una casetta piccolina in Canadà
- Accumulatore di incazzature
- OLD big Supersport
- Send PM
Finché mi fai vedere che premi pure il penultimo con coppette da 10€ io cliente investo soldi nel mio sogno (di quando ero ragazzino)
Finché mi fai un richiamo verbale io continuo a pensare alla mia maniera in caso di imprevisto
Finché il mio meccanico mi dice che non vado male io butto una valanga di soldi in gomme e prove prima della gara
Finché mi lasci la cinghia un po' libera faccio un po' come voglio io,un po' come i piloti old style che avevo appeso i loro poster in camera da ragazzo
Finché accetterai la mia iscrizione al trofeo pinco pallino io ti porto i miei soldi, sennò faccio il trofeo pallino pinco e se non mi vuole pure lui vado a prendere le coppette nelle giornate organizzate dal promoter Giannipremiaquasituttipurdiriempirelagiornataaggiu ngendoanche4ragazzeimmagine
Dimenticavo altro?
Off topic
Dal 2015 frequento solo pista,prima era solo una volta all' anno x i costi,ho mollato la strada perché non mi sentivo più sicuro ed ora sto pensando di mollare pure la pista perché anche nelle prove libere trovo il signor "Finché" ad aggiungere altri pensieri a cui è meglio non avere in testa quando affronto una giornata in pista
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Originally posted by mito22 View Post
Tempo fa ero in pista a Cremona... non giravo.....
Due si sono presi a mani in faccia e bestemmie e TI AMMAZZO, ecc ecc. per il pareggiamento...
Con l'organizzatore a 5 metri che guardava e non diceva nulla..... (E STO PARLANDO DI PROVE LIBERE PER UNA COPPA DA 7 euro) ma sui social fa effetto... Coppa in mano 'GRANDE, MA FAI LA MOTOGP?Ecc ecc.'
PS: le porsche non si comprano con le buone azioni ehdifficilmente
Ora fa i turni ma per i pareggiamenti carica il carrello e va a casa...ma dico io, si può fare gli esaltati per una coppetta da 3€?? (7€ come dici te è ottimistico)
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Originally posted by RobyZxr View Post
Ah un mio amico è sempre stato investito da quello dietro nei pareggiamenti, una volta alla curva 2 di cremona e un altra volta alla penultima lenta...
Ora fa i turni ma per i pareggiamenti carica il carrello e va a casa...ma dico io, si può fare gli esaltati per una coppetta da 3€?? (7€ come dici te è ottimistico)
La gente vuole sentirti pilota... sentirsi al centro dell'attenzione.... e glielo danno...
PODIO, COPPA, OMBRELLINE, ecc ecc...
Il Trento DOC o lo champagne costa troppo..
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Originally posted by mito22 View Post
tempo fa ero in pista a cremona... Non giravo.....
Due si sono presi a mani in faccia e bestemmie e ti ammazzo, ecc ecc. Per il pareggiamento...
Con l'organizzatore a 5 metri che guardava e non diceva nulla..... (e sto parlando di prove libere per una coppa da 7 euro) ma sui social fa effetto... Coppa in mano 'grande, ma fai la motogp?ecc ecc.'
qui ti devo correggere alex di rossocorsa e' intervenuto
ma quando hai a che fare con 1 coglione lasci perdere
anzi io li avrei fatti scannare anche se poi sembravano 2 cani impauriti nemmeno 1 pugno
peccato
Last edited by mito22; 29-08-23, 14:45.
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Originally posted by Alone View PostPOSIZIONE DELL'ORGANIZZATORE
𝐃𝐚𝐧𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐢𝐧𝐢, ideatore e organizzatore del Trofeo Italiano Amatori, interviene sugli incidenti, purtroppo mortali, verificatisi nelle ultime tre stagioni, con una serie di considerazioni personali e di suggerimenti per poter migliorare la situazione.
𝗖𝗼𝗻𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶
A. Gli autodromi di Misano o del Mugello sono pericolosi?
No, sono tra gli autodromi più sicuri al mondo, senza parlare del fatto che hanno dei centri medici di eccellenza; questi autodromi (come anche alcuni altri impianti nazionali) sono un fiore all’occhiello del nostro motorsport.
B. L’organizzazione della Federazione Motociclistica Italiana è carente sulla sicurezza?
No, è la migliore del mondo! Possiamo discutere sui prezzi, ma non sul tema della sicurezza.
C. Le moto potenti sono un problema per la sicurezza?
No, basta considerare gli incidenti che si sono verificati negli ultimi anni nella categoria 300, in cui i ragazzi abbandonano ogni forma di lucidità, purtroppo con esiti anche mortali. Le moto potenti possono non essere sfruttate completamente da chi non è sufficientemente allenato o non ha esperienza (ma non è il caso dei nostri piloti della RR Cup e della classe 1000 Avanzata). Inoltre, se analizziamo tutti e 5 gli incidenti degli ultimi 3 anni, nessuno di questi è dovuto al fatto che le moto fossero troppo potenti ma si sono verificati tutti in situazioni di mancato o limitato rispetto delle regole.
𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗽𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗮𝗱𝘂𝗹𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗮 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗹𝘂𝗰𝗶𝗱𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝘂𝗶𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗲𝗻𝘁𝗿𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲: 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗲 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝗮𝘀𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗲, 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗽𝘂𝗿𝘁𝗿𝗼𝗽𝗽𝗼 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲; 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗱𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗲𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗲 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝘃𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝘁𝗶 𝗲, 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗼 𝘁𝗿𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗮𝗺𝗶, 𝗲𝘀𝗽𝘂𝗹𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗮𝗿𝗲.
D. Le griglie piene sono il problema?
No. Per fare un esempio Fabrizio Giraudo, perito a Misano il 16 aprile, era schierato in griglia in ventitreesima posizione su 26 partenti, quindi in una griglia non piena, eppure qualcuno lo ha involontariamente investito, sebbene avesse dietro di sé solo altri 3 piloti.
E. Diminuire il numero degli pneumatici utilizzabili o imporre determinate mescole, aumenterebbe la sicurezza?
No. Se parliamo di sicurezza, è bene che ogni pilota sia libero di scegliere la mescola della gomma che preferisce e di cambiarla quante volte vuole. Se invece parliamo di economicità delle competizioni nazionali amatoriali, si può pensare ad una griglia mono-mescola e/o di concedere ai piloti di utilizzare un numero molto limitato di pneumatici; faccio un esempio: massimo 4 penumatici per qualifiche e gara e solo gare singole. Detto ciò, perché realizzare un solo format? Per accontentare chi ha budget limitati e scontentare gli altri? In ogni caso potremmo pensare di creare due format che accontentino tutti, senza imporre nulla a nessuno.
Tutto ciò premesso, ho una grande tristezza dentro per gli incidenti ed i decessi accaduti negli ultimi 3 anni. Organizzo il trofeo da 19 anni e per i primi 16 anni non abbiamo mai avuto questi problemi, mai un decesso, eppure abbiamo avuto anche 240 piloti in un anno nel nostro trofeo, con 6 griglie di partenza (6 volte tanto quelli di un trofeo in salute con 40 piloti); purtroppo negli ultimi tre anni, sebbene il format del trofeo, i circuiti, gli pneumatici etc siano rimasti sempre gli stessi (o quasi), abbiamo visto morire troppo spesso i piloti, ed è per questo che, a mio modesto parere, ci dobbiamo attivare inserendo i correttivi (alcuni da me suggeriti) che spero possano essere condivisi anche da altri promotori e dalla FMI.
𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲?
1. Tutti i piloti, per poter ottenere la licenza, dovrebbero sostenere un corso teorico "𝗶𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮" (anche contenuto in 4 ore) in cui si mostrino i video degli incidenti verificatisi in gara, dovuti al mancato rispetto delle regole, e le loro conseguenze. Faccio un esempio classico: sei in griglia di partenza e ti si spegne la moto? Anziché stare lì a provare ad accenderla, devi alzare in alto entrambe le braccia ed agitarle! Alcuni piloti non lo fanno e allora durante il corso dobbiamo mostrare loro un incidente realmente accaduto, che possa procurare davvero impressione e far capire cosa succede se non si segue questa regola.
I corsi è bene che si effettuino durante l'inverno e comunque non nei giorni di gara, quando il pilota è concentrato solo sulla competizione e non presta attenzione né al direttore di gara né al briefing.
Comprendo che i corsi sul territorio nazionale non siano facili da organizzare ma noi operatori del settore dobbiamo spingere affinché sia possibile farli svolgere.
2. Altro punto secondo me centrale: devono essere inasprite le punizioni per chi non rispetta le regole; non parlo di multe economiche, ma di sanzioni che vadano a colpire il pilota sul suo risultato finale di gara. Cerco di spiegarmi meglio con degli esempi:
• non rispetti le bandiere gialle e non rallenti? 30 secondi di penalità a fine gara e nuova stesura della classifica
• percorri a 100 km/h la corsia dei box? 40 secondi di penalità a fine gara e nuova stesura della classifica
• durante le prove di qualifica entri in pista tagliando la corsia ed andando dalla parte opposta? Scatta la squalifica, non disputi la gara
𝗜 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗮𝗽𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗹𝘂𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗲; 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗯𝗯𝗹𝗶𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗶 𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲, 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 “𝗳𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗹𝗲” 𝗮𝗹 𝗽𝗶𝗹𝗼𝘁𝗮 𝗲 𝗹𝗲 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗶𝗱𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘀𝗽𝗼𝗿𝘁𝗶𝘃𝗼.
3. Riterrei inoltre opportuno che fosse istituita una licenza a punti che preveda un “percorso” lungo il quale la licenza stessa possa essere sospesa per periodi più o meno lungo, a seconda della gravità delle violazioni.
4. Occorrerebbe inoltre introdurre nel paddock dei controlli anti-doping a campione, perché chi è dopato o drogato, è pericoloso per sé e per gli altri. Questo è un argomento-tabù, di cui nessuno vuole parlare, ma il fenomeno è presente nel nostro ambiente che non è altro che lo specchio della nostra società.
5. Infine dobbiamo cercare di cambiare la moderna cultura motociclistica, che impone il raggiungimento del risultato a tutti i costi, la conquista della coppa a tutti i costi, e riaffermare quella del motociclismo sportivo degli anni ‘70-’90, dove la cosa più importante era migliorarsi, misurarsi con se stessi, rispettare i propri avversari, cenare insieme a loro la sera e, infine, cercare di vincere.
Va riaffermato il valore sano del motociclismo e non quello del risultato ad ogni costo.
Tutti i piloti o quasi tutti chiedono che si faccia qualche cosa, ma pochissimi di loro si mettono in discussione, pochissimi di loro hanno analizzato gli incidenti degli ultimi tre anni, pochissimi di loro hanno detto "spesso – o quasi sempre – è stata colpa nostra".
Noi operatori dobbiamo impegnarci per cercare di migliorare le mentalità dei piloti ed aiutarli a migliorarsi come sportivi; è questa la nostra sfida più importante.
Daniele Alessandrini
Negli altri tofei però 'sti morti non li hanno. Chiacchere ma la prossima gara sarà uguale.
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Originally posted by prof.moccone View Post
qui ti devo correggere alex di rossocorsa e' intervenuto
ma quando hai a che fare con 1 coglione lasci perdere
anzi io li avrei fatti scannare anche se poi sembravano 2 cani impauriti nemmeno 1 pugno
peccato
Le persone le conosco bene di viso... ero là...
Cmq. vabbè.... sono intervenuti così bene che sono andati avanti 10 minuti e voleva andare là mio padre a mettersi in mezzo... io gli ho detto.. se all'organizzatore non frega.... cazzi suoi.. non mettiamoci in mezzo...
PS: quindi quei due con ROSSOCORSA non gireranno mai più vero?
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Originally posted by mito22 View Post
Ero a 5 metri con mio padre.... vista tutta la scena... a me non pare che sia intervenuto chissachì... o forse dopo.. alla fine....
Le persone le conosco bene di viso... ero là...
Cmq. vabbè.... sono intervenuti così bene che sono andati avanti 10 minuti e voleva andare là mio padre a mettersi in mezzo... io gli ho detto.. se all'organizzatore non frega.... cazzi suoi.. non mettiamoci in mezzo...
PS: quindi quei due con ROSSOCORSA non gireranno mai più vero?
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