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Pensiero di Temporali sugli incidenti
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Originally posted by RobyZxr View Post
I SOLDI CONTANO, come dice mito, quelli smuovono tutto e fanno chiudere occhi.
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Originally posted by mito22 View Post
Quindi colpa dei piloti.. che non sono abbastanza preparati secondo lui... ci sta.. ANCHE....
Vedi quando capitano incidenti in motogp o sbk, la prontezza che hanno i piloti nello schivare persone o moto a terra...se c'è un guasto si spostano dalla traiettoria immediatamente, tutto a velocità folli..un amatore non ha queste capacità
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secondo me non è questione di "essere lenti,"..ci sono le categorie apposta per questo;
è questione di "sapere di essere lenti" , esserne coscienti..e inserire il cervello nella modalita' corretta.
Qualcuno stacca alla san donato dove staccano quelli piu' bravi xchè "si fa' cosi!"
e non perche', per gradi, è arrivato alla consapevolezza di cio' che fa'..
quando leggo queste notizie passa la voglia; lasci la strada per la sicurezza e in pista la trovi ?? mah..
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Temporali ha ragione al 100%.
Essere piloti non significa solo riuscire a completare un giro di pista in un tempo decente ma avere una modalità di approccio alle corse diversa da chi fa altro di mestiere durante la settimana.
Il pilota si allena in funzione dello sport che fa e non si presenta alle gare, soprattutto quelle con il gran caldo, in condizioni fisiche pietose (le griglie sono piene di gente over 40/50 che vanno in iperventilazione anche solo ad infilarla la tuta, pesando spesso più di 100 kg...e che dopo due giri hanno il cervello completamente annebbiato causa fatica).
Il pilota ha mediamente una tecnica di guida formata e consolidata negli anni, spesso in giovanissima età, e non per effetto del "girare tanto" in prove libere (la dimestichezza e l'esperienza è cosa diversa dalla expertise).
Il pilota ha spesso fatto una gavetta passando per le categorie inferiori e non si proietta sui 1000 da 200 cv alla ruota perché se li può permettere economicamente.
L'errore lo possono fare tutti ma se hai la mente annebbiata dalla stanchezza, fisicamente sei distrutto e tecnicamente non sei il massimo della raffinatezza (per andare forte a volte è sufficiente anche solo la "cazzimma" ma quella in caso di imprevisto non ti salva) diciamo che è più facile che venga commesso e che provochi disastri.
Se poi questi non piloti li metti "tutti insieme" perché il cronometro dice che sono bravi alla stessa maniera ecco che il gioco è fatto.
Questa è la mia opinione ed il fatto che questi incidenti avvengano spesso e volentieri in queste tipologie di gare sta a dimostrarlo.
Le moto sono pressoché tutte uguali (oramai anche l'ultimo degli amatori ha la SBK replica over 40K), le griglie sono tutte più o meno ugualmente piene (in Pirelli Cup 1000 come nel National ci sono spesso più partecipanti rispetto all'amatori) ed i team sono identici (spesso e volentieri le strutture seguono più moto contemporaneamente iscritte a gare e categorie diverse)...ciò che varia sono appunto (in media, ovviamente) la tipologia dei piloti iscritti.
Qui sta il problema...
Non mi pare un caso che nel MES, dove si gira su piste tecnicamente e fisicamente meno impegnative (girare a Varano o a Magione non è come farlo al Mugello o a Misano) e ci sono spesso e volentieri iscritti molto in avanti con l'età, di tragedie non ce ne sono quasi mai.Last edited by stradivari; 29-08-23, 09:58.
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Originally posted by stradivari View PostTemporali ha ragione al 100%.
Essere piloti non significa solo riuscire a completare un giro di pista in un tempo decente ma avere una modalità di approccio alle corse diversa da chi fa altro di mestiere durante la settimana.
Il pilota si allena in funzione dello sport che fa e non si presenta alle gare, soprattutto quelle con il gran caldo, in condizioni fisiche pietose (le griglie sono piene di gente over 40/50 che vanno in iperventilazione anche solo ad infilarla la tuta, pesando spesso più di 100 kg...e che dopo due giri hanno il cervello completamente annebbiato causa fatica).
Il pilota ha mediamente una tecnica di guida formata e consolidata negli anni, spesso in giovanissima età, e non per effetto del "girare tanto" in prove libere (la dimestichezza e l'esperienza è cosa diversa dalla expertise).
Il pilota ha spesso fatto una gavetta passando per le categorie inferiori e non si proietta sui 1000 da 200 cv alla ruota perché se li può permettere economicamente.
L'errore lo possono fare tutti ma se hai la mente annebbiata dalla stanchezza, fisicamente sei distrutto e tecnicamente non sei il massimo della raffinatezza (per andare forte a volte è sufficiente anche solo la "cazzimma" ma quella in caso di imprevisto non ti salva) diciamo che è più facile che venga commesso e che provochi disastri.
Se poi questi non piloti li metti "tutti insieme" perché il cronometro dice che sono bravi alla stessa maniera ecco che il gioco è fatto.
Questa è la mia opinione ed il fatto che questi incidenti avvengano spesso e volentieri in queste tipologie di gare sta a dimostrarlo.
Le moto sono pressoché tutte uguali (oramai anche l'ultimo degli amatori ha la SBK replica over 40K), le griglie sono tutte più o meno ugualmente piene (in Pirelli Cup 1000 come nel National ci sono spesso più partecipanti rispetto all'amatori) ed i team sono identici (spesso e volentieri le strutture seguono più moto contemporaneamente iscritte a gare e categorie diverse)...ciò che varia sono appunto (in media, ovviamente) la tipologia dei piloti iscritti.
Qui sta il problema...
Non mi pare un caso che nel MES, dove si gira su piste tecnicamente e fisicamente meno impegnative (girare a Varano o a Magione non è come farlo al Mugello o a Misano) e ci sono spesso e volentieri iscritti molto in avanti con l'età, di tragedie non ce ne sono quasi mai.
ma il fatto è che certe situazioni si presentano anche nei normalissimi giorni di prove libere, dove ci si dovrebbe divertire e basta.
a quello era riferito il mio intervento.Last edited by Alone; 29-08-23, 10:04.
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Originally posted by stradivari View PostTemporali ha ragione al 100%.
Essere piloti non significa solo riuscire a completare un giro di pista in un tempo decente ma avere una modalità di approccio alle corse diversa da chi fa altro di mestiere durante la settimana.
Il pilota si allena in funzione dello sport che fa e non si presenta alle gare, soprattutto quelle con il gran caldo, in condizioni fisiche pietose (le griglie sono piene di gente over 40/50 che vanno in iperventilazione anche solo ad infilarla la tuta, pesando spesso più di 100 kg...e che dopo due giri hanno il cervello completamente annebbiato causa fatica).
Il pilota ha mediamente una tecnica di guida formata e consolidata negli anni, spesso in giovanissima età, e non per effetto del "girare tanto" in prove libere (la dimestichezza e l'esperienza è cosa diversa dalla expertise).
Il pilota ha spesso fatto una gavetta passando per le categorie inferiori e non si proietta sui 1000 da 200 cv alla ruota perché se li può permettere economicamente.
L'errore lo possono fare tutti ma se hai la mente annebbiata dalla stanchezza, fisicamente sei distrutto e tecnicamente non sei il massimo della raffinatezza (per andare forte a volte è sufficiente anche solo la "cazzimma" ma quella in caso di imprevisto non ti salva) diciamo che è più facile che venga commesso e che provochi disastri.
Se poi questi non piloti li metti "tutti insieme" perché il cronometro dice che sono bravi alla stessa maniera ecco che il gioco è fatto.
Questa è la mia opinione ed il fatto che questi incidenti avvengano spesso e volentieri in queste tipologie di gare sta a dimostrarlo.
Le moto sono pressoché tutte uguali (oramai anche l'ultimo degli amatori ha la SBK replica over 40K), le griglie sono tutte più o meno ugualmente piene (in Pirelli Cup 1000 come nel National ci sono spesso più partecipanti rispetto all'amatori) ed i team sono identici (spesso e volentieri le strutture seguono più moto contemporaneamente iscritte a gare e categorie diverse)...ciò che varia sono appunto (in media, ovviamente) la tipologia dei piloti iscritti.
Qui sta il problema...
Non mi pare un caso che nel MES, dove si gira su piste tecnicamente e fisicamente meno impegnative (girare a Varano o a Magione non è come farlo al Mugello o a Misano) e ci sono spesso e volentieri iscritti molto in avanti con l'età, di tragedie non ce ne sono quasi mai.
il problema comincia dalla gestioni piloti
organizzatori
possibile che un amatore cominci a provare il mercoledi / giovedi della gara per arrivare alla domenica scarico mentalmente?( quelli che sono morti erano atleti) dovrebbero proibire prove solo sabato e domenica
altra cosa la coppa italia come gestita e' una boiata gente che corre nella base con tempi bassi e gente nella pro con tempi da base tutto per una coppa di latta . griglie in base alle qualifiche disputate del sabato
premiare solo i primi di 3 ogni classe ma non over30 over 40 over 50 classifica gomme montate se slick o scolpite ecc ecc.
tutto questo non fa altro che gasare questi amatori della domenica per una coppa di latta
poi viene il lato piloti
briefing gli puoi spiegare qualsiasi cosa per ore quando vanno dentro fanno opposto ( prima infrazione grave ritiro licenza per la gara odierna)
altra cosa che mi viene in mente
ieri su fb si parlava di continuare la gara una volta sistemata la pista( dopo incidente mortale)e tanti la pensano cosi, sono proprio questi a cui non andrebbe data la licenza o sospesa almeno 1 anno poi le cose dovrebbero migliorare
ma il vero punto di tutto e' il BUSINESS SOLO QUELLO
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Originally posted by RobyZxr View Post
Con i mille odierni succede tutto in un battito di ciglia, fa metri senza accorgertene perché facili...ma se succede qualcosa un amatore non ha la preparazione per decidere in un millisecondo la cosa giusta da fare.
Vedi quando capitano incidenti in motogp o sbk, la prontezza che hanno i piloti nello schivare persone o moto a terra...se c'è un guasto si spostano dalla traiettoria immediatamente, tutto a velocità folli..un amatore non ha queste capacità
Però allora forse si perdono i concentti di AMATORI... e TROFEO AMATORI...
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Originally posted by prof.moccone View Post
temporali ha in parte ragione
il problema comincia dalla gestioni piloti
organizzatori
possibile che un amatore cominci a provare il mercoledi / giovedi della gara per arrivare alla domenica scarico mentalmente?( quelli che sono morti erano atleti) dovrebbero proibire prove solo sabato e domenica
altra cosa la coppa italia come gestita e' una boiata gente che corre nella base con tempi bassi e gente nella pro con tempi da base tutto per una coppa di latta . griglie in base alle qualifiche disputate del sabato
premiare solo i primi di 3 ogni classe ma non over30 over 40 over 50 classifica gomme montate se slick o scolpite ecc ecc.
tutto questo non fa altro che gasare questi amatori della domenica per una coppa di latta
poi viene il lato piloti
briefing gli puoi spiegare qualsiasi cosa per ore quando vanno dentro fanno opposto ( prima infrazione grave ritiro licenza per la gara odierna)
altra cosa che mi viene in mente
ieri su fb si parlava di continuare la gara una volta sistemata la pista( dopo incidente mortale)e tanti la pensano cosi, sono proprio questi a cui non andrebbe data la licenza o sospesa almeno 1 anno poi le cose dovrebbero migliorare
ma il vero punto di tutto e' il BUSINESS SOLO QUELLO
Il fatto è... che... se stringi troppo le maglie....
MENO GENTE CORRE e MENO GENTE PAGA.....
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Originally posted by mito22 View Post
Certo certo.. in pista ci vado anche io.....
Però allora forse si perdono i concentti di AMATORI... e TROFEO AMATORI...
Ma partendo da queste parole?
Le soluzioni quale sarebbero?
La superlicenza non ci può essere.... Siamo Amatori...
Le moto con meno potenza?
Quali?
O 600 datate ma siamo fuori forma e pesanti...
Le nuove quasi medie...
Potrebbe essere.... Ma come sopra....
Il mercato si dovrebbe spostare verso la riduzione di peso e potenza ..... Speriamo!
Io non faccio gare... Non mi sento all'altezza.... Anche se vedendo i tempi dei vari trofei basterebbe avere soldi da spendere....
E chi i soldi li ha? Perché non farli gareggiare?
Non è così semplice trovare una giusta soluzione...
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Originally posted by Gabe75 View Post
E qui siamo d'accordo....
Ma partendo da queste parole?
Le soluzioni quale sarebbero?
La superlicenza non ci può essere.... Siamo Amatori...
Le moto con meno potenza?
Quali?
O 600 datate ma siamo fuori forma e pesanti...
Le nuove quasi medie...
Potrebbe essere.... Ma come sopra....
Il mercato si dovrebbe spostare verso la riduzione di peso e potenza ..... Speriamo!
Io non faccio gare... Non mi sento all'altezza.... Anche se vedendo i tempi dei vari trofei basterebbe avere soldi da spendere....
E chi i soldi li ha? Perché non farli gareggiare?
Non è così semplice trovare una giusta soluzione...
Se si inizia a dire.... (come si dovrebbe)...
1. niente alcool nel paddock (che pensata eh?)
2. alcool test prima delle sessioni
3. meccanici che abbiano PI e non facciano i piastrellisti (almeno uno che prenda responsabilità degli altri)
4. visite mediche (non a gennaio e vale tutto l'anno)
5. CASTIGARE CON PALO DI LEGNO E SABBIA E VINAVIL ALLA PRIMA CAZZATA
Quanto tanto si ridurrebbero le griglie?
Ma già così... 3/4 cercherebbero altro trofeo.... no?
ALLA FINE.. se ci pensate.. la gente vuole sentirsi speciale e pilota e cazzuto e altro... QUINDI più lo fai sentire.. così' e più è contento e più spenderà e più tornerà l'anno dopo...
Citofonare.... BOILER SUI SOCIAL e i babbei del SEI BELLISSIMA... quell'appagamento produce endorfina e piacere e una avrà voglia di stare sui social e postare altre foto e via.. circolo vizioso...
NON TUTTI SONO STUPIDI O IGNORANTI.. ma parecchi.. parecchissimi..Last edited by mito22; 29-08-23, 12:08.
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Il motivo della pericolosità della formula mi pare evidente. Delle soluzioni ci sarebbero anche ma dovrebbero venire dalla federazione stessa, non dagli organizzatori.
È ovvio poi che se inserisci delle limitazioni e dei controlli aumenti i costi e diminuisci gli incassi.
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Originally posted by stradivari View PostTemporali ha ragione al 100%.
Non mi pare un caso che nel MES, dove si gira su piste tecnicamente e fisicamente meno impegnative (girare a Varano o a Magione non è come farlo al Mugello o a Misano) e ci sono spesso e volentieri iscritti molto in avanti con l'età, di tragedie non ce ne sono quasi mai.
ma poi, quale potrebbe essere la discriminante in base a cui si possa decidere di poter far gareggiare il pilota anche in piste più grandi?
sono solo pensieri personali senza nessun fine di polemica.
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